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🌗 Le conversazioni di cui abbiamo bisogno
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I post di Linkedin sono strumenti di conversazione.
Attraverso di essi si costruisce il proprio Sé digitale e non solo.
La conversazione digitale è però diversa da quella che avviene nella vita reale. La prima è in assenza, la seconda in presenza, la prima è spesso veloce e frammentata, la seconda è empatica, cinetica, non condizionata dal pensiero binario tecnologico.
Dopo essermi chiesto dove vanno a finire i post di Linkedin ho provato a riflettere sulle conversazioni che li caratterizzano.
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Tabulario
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Gentilezza nella rivoluzione digitale
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Da pochi giorni è in distribuzione il libro di Sara Malaguti, IL DIGITALE GENTILE, Un lavoro contestualizzato nell'era della pandemia ma focalizzato su quella digitale. Il coronavirus ha obbligato molti a rivoluzionare in poco tempo il proprio modo di lavorare, di comunicare, di consumare e di relazionarsi socialmente. Il percorso sul quale molti si sono trovati costretti non era però nuovo, neppure a loro. Viviamo da anni dentro la rivoluzione digitale e le sue trasformazioni. Forse lo facciamo anche senza riflettere su quanto sia cambiata la nostra vita a causa delle nuove tecnologie e sui loro effetti. Nel suo libro Sara Malaguti, esperta di marketing e comunicazione digitale, fornisce ai lettori alcuni concetti chiave del mondo digitale con un'attenzione particolare agli aspetti fondamentali, nella comunicazione e nella relazione, della gentilezza e dell'empatia. SoloTablet ha intervistato Sara Malaguti.
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Focus Italia
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I protagonisti si raccontano
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Voglia di tenerezza
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Segnaliamo una riflessione sulla tenerezza di Enzo Bianchi, saggista italiano, monaco laico, fondatore della Comunità monastica di Bose. Il testo è stato pubblicato su la Repubblica. In questi giorni di crisi tutti hanno la possibilità di riscoprire e praticare virtù dimenticate, la tenerezza ma anche la generosità, la gentilezza e la solidarietà.
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Tecnobibliografia
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La gentilezza che cambia le relazioni digitali
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In uscita su tutti gli store online il mio nuovo e-book, scritto in collaborazione con Anna Maria Palma, dal titolo La gentilezza che cambia le relazioni digitali. Il libro nasce dalla sintonia di intenti, percezioni e visioni del mondo tecnologico e sempre connesso che tutti stiamo sperimentando.
La percezione condivisa dai due autori è che rimanendo sempre online, si rischi di disabituarsi a essere gentili, in primo luogo con sé stessi e poi con gli altri, di adottare forme e modalità relazionali che rendano difficile praticare la gentilezza con l’obiettivo di costruire, coltivare e consolidare rapporti veri, concreti ed empatici. Rapporti utili per la condivisione e lo scambio, ma soprattutto per la solidarietà, la relazione, l’amicizia, la confidenza, la benevolenza, la fratellanza, la cordialità e l’intimità.
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Libri di C. Mazzucchelli
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La disconferma, questa sconosciuta
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Il termine disconferma è usato e maggiormente conosciuto nel mondo della formazione. Ma che cos’è la disconferma? Consideriamo che ogni persona si confronta con i propri interlocutori con il desiderio di trovare condivisione su quanto oggetto dello scambio relazionale, oltre che con l’aspettativa che quanto sta portando sia accettato, confermato, in particolare relativamente al ruolo che la persona ha in nell’interazione. La ricerca di conferma è un fatto sostanziale nella vita di ogni persona. E la conferma arriva con un cenno, che sia questo un sorriso, uno sguardo approvante, una stretta di mano, una comunicazione verbale di apprezzamento. Ogni soggetto esprime in qualche maniera il bisogno di essere confermato, di vedere confermate le proprie qualità, le proprie capacità, le proprie attitudini, le proprie azioni, le proprie comunicazioni. E come ciascuno manifesta la sua aspettativa di conferma, può a sua volta confermare o non confermare quella degli altri.
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Tecnologia e Impresa
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Io abito la possibilità
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Uno spazio di accoglienza, ascolto, gentilezza. evoluzione e condivisione per sviluppare e potenziare attitudini relazionali per meglio elaborare emozioni, stati d’animo, ascolto e conoscenza di sé e degli altri. Dedicato a tutti quelli a cui importa, a ciò che è possibile, alla saggezza, alla lucidità, alla gentilezza
alla tenerezza, a ciò che è così e basta, all’amore verso se stessi e verso gli altri. Dedicato a coloro che fanno della loro unicità una ricchezza da condividere con chi incontrano sul loro cammino
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Sempre a proposito di gentilezza...
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I tempi sono quelli che sono ma nulla impedisce di continuare a essere gentili, verso sè stessi e verso gli altri. Un atteggiamento tanto più necessario quanto più è diffusa la percezione dell'urgenza del tempo presente che fa dimenticare a molti le buone maniere, l'educazione e il rispetto. Tutte qualità di cui si sente la mancanza nella vita quotidiana personale e in compagnia di altri. La gentilezza è una buona pratica che si può apprendere. Praticarla non è segno di debolezza ma avere una marcia in più.
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Io abito la possibilità
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La gentilezza nell'ascolto
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Ascolto attivo. Significa che ascoltare presuppone una qualche attività. Così quando tengo una conferenza o parlo ad un convegno, mentre il mio sguardo cerca di raggiungere e toccare tutti, almeno con lo sguardo appunto, rintraccio quegli occhi, quell'espressione del viso, quella postura del corpo che più mi trasmettono una connessione, una presenza scelta nell'ascoltatore, una responsabilità assunta nel condividere l'esperienza che entrambi a qualche livello abbiamo scelto di "spartire". Mai avevo letto parole così sagge in questo libro "L'arte di ascoltare" di Plutarco con testo originale in greco. Ho estratto alcune considerazioni. Così ho pensato che ad un mio prossimo evento, invece di distribuire informazioni su quello che sto per dire, distribuirò queste indicazioni. Magari non rimarrà granché di quanto ho detto, ma tutti avranno una indicazione su come ascoltare, per la gioia di qualunque relatore.
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Io abito la possibilità
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La direzione della gentilezza
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Per molte persone sembra chiara, mai messa in discussione. Continuo a constatare che poi nelle azioni pratiche anche chi scrive di gentilezza, chi scrive di relazioni investe un tempo ed usa parole per spiegare dei difetti che gli vengono addebitati per "liquidare" una persona che chiede un contatto...sarebbe stato molto più gentile e anche più semplice parlare con questa persona anche per dire forse le stesse cose. La persona si sarebbe sentita presa nella desiderata considerazione e l'altro sarebbe rimasto gentile, perdendo anche meno tempo. La complessità dell'essere umano, ma anche la mia continua e instancabile ricerca di coerenza e anche di divulgazione del vero senso di gentilezza. Sento che queste profondità sfuggono ai più, ma riuscirò piano piano a creare spazi di condivisione su questi livelli e lì nuovi amici mi raggiungeranno e veramente per la prima volta non mi sentirò sola.
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Le regole e la gentilezza
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Carlo Rovelli ha intitolato il suo ultimo libro "Ci sono luoghi al mondo dove più che le regole è importante la gentilezza". Questo rivela il senso autentico di questa parola a cui sempre più le persone stanno prestando attenzione. Spesso si confonde la gentileza come un insieme di regole di educazione e semplice cortesia. Mai disdicevoli nè l'una nè l'altra. Ma gentilezza è appartenenza, gentilezza è integrazione, gentilezza è rispetto, rispetto delle differenze e delle preferenze!
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