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Gli algoritmi vanno messi al servizio di identità multiple (dialogo con Marco Minghetti)
Credo che non sia utile affidarsi troppo degli algoritmi e tantomeno inginocchiarsi di fronte alle loro profezie come se fossero pronunciate dall’Oracolo di Delfi. I software, come è spesso stato notato, riflettono i pregiudizi di chi li ha creati, perché sono scritti dagli esseri umani e si alimentano di big data forniti dagli esseri umani. Se fatti bene, però, sono strumenti che ci danno informazioni in più sulla realtà, sta a noi decidere come usarli. E il modo migliore per farlo è metterli al servizio di un progetto che consenta all’identità riscritta sul computer di perdere la propria fissità e permanenza, per esprimere la sua molteplicità: perché non vi sia più un’identità singola, ma un’identità plurima; non più una persona sola, ma più persone che identificano il medesimo soggetto.
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis
Grazie ai traduttori di intelligenza artificiale Babele sarà impossibile!
La torre di Babele descritta nella Bibbia (Genesi) segnava la nascita delle differenti lingue del mondo. I traduttori tecnologici attuali dotati di intelligenza artificiale potrebbero riportare la situazione al linguaggio condiviso che l'aveva preceduta. Per alcuni la nascita delle differenti lingue determino una separazione, forse voluta da Dio come castigo per la superbia umana. Oggi la rinascita di un linguaggio comune potrebbe ricongiungere l'uomo al nuovo Dio della tecnologia.
Si trova in MISCELLANEA
Humans are a danger to themselves ( Alexandre MARTIN)
"Man is a wolf to man.’ If machines were to be instructed to protect humans being, they would have to deal with a number of problems. The latter will have to face complex dilemmas to protect him from himself." (Hobbes)
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis
Humans are complex beings (Prantik Mukherjee )
We are not all about performing task and processing information. We have feelings, emotions, empathy for each other etc. AIs haven’t achieved that level of advancement where they can show these kind of complexity like human beings. If we are able to develop Sentient AIs in the coming decades then that might become a reality.
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis
IA: serve una riflessione etica, al di la del bene e del male (dialogo con Francesca Quaratino)
Percepisco l’intelligenza artificiale come un sistema sintetico di emulazione umana, la cui finalità è di migliorare il nostro benessere. Affidiamo alle macchine le nostre scelte riponendo fiducia nella loro straordinaria efficienza.
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis
Impossibile ricostruire l’estrema complessità dei processi mentali umani ( Saul Imbrici)
Attualmente l’intelligenza artificiale è matura per entrare nei core business delle aziende e non più stare ai margini. Quello che effettivamente c’è da chiedersi è se le aziende (intese in senso lato, ovviamente) siano pronte ad accoglierla per quello che è: uno strumento, estremamente innovativo da certi punti di vista e in grado di affrontare con successo problemi anche complessi, ma non l’oracolo che può, con una magia, risollevare le sorti di una impresa, men che mai risolvere uno dei grandi problemi che affliggono il mondo moderno (fame, malattia, disuguaglianza).
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis
Intelligenza Artificiale e HR
La realtà è pervasa da dispositivi tecnologici, le fabbriche di robot, le aziende di macchine intelligenti. A fare la differenza sono il software e i suoi algoritmi. Ora sempre più intelligenti, capaci di apprendere e di interagire anche vocalmente con altre macchine ed esseri umani. Al momento le intelligenze artificiali si alimentano di dati e gli umani di emozioni, il futuro potrebbe presentare novità interessanti.
Si trova in Blog / Tecnologia e Human Resources
Intelligenza Artificiale: facciamo un pò di chiarezza (un contributo di Rita Pizzi)
Quello che constato leggendo quotidianamente i moltissimi articoli presenti ormai sia sui quotidiani nazionali in stampa che su internet nei siti più disparati, è che molto spesso vengono diffuse affermazioni completamente sbagliate sull'AI. Io penso che questo avvenga perchè la maggior parte delle persone che parlano di intelligenza artificiale non hanno mai visto o sviluppato un sistema AI dall'interno e parlano per sentito dire.
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis
Intelligenza Artificiale: Servirebbe un framework etico (Dialogo con Fabrizio Gramuglio)
Ci avviamo rapidamente verso una vita vissuta in una multi-realtà, reale e virtuale, entrambe pervase di dati, interconnesse, una realtà dove i dati e le decisioni saranno mediate da AI che vivranno all’interno dei nostri servizi, case e uffici. Una realtà che si avvicina rapidamente e che impone una pianificazione meticolosa, per evitare che l’essere umano venga messo da parte e relegato ad un ruolo di supporto. Ma, questa era di sviluppo esponenziale, ci presenta anche opportunità senza precedenti: ovvero la possibilità di utilizzare questa innovazione esponenziale per concentraci nella creazione di uno sviluppo sostenibile, che vede al centro dell’evoluzione il nostro pianeta e tutte le sue forme di vita.
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis
La rivoluzione tecnologica in atto ci coglie in un certo senso impreparati (dialogo con Gianfranco Barone)
L’essere umano è ancora un meccanismo troppo avanzato da imitare: oltre alla capacità logiche, come razza umana siamo dotati di una serie di “soft skills” come ad esempio l’empatia, la compassione, l’altruismo che non sono solo degli attributi casuali della nostra coscienza, ma ritengo che siano gli elementi fondanti che ci hanno permesso, durante l’evoluzione, di avere un vantaggio competitivo sulle altre specie. Focalizzarsi sulla singolarità delle macchine e intelligenze artificiali superiori è, al momento, in qualche modo deleterio, perché distrae il dibattito da argomenti molto più significativi che hanno risvolti pratici e devono essere affrontati. Ad oggi il problema non è legato a macchine super-intelligenti, ma a macchine super-stupide cui spesso deleghiamo scelte importanti, senza una supervisione umana, semplicemente perché è più comodo o costa meno.
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis