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Tizio - Questa è scienza! Caio - E allora?!
Immaginiamo uno scenario possibile e auspicabile: un convegno tra professionisti di differenti provenienze per la ricerca e la gestione di nuove risorse (in senso lato). Possono parteciparvi vari tipi di Manager aziendali, sociologi, matematici e psicologi, persino filosofi. Lo scopo è di formalizzare delle idee, arrivare cioè a una sintesi che concili i diversi modelli di sviluppo in un meta-modello unificante. Vaste programme! L’unica strada immediatamente percorribile per arrivarci è il Dialogo collaborativo, il mettere in comune singole visioni del mondo attraverso la loro enunciazione. In questo scenario c’è però un convitato di pietra, che prima o poi piomberà come un macigno sul tavolo: la frase “questa è scienza!”.
Si trova in Blog / FilosoFare
Una gestione più consapevole, prudente e oculata delle tecniche è quantomai urgente, imprescindibile.
Se l’esperienza umana, come è piuttosto evidente, è tecnologicamente mediata, l’impiego della tecnica è a sua volta connotato culturalmente e storicamente. Sicché la questione relativa all’agire tecnico non può essere adeguatamente affrontata e regolata se non facendo anche riferimento ai quadri etici, normativi, epistemici entro cui le attività e le tecnologie si inscrivono e acquisiscono senso. Occorre riflettere su quale sia la visione del mondo soggiacente alle odierne pratiche scientifiche, tecnologiche, sociali e domandarsi se questa sia la migliore possibile per rispondere efficacemente alle problematiche odierne.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
UNA UTOPIA PER IL 2021: LA SALUTE
Da psicologo delineo come ambito per l’utopia LA SALUTE Dietro a questa scelta vi è un medesimo giudizio di valore: anche la salute è un bene comune da salvaguardare (e forse anche redistribuire); un bene collettivo che grava su ognuno. Grava non solo in termini di costi sul sistema sanitario (sostenuto da tutti) ma di costi umani. Non siamo monadi, viviamo in una rete (fatta di parenti, amici, conoscenti e sconosciuti), sulla quale la sofferenza impatta e nella quale si diffonde. La salute è un bonus che abbiamo in dotazione dall’inizio della nostra esistenza. La responsabilità di non dissiparlo è personale e collettiva. Un’utopia post Covid 2021 potrebbe essere quindi il redistribuirla equamente
Si trova in Blog / Recinti aperti
Uomo Planetario. Antropologia di un mondo in cambiamento.
"Della «peste» hanno parlato grandi autori, da Tucidide a Camus, da Boccaccio, a Manzoni a McCarthy, descrivendo realtà e contesti in cui l’allarme per la propria vita in pericolo sembra suggerire un solo istinto: quello del «si salvi chi può». In realtà, proprio in tali condizioni, di eccezionale gravità, può risorgere l’imperativo di amare il proprio prossimo come se stessi, Siamo tutti nella stessa barca (lo sottolinea anche papa Francesco) e solo tutti insieme ci si può salvare."
Si trova in Blog / Biblioteca Filosofica
Usiamo i mezzi programmati da qualcun altro. Solo una élite è in grado di trarne reali vantaggi!
Penso che i social network facciano ormai parte della nostra vita e che, soprattutto, rispondano a un bisogno impellente di tutti noi. Rispolverando la vecchia e cara piramide di Maslow è possibile sottolineare che, tolti i bisogni fisiologici e di sicurezza, tutti gli altri bisogni - socialità, autostima e autorealizzazione – possono essere soddisfatti dai social. Basti pensare ai selfie che si fanno per ricevere like (autostima), ai video che si caricano su YouTube (auto-realizzazione), ai gruppi di WhatsApp (socialità) e via dicendo.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Va riequilibrato il rapporto tra la nostra vita e la pressione tecnologica (Carlo Infante)
Il grande frullatore dei social, con facebook in testa a tutti, la pervasività di Google, l’opacità di sistemi d’interaction design come l’Internet delle Cose e, nel prossimo futuro, l’espansione di grandi reti di transazioni post-monetarie come Blockchain, stanno delineando un futuro digitale in cui si rischia di erodere il nostro spazio vitale e senziente. E’ proprio per questo che dobbiamo innalzare il nostro livello di coscienza e proattività proprio sul campo del pensiero-azione nell’uso dei sistemi digitali, cercando di tradurre la tecnologie in linguaggi funzionali alla nostra evoluzione culturale.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Viviamo sempre indossando delle lenti (Riccardo Dal Ferro)
Philip K. Dick, il grande scrittore di fantascienza (e filosofo di prim’ordine, aggiungerei), l’ha detto in maniera impeccabile nei suoi romanzi: siamo sempre posseduti da qualcosa che plasma il mondo così come lo vediamo. L’illusione è di possedere il mondo. Le lenti di domani saranno quelle della tecnologia, dell’ibridazione uomo-macchina, del cosiddetto “transumanesimo”? Credo di sì, in misura ampia o ridotta. Il punto fondamentale è: agiremo per trovare alla base di questo cambiamento (di queste “lenti”) i fondamenti etici, sociali e filosofici che ci permetteranno di procedere senza farci troppo male?
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Where we find meaning in our lives cannot derive from technology
SoloTablet interview with Timothy Radcliffe OP: "The new technology is potentially wonderful in its effects. I use it constantly. But it need so be complemented by other forms of attention to the world, such as films, novels and poetry. These freshen our sense of the complexity of the world, and can redeem us from the simplistic world of tweets and slogans. Think of President Trump! "
Si trova in Blog / Religione e Tecnologia