La generazione touch

30 Ottobre 2012 Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
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Touch! Generations (タッチジェネレーションズ?) è un brand creato da Nintendo per promuovere i suoi prodotti Nintendo DS e Wii. Un brand coniato per definire una nuova categoria di giochi destinata ad audience più ampie di quelle dei giochi tradizionali precedenti. il marchio è stato ritirato da Nintendo dopo l'annuncio della piattaforma Nintendo 3DS nel 2011. Oggi con Generazione Touch si tende a descrivere le nuove generazioni nate e cresciute con le nuove tecnologie tattili rese popolari dei nuovi smartphone e dispositivi tablet.

L'arrivo e la diffusione delle nuove tecnologie tattili che caratterizzano l'interfaccia utente delle nuove generazioni di dispositivi e gadget tecnologici hanno dato vita a nuovi comportamenti e abitudini che suggeriscono la nascita e l'affermarsi  di una nuova categoria generazionale di persone identificabili come Generazione Touch.

Una generazione vittima e protagonista di una rivoluzione dei sensi che si caratterizza dall'utilizzo di iPhone, iPod, smartphone alla Galaxy, tablet e altri dispositivi e apparecchiature con display di tipo tattile ( touch, touch-screen. multi-touch). Una generazione che si afferma eliminando l'intermediazione della tastiera e dei suoi tasti ma anche del mouse e che afferma la dimensione liberatoria del tatto e della interazione fisica e naturale con il proprio dispositivo.

Un dispositivo che inaugura l'era del self-service tecnologico diffuso e che non va idenitificato con il solo smartphone ma comprende tutta una nuova generazione di macchine sensibili al tatto come una sveglia digitale, il display dell'auto, i caselli autostradali e i parchimetri cittadini, i totem museali e i chioschi multimediali dei centri commerciali.

"È assurdo che il computer da cento dollari (idea di Negroponte del MIT), su cui si formeranno generazioni di ragazzini, funzioni ancora sulla metafora del mouse, punta e clicca". Fondatore di Perceptive Pixel

Finora le categorie utilizzate per descrivere i comportamenti delle varie generazioni sono state denominate e classificate in ordine alfatbetico ( Generazione A, Generazione X, Generazione Y, Generazione Z, ecc.).

Oggi alcuni esperti di marketing e di media suggeriscono di interrompere il ricorso alla classificazione alfabetica per meglio caratterizzare i nuovi comportamenti degli apparteneneti alle nuove generazioni.

Per descrivere la generazione associabile alle nuove tecnologie tattili questi esperti e studiosi preferiscono parlare di Generazione Touch ( la generazione tattile, generazione digitale).

Generazione Touch ed evoluzione cognitiva

La nuova generazione tattile anticipa le generazioni che arriveranno e che saranno caratterizzate da persone con nessuna conoscenza e comprensione di schermi e display che non siano dotati di caratteristiche  tattili e di dispositivi che non siano dotati di interfacce utente di tipo tattile. Per comprendere la ricoluzione in atto è sufficiente osservare quante persone adulte in possesso di dispositivi tattili cerchino di interagire anche con schermi non tattili allo stesso modo con cui interagiscono con un tablet o uno smartphone ( un esempio sono i molti schermi montati sugli schienali di aerei ed ancora gestiti attraverso un telecomnado collegato allo schermo attraverso un filo, come un mouse). Ancora più interessante osservare l'interazione con i nuovi dispositivi da parte di bambini di tre o quattro anni.

La nuova generazione touch non sentirà alcun bisogno di un personal computer desktop, utilizzerà per le proprie attività ludiche o professionali e anche per quelle lavorative un tablet e/o uno smartphone, interagirà con qualsiasi dispositivo attraverso interfacce tattili e favorirà lo sviluppo di nuove tecnbologie finalizzate ad una interazione centrata sul corpo e basata sulla tattilità, la gestualità (gesture) e la voce.

L'emergere della Generazione Touch non è una novità ma evidenzia cambiamenti profondi che stanno avvenendo nell'interazione tra le persone e la tecnologia. I segni di questi cambiamenti sono evidenti e incontrovertibili e sono stati determinati prima dall'apparizione dell'iPhone di Apple e poi dai molti dispositivi con interfaccia e display tattili che lo hanno seguito. Tutti i nuovi dispositivi tattili sono stati caratterizzati da nuove interfacce touch o multitouch che hanno permesso di passare dall'interazione attraverso un dito per un semplice click a quello di più dita in contemporanea e di gesti comprensibili dal sistema. Le nuove interfacce determinano un rapporto più naturale e quasi umano con le macchine tale da rivolzuionare completamente il nostro modo di interagire con la tecnologia e di trasformare non solo i nostri comportamenti ma anche la nostra testa.

La tecnologia sta evolvendo e lo fa anche influendo sulla nostra evoluzione. E' una evoluzione che si manifesta attraverso una ristrutturazione delle mappe mentali e sensoriali con cui il nostro cervello plastico interagisce con il mondo esterno attraverso i sensi. Così come l'opponibilità del pollice ha rappresentato per l'Homo Sapiens la possibilità di svolgere nuove funzioni complesse che lo hanno distanziato dalle specie che lo avevano preceduto, le nuove interfacce tattili determineranno nelle nuove generazioni la formazione di nuove sinapsi e l'evoluzione del nostro cervello verso nuovi orizzonti più complessi e integrati con le nuove tecnologie. A farne le spese saranno gli strumenti attuali che come il mouse non possono evolvere e fornire nuove funzionalità diverse da quelle fin qui offerte.

La nuova gestualità, favorita dalle nuove interfacce e dai display tattili, necessaria alla interazione con le nuove tecnologie tattili contribuirà all'evoluzione cognitiva del nostro cervello e ad una maggiore comprensione della logica che le sottende. Una logica non comprensibile alle generazioni precedenti alla Generazione Touch che sono nate e cresciute con strumenti dotati di tecnologie, interfacce e funzionalità non tattili. Una conferma alla evoluzione in corso viene anche da Howard Rheingold, pioniere della cultura cyber, come "Studi recenti sulla neuroplasticità, la capacità del cervello di ristrutturare le proprie mappe sensoriali, indica che i neuroni che funzionano simultaneamente creano nuovi intrecci".

La Generazione Touch è destinata a mettere a riposo il mouse (inventato da Doug Engelbart a Stanford nel 1968) così come la tastiera fisica e forse anche quella virtuale. Le mappe neuronali degli utilizzatori di dispositivi touch introdurranno nuove modificazioni nella interazione con le tecnologie che arricchiranno comandi e funzionalità e forniranno agli utenti e utilizzatori nuovi strumenti utili a costruire veri e propri accordi e nuovi comandi.

Chi è la Generazione Touch

Per farsi una idea di chi siano i rappresentanti di quella che verrà classificata e poi ricordata come la Generazione Touch è sufficiente osservare con attenzione il modo con cui i nostri figli, nipoti e ragazzi in genere interagiscono e giocano con i nuovi dispositivi tattili. Dispositivi di cui sono già dotati o dispositivi 'rubati' agli adulti per costruire momenti di relax, gioco ma anche di comunicazione (twitter) e interazioni (facebook) con amici e gruppi di appartenenza.

La facilità con cui le nuove generazioni entrano in posesso dei nuovi dispositivi e la rapidità con cui imparano ad usarli descrive bene una situazione completamente cambiata rispetto al passato e alle generazioni precedenti. In passato pochi ragazzi avrebbero potuto giocare con il personal computer dei genitori e meno ancora avrebbero interagito con le tecnologie in modo così naturale e semplice di quanto non faccia la Generazione Touch.

Il segno del cambiamento è riscontrabile anche nell'uso che dei nuovi dispositivi tattili fanno genitori, adulti e insegnanti. Tablet e smartphone con le loro relative applicazioni sono diventati strumenti didattici potenti per l'apprendimento rapido e precoce dell'alfabeto, per la pratica giocosa ma istruttiva della matematica, per lo sviluppo delìe capacità di coordinamento del proprio corpo e di organi come gli occhi. I nuovi dispositivi servono anche a tenere lontani i ragazzi da dispositivi tecnologici passivi come la televizione e a sviluppare la loro curiosità e capacità creativa attraverso una miriade di applicazioni didattiche, giochi e strumenti.

Inutile chiedersi se l'uso diffuso che dei nuovi dispositivi tattili fanno ragazzi e loro genitori sia corretto, utile e di beneficio allo sviluppo delle nuove generazioni. I risultati ottenuti finora sembrano suggerire una valutazione positiva ma gli effetti reali saranno comprensibili ed evidenti solo negli anni a venire.

Un video dell'Institute of Play sugli studi che sta effettuando sugli effetti delle nuove tecnologie sulla didattica e l'apprendimento. Uno studio condotto in collaborazione con Samsung che ha messo a disposizione prodotti GALAXY Note 10.1.


Il gioco e dispositivi tattili per la Generazione Touch

Le nuove tecnologie tattili hanno determinato una evoluzione anche nel campo dei giochi. La Generazione Millennium, detta anhe la Generazione Gaming deve lasciare spazio alle nuove generazioni nate e cresciute non tanto con i videogiochi ma con interfacce e dispositivi che trasformano il modo di interagire con il dispositivo sia per giocare che per comunicare e lavorare. La nuova generazione touch si sta formando ora ed è rappresentata da ragazzi che vanno dai tre ai dodici anni e che hanno già maturato una notevole dimestichezza con i dispositivi tattili posseduti o più semplicemente presi in prestito dai genitori.

Per capire l'evoluzione in atto è utile leggere con attenzione i dati pubblicati da analisiti di mercato come Nielsen sul'uso de tablet da parte delle  nuove generazioni. Rilevamenti fatti nell'ultimo trimestre 2011 evidenziano come il 70% dei ragazzi utilizzono attivamente un dispositivo mobile e lo facciano principalmente per scaricare ed utilizzare applicazioni di tipo ludico (77%). Il 57% usa il tablet durante i viaggi in compagnia dei genitori, il 41% durante i pasti ( addio comunicazione e interazione parentale!).

La rivoluzione in atto nel mondo del gioco e del videogioco non deve sporprendere perchè è frutto di una evoluzione che dura da anni e viene dalle soluzioni Nintendo Wii, Playstation Move e Microsoft Kinect che hanno ridotto la dipendenza e la mediazione dallo strumento joypad e reso più immediata e fisica la fruizione.

La diffusione di tablet e smartphone all'interno delle famiglie obbligherà produttori e sviluppatori a prestare maggiore attenzione allo sviluppo di nuovi giochi. Giochi scaricati probabilmente dagli adulti ma utilizzati anche dai loro figli. Per soddisfare gli uni e gli altri sarà necessario realizzare giochi divertenti e fruibili da target diversi e tutti caratterizzati da funzionalità e interfacce utente di tipo tattile.


Chi parla della Generazione Touch

A parlare della Generazione Touch sono molti studiosi ed esperti di marketing e di media ma anche molti produttori che sono stati e sono i protagonisti della nuova rivoluzione tecnologica in corso. Una rivoluzione tutta centrata sulle interfacce attili che vedono i nuovi dispositivi touch sostituire la televisione esattamente come quest'ultima ha sostituito per lungo tempo genitori, educatori e baby-sitter.

Sull'uso delle nuove tecnologie tattili i pareri sono naturalmente discordi ma tutti sono utili per una migliore comprensione di fenomeni che interessano le nuove generazioni dal punto di vista personale, sociale, individuale e lavorativo:

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