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Adolescenti e teenager: non esiste solo Facebook!

Adolescenti e teenager: non esiste solo Facebook!

11 Aprile 2014 Redazione SoloTablet
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Numerosi studi indicano un crescente interesse degli adolescenti e nativi digitali delle ultime generazioni per i social network ma non necessariamente per Facebook. La frequentazione di Facebook non cala ma cresce parallelamente quella di Twitter, Instagram, Tumblr e altri network sociali simili. La diversificazione d'uso indica una maggiore consapevolezza nei confronti delleapplicazioni sociali e una capacità maggiore a rifuggire potenziali dipendenze.

Dopo la ricerca del  Pew Center research che aveva raccontato di una potenziale fuga dei teenager da Facebook allo scopo di evitare l'incontro e il possibile controllo da parte dei genitori e degli adulti, numerosi sono stati gli articoli che hanno sfruttato la novità per catturare maggiore audience. Studi successivi hanno però permesso di ridimensionare la novità e di scoprirne gli aspetti nascosti. La storia da raccintare non è che i ragazzi stiano abbandonando Facebook per Twitter ma che in realtà stanno diversificando l'utilizzo che fanno dei social network e ampliando il numero di quelli da frequentare. Non più solo Facebook o Twitter ma anche Instagram, Tmblr, Pinterest, WhatsApp e altri ancora. Ne deriva una abitudine ad abitare la parte sociale della rete che mescola insieme nuoev Applicazioni Mobile (WhatsApp) e nuovi spazi di social networking online.

I giovani tra i 12 2 i 31 anni amano e praticano i cinguettii di Twitter più di quanto non facciao gli adulti (eMarketer study). Di Twitter preferiscono l'anonimità e la sua caratteristica di assomigliare più ad un forum che a una rete sociale. Inoltre Twitter permette di seguire e aggiornarsi sui cantanti, attori e artisti preferiti e seguirli nello loro iniziative e novità.

 

Fonte: www.csmonitor.com

Le ricerche che hanno interessato le nuove generazioni nelle loro espreienze online hanno evidenziato una attenzione crescente ai temi della privacy e all'uso che dei profili personali e delle informazioni private e sensibili in essi contenuti fanno molte società di marketing collegate ai social networks.

La preoccupazione nasce soprattutto dalla consapevolezza di un uso diffuso e persistente del media Internet e dei suoi spazi sociai. Il giovane è rapido nel comunicare, carica molte fotografie e immagini e non presta particolare attenzione alla pubblicazione di informazioni personali di sè stesso ma anche di amici  di scuola e del cuore. Sempre più coscienti dei rischi associati ai loro comportamenti molti giovani stanno prendendo misure idonee ad una maggiore protezione. Fanno maggiore attenzione ai contatti che vorrebbero popolare le loro liste di amici, rimuovono quelli con comportamenti non adeguati, limitano le informazioni sui loro profili e ne limitano la visibilità, ecc.Non è per ora un comportamento coerente e applicato a tutti gli ambiti sociali della rete ma indicativo dio una nuova consapevolezza che punta a dare forma a nuove abitudini.

I genitori, gli insegnanti e gli adulti preoccupati del comportamento dei loro figli, alunni e ragazzi online possono verificare direttamente l'uso che di Facebook e di altri strumenti tecnologici essi fanno chiedendoglielo. Le ripsote saranno sicuramente evasive ma serviranno a capire quali informazioni fornire, quali conoscenze condividere, quali buone pratiche suggerire e quali suggerimenti dare.

Genitori, insegnanti e adulti non si dovrebbero sorprendere dei mutati comportamenti dei ragazzi online come reazione al fatto che anche gli adulti frequentano i loro spazi in rete. Le loro reazioni finalizzate a nascondersi e a proteggere i loro spazi sono più che normali e legittime così come è normale che i ragazzi sperimentino per proprio conto le nuove tecnologie. Fa parte del loro percorso di sviluppo confrontandosi con i numerosi mondi virtuali e paralleli che frequentano. Genitori e adulti non devono neppure aspettare di essere invitati e non si devono adombrare se una loro richiesat di contatto/legame finisce per essere intenzionalmente trascurata.

E' comunque utile praticare la responsabilità da adulto suggerendo e condividendo con i ragazzi alcune buone pratiche da adottare quali ad esempio le seguenti:

  • fare attenzione, nella fase di costruzione delle proprie reti sociali, alle persone a cui si accorda l'amicizia o che la richiedono. Le azioni di queste persone possono infatti avere impatti negativi sulle reti sociali di appartenenza e generare situazioni di difficoltà e malessere capaci di rovinare la vita online
  • fare molta attenzione alle applicazioni che si propongono per un download o per una loro integrazione nella pagina personale. Molte di queste applicazioni hanno accesso alle informazioni private e ne possono far un uso non adeguato in assenza di limitazioni imposte nella fase di configurazione e installazione dell'applicazione
  • fare sempre uso di password diverse da sito a sito e soprattutto costruire parole chiave a partire da frasi piuttosto che da semplici parole o sequenze di caratteri alfanumerici. La password migliore è molto lunga, può essere una frase che usate spesso o un verso / citazione di una utore che amate, ecc.
  • visto che la maggior parte degli accessi a Internet viene fatto attraverso il dispositivo mobile, inserire sempre un codice di accesso al dispositivo. E' un modo per prevenire accessi fraudolenti alle informazioni private così come un uso non autorizzato di account social e relative credenziali di accesso
  • fare sempre molta attenzione a quello che si scrive, dove lo si scrive e a chi lo potrebbe leggere e condivider. Ogni post o messaggio online diventa un oggetto inanimato che altri possono prendere ed utilizzare ad insaputa dell'autore con esiti non sempre prevedibili e soprattutto non neceessariamente positivi.

 

Fonte: bizcrowd.com

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