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Il cervello aumentato, l'uomo diminuito di Benasayag Miguel
Il testo di Miguel Benasayag è particolarmente utile in un contesto nel quale tutti sembrano avere accettato la visione futura, tutta tecnologica, di un potenziamento umano determinato da macchine pensanti. Una visione che il filosofo smonta con dati scientifici usati per sottolineare la specificità dell'essere umano e i danni che potrebbero nascere da forzature applicative che non tengano conto della sua umanità e dei rischi che sempre nascono dalla sua disumanizzazione. È un libro rivolto a tutti e da tutti comprensibile, anche da un pubblico di non specialisti che però hanno interesse a coltivare la conoscenza, il pensiero critico e la consapevolezza.
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
Il cervello aumentato, l'uomo diminuito
BIBLIOGRAFIA TECNOLOGICA - Un libro del filosofo e psicanalista Miguel Benasayag sul ruolo e le teorie delle neuroscienze che tendono a ritenere il cervello come aumentabile a dismisura perchè, grazie alla tecnologia, tutto è oggi possibile. Per l'autore al contrario pensare che siamo gloriosamente in marcia veso un'estensione delle capacità cerebrali in grado di operare anche indipendentemente dal corpo non solo è dissennato ma anche impossibile. L'autore spiega come le asimmetrie che ci caratterizzano e ci accompagnano come esseri umani siano la condizione stessa della nostra vita. Il cervello non pensa, è solo una parte del nostro corpo e scinderlo da esso trattandolo come organo indipendente è semplicemente folle.
Si trova in Tecnobibliografia / Da leggere - Must read
Il cervello non viene modificato dalla tecnica ma da essa plasmato ( Pietro Montani)
Noi dobbiamo continuare a studiare con occhio critico il modo in cui si modificano le condizioni di possibilità dell’esperienza umana, sapendo che tra queste è fondamentale il ruolo delle tecnologie di volta in volta storicamente dominanti. Noi dobbiamo, inoltre, attrezzarci per guardare alle tecnologie esistenti come a un terreno di coltura incomparabile, e comunque non surrogabile, per i processi di autopoiesi e di individuazione (soggettiva e collettiva). L’addestramento, l’esercizio, la consapevolezza e l’assunzione di specifiche responsabilità tecniche (e qui basti pensare all’ambito delle biotecnologie) fanno parte di entrambi i movimenti appena indicati.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Il change management prepara al cambiamento, alla novità
I consulenti che si occupano di change management devono avere spirito di osservazione, saper mappare processi e ruoli, saper coordinare, comunicare ed organizzare training. Ma per mia esperienza (ed è la scelta che abbiamo fatto in azienda) è meglio avere una persona interna che si occupi di change management, non un consulente esterno. Avere esperienza nella funzione ed anzianità aziendale fanno sì che si conoscano sia i processi che le persone, e questi sono degli asset da non sottovalutare.
Si trova in Blog / Innovazione e tecnologia
Il chiaroscuro della rete
BIBLIOGRAFIA TECNOLOGICA - Un libro che propone due testi (un intervento filosofico tenuto durante un evento e una intervista del 2013) dell'autore che hanno come tema centrale il rapporto tra le tecnologie digitali e il processo di civilizzazione umana. Una attenzione particolare è posta alle opportunità e ai rischi, alle luci e alle ombre che il Web presenta e manifesta quotidianamente.
Si trova in Tecnobibliografia / Tecnologia e applicazioni
Il confinamento è stato un trauma immenso ma non uguale per tutti (dialogo con Brigitte Monassi)
Quando la crisi sarà passata molti riprenderanno uno sviluppo positivo. E’ la definizione della resilienza. Non sarà il caso di tutti, ci sarà un lavoro a livello personale da fare per costruire il proprio futuro qualora sul piano professionale sia stato affetto dalla crisi del Covid19. Ci sarà un grandissimo bisogno di accompagnamento e cura degli adulti e dei bambini che hanno subito dei maltrattamenti e mi duole il cuore a pensare a quanta sofferenza è emersa.
Si trova in Blog / Parlando di Coronavirus e dei suoi effetti
Il crepuscolo delle macchine di John Zerzan
Cominciamo con ogni probabilità ad assistere al crepuscolo effettivo del paradigma tecno-industriale, o almeno ai suoi primi segnali. Le promesse dell’illuminismo non sono state mantenute; la modernità non solo non funziona, è un disastro in continua crescita e ora chiaramente visibile. La spoliazione della vita quotidiana va di pari passo con quella dell’ambiente fisico e la crisi si acuisce. L’ultima ideologia sembra essere quella della tecnologia stessa. Ma la tecnologia sta peggiorando le cose, dalle malattie resistenti agli antibiotici alla crescente vacuità e freddezza della tecno-cultura. Siamo tutti condizionati e addomesticati da una tecnologia che continua ad avanzare. E lungo la strada spunta la verità più segreta: un’esistenza completamente mediata, protesica, non è vivere per davvero.Ci dev’essere un’alternativa e siamo al punto in cui non è più possibile evitare questa discussione.La situazione drammatica in cui versiamo ci indirizza verso una soluzione: l’abbandono volontario della modalità di vita industriale che non è una rinuncia, bensì una regressione salutare.Il rifiuto di una rottura totale corona e solidifica un pessimismo che spinge al suicidio. I nostri primi passi verso la liberazione possono essere guidati solo da visioni che non siano definite dalla realtà attuale. Non possiamo permetterci di continuare ad agire alle condizioni dettate dal nemico.
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
Il crepuscolo delle macchine (Zerzan John)
Il testo rispecchia il pensiero anarchico e primitivista dell'autore, da sempre critico di una civiltà votata al disastro ambientale e alla crescente alienazione dei suoi abitanti, quest'ultima determinata da ansia e depressione crescenti e da elevato stress. Una riflessione di stampo deterministico e fortemente pessimista, finalizzata a illustrare l'ideologia della tecnologia e l'addomesticamento crescente degli esseri umani alla voglia di potenza della tecnologia. Una riflessione svolta per sostenere che una vita di questo tipo, completamente mediata e protesica forse non abbia alcun senso. Il pessimismo è grande ma usato per lanciare un ultimo appello alla ricerca di alternative, rese oggi necessarie e possibili dal fatto che a richiederle sia la stessa realtà.
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
Il crepuscolo delle macchine
BIBLIOTECA TECNOLOGICA: Il Crepuscolo delle macchine è un'opera recente di John Zerzan considerato il capofila dell’anarco-primitivismo statunitense. e autore di altri libri come Dizionario primitivista (Nautilus 2004), a Pensare primitivo: Elementi di una catastrofe (Bepress, 2010). Un autore che produce da tempo una riflessione sulla teoria libertaria non facile da districare, fra percorsi eclettici e detrattori accademici, mai in uno scenario catastrofista, tipo La nube purpurea, di M. Shiel (1901), in cui si prospetta l’azzeramento planetario.
Si trova in Tecnobibliografia / Tecnocritica
Il cyberspazio è uno spazio divertente, specchio della nostra società
Penso che i nuovi media offrano delle nuove possibilità critiche per la crescita personale, per lo sviluppo dei sensi personali di padronanza, per formare nuovi tipi di relazioni e per comunicare con gli amici e la famiglia in tutto il mondo, nell’immediato, persino nei mondi intimi, oltre che dare la possibilità di effettuare ricerche con sete di cultura di qualsiasi tipo, in modo facile e immediato.
Si trova in Blog / Psicologia e tecnologia