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Rivoluzione tecnologica ed elezioni americane
A sottolineare quanto il voto americano sia stato 'disruptive' non ci sono solo le reazioni delle università americane che con i loro studenti e professori stanno manifestano senso di smarrimento e depressione ma anche immediate reazioni. Ampia è anche la discussione dentro il mondo tecnologico. I media stanno riportando le reazioni dei protagonisti della Silicon Valley e la lettura dei segnali lanciati indica che la tecnologia è parte in causa di quanto è successo. Dopo avere prodotto un'innovazione dirompente nell'economia e nel mondo del lavoro, ora è parte in causa di quella politica.
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La disruption va bene ma da sola non è sufficiente
Si parla molto di digital disruption per indicare la necessità di rompere schemi e tradizioni e ricercare nuovi modelli e processi di business con l’obiettivo di conquistare nuovi mercati. E’ quello che ha fatto Apple con l’introduzione dell’iPhone e poi dell’iPad. Le aziende sono abituate a scelte e modelli di tipo incrementale e spesso incapaci a introdurre cambiamenti radicali. Questi ultimi non sembrano interessare i clienti abituali e consolidati ma sono dotati di una capacità di propagazione virale. Meglio allora strategie miste, di breve e di lungo periodo.
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L’innovazione in azienda non è un lusso, è una necessità.
Mi piace in particolare definire l’innovazione come il processo che mettiamo in atto nel rendere comprensibile e fruibile per l’adattabilità umana, che lavora in termini lineari, l’avanzamento tecnologico, che per sua natura è invece un processo esponenziale. Perché l’innovazione sia utile dobbiamo riuscire a comprenderne le dinamiche e metabolizzarne i risultati, favorendo una crescita continua e mantenendo la necessaria visione d’insieme.
Si trova in Blog / Innovazione e tecnologia
Innovazione è consapevolezza di un mondo in rapida trasformazione
L’ ostacolo maggiore per l’innovazione rimane sempre l’atteggiamento delle persone, la mancanza di una cultura e di un mindset aperto al cambiamento, la mancanza di lungimiranza nel tentativo di mantenere inalterato lo status quo. E’ importante perciò che le aziende lavorino sulla propria cultura interna e accettino il cambiamento, cercando di fare proprie le innovazioni anche dal punto di vista della comunicazione altrimenti il rischio diventa quello di dover essere costrette a chiudere.
Si trova in Blog / Innovazione e tecnologia
Servono consapevolezza e conoscenza
Troppo spesso le persone parlano di intelligenza artificiale come qualcosa di distante o assente nella propria vita, ma questa idea è completamente errata: la vita di una persona comune è attraversata dall’AI più volte al giorno a cominciare dal completatore automatico che è sotto la tastiera di qualsiasi smartphone fino ad arrivare allo scorrere del feed di Facebook o LinkedIn.
Si trova in Blog / Innovazione e tecnologia
L'innovazione è fare meglio, trovando soluzioni e risolvendo problemi
"Quando mi trovo ad illustrare quello che sarà il mio lavoro in azienda uso un parallelismo con il mondo dello sport, ed è quello del preparatore atletico: io mi presento come il loro preparatore atletico, pronto a guidare il loro training, pronto a supportarli attraverso le sfide più dure, l’acido lattico, il sudore, per raggiungere la giusta preparazione ed affrontare il campionato; d’altronde la trasformazione digitale non è una sfida semplice, bisogna essere molto allenati per ottenere dei successi."
Si trova in Blog / Innovazione e tecnologia
Per me l’Innovazione significa saper cogliere le opportunità
Un’azienda, o un’organizzazione, per innovare, non deve solo digitalizzare, creare spazio per lo scambio di idee, o creare un framework di lavoro che funzioni, ma deve saper cogliere quelle opportunità che si presentano all’interno, o all’esterno, e saperle trasformare in qualcosa di nuovo e innovativo, appunto. Inoltre saper cogliere le opportunità significa che c’è la predisposizione a innovare, a scommettere, ad assumersi dei rischi.
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Il change management prepara al cambiamento, alla novità
I consulenti che si occupano di change management devono avere spirito di osservazione, saper mappare processi e ruoli, saper coordinare, comunicare ed organizzare training. Ma per mia esperienza (ed è la scelta che abbiamo fatto in azienda) è meglio avere una persona interna che si occupi di change management, non un consulente esterno. Avere esperienza nella funzione ed anzianità aziendale fanno sì che si conoscano sia i processi che le persone, e questi sono degli asset da non sottovalutare.
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La lampadina non è stata creata innovando la candela.
Innovare è importante ma “saper innovare” richiede talento, intuito, visione e un contesto socio-economico che permetta il fiorire del processo creativo senza il timore di fallire o di essere stigmatizzati. Il vero innovatore è come un artista: è in grado di vedere l’opera d’arte imprigionata nel marmo dei nostri pregiudizi. Questa metafora racchiude, secondo me, alcuni elementi imprescindibili senza i quali non sarebbe possibile nessun processo creativo. Il processo di innovazione in Italia è un tema complesso.
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