Ricerca

280 elementi soddisfano i criteri specificati
Filtra i risultati.
Tipo di elemento











Nuovi elementi da



Ordina per rilevanza · Data (prima i più recenti) · alfabeticamente
Robot alla conquista dei nostri posti di lavoro
Non temono il jobs act e stanno diventando sempre più intelligenti. Sono macchine non sindacalizzabili e capaci di occupare molti spazi lavorativi fino ad oggi presidiati da umani. Se continua così secondo alcuni il medioevo prossimo venturo è assicurato.
Si trova in Blog / Tabulario
Scuola, tecnologia e futuro dei ragazzi
In una realtà in costante e dinamico cambiamento compito della scuola dovrebbe essere quello di dotare bambini e ragazzi di nuovi strumenti, concetti, abilità e capacità di pensare in modo diverso e critico, in modo che possano affrontare le novità emergenti e i cambiamenti in arrivo. Purtroppo la realtà racconta una storia molto diversa, legata ai ritardi con cui la scuola si sta adattando al nuovo.
Si trova in MISCELLANEA
Sei di cattivo umore? Colpa del social network!
Si frequenta il social network per passatempo, divertimento, voglia di socializzare e organizzare incontri e appuntamenti, per mantenere vivi contatti e forti le relazioni, per scambiarsi foto, commenti, testi ma anche nuove solitudini e sensazioni di malessere. A dirlo è una ricerca che associa il malumore di molti alla frequentazione di ambienti online come Facebook.
Si trova in MISCELLANEA
Sempre connessi e molto soli!
Un articolo dello scrittore JONATHAN SAFRAN FOER sul quotidiano la Repubblica. Lo segnaliamo peerchè centrato su tematiche più volte toccate anche su Solotablet in numerosi articoli. Si parla delle opportunità fornite dalle nuove tecnologie ma anche degli effetti della tecnologia sulla vita quotidiana delle pesone.
Si trova in Tecnobibliografia
Senza etica della tecnologia sarà vero progresso? (Sabrina Francavilla)
La tecnologia ci fornisce una sorta di realtà alternativa con la quale interagiamo attraverso delle regole che essa stessa ci impone. Ci si ritrova quindi a utilizzare un paradigma e dei concetti a esso correlati che potremmo non comprendere
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Senza il nostro apporto concreto, i processi tecnologici non possono trovare sviluppo.
L’uso degli strumenti tecnologici cambia certamente il modo in cui facciamo esperienza e il contesto delle nostre relazioni. Rispetto a ciò è anzitutto necessaria una riflessione. Non bisogna semplicemente accogliere e applicare ciò che ci viene proposto o imposto da questi strumenti, ma bisogna interrogarsi sulle conseguenze del loro uso.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Serve una riflessione critica capace di portare a una coscienza diversa sul ruolo della tecnologia
I nostri sé sono networked: c’è un nucleo stabile, ma differenti aspetti di quel sé vengono enfatizzati in situazioni sociali differenti» (p. 391, edizione Guerini Scientifica). Il problema però è che quegli aspetti iniziano a diventare “personaggi” diversi, assistiamo a una sorta di dissociazione di identità. Un mondo networked può offrire alle persone la possibilità di vivere bene, se però sanno come farlo. Una forte consapevolezza di sé e dei propri valori, un atteggiamento critico e una presa di distanza scettica risultano sempre necessari per evitare di soccombere. Ma questo atteggiamento non è qualcosa di naturale, è qualcosa che va sviluppato e allenato costantemente.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Si parla di privacy, si riflette sugli effetti della tecnologia!
Un articolo pubblicato sul Guardian mette in guardia dall’invasività e dall’uso della tecnologia che aziende private e agenzie pubbliche fanno, per avere accesso alle nostre informazioni private e personali. Un avvertimento che il filosofo francese Paul Virilio sta lanciando inascoltato da molti anni e che conviene ricordare.
Si trova in Blog / Tabulario
Siamo ancora quelli della pietra e della fionda. E il vero problema sono i vicini, il prossimo, gli altri.
Non c’è rimedio alla tecnologia; non esistono strumenti neutri perché chi li usa non è mai neutro. Date agli uomini le pietre, e uccideranno con le pietre. Se poi creano anche strumenti pensati proprio per uccidere, che altro uso se ne potrebbe fare? La tecnologia ha raggiunto apice e sintesi nella bomba atomica e negli armamenti, il cui potenziale (la distruzione del mondo) non scema né aumenta una volta avviato il processo di armamento collettivo: una tecnologia il cui effetto non può aumentare, per quanto se ne aumenti la quantità. Superata una certa soglia, l’effetto è “infinito”. Gli effetti di tutti gli smartphone e i tablet del mondo sbiadiscono di fronte a questo. Il mio pessimismo antropologico mi fa pensare che se uno strumento consente un uso pessimo e distruttivo, prima o poi verrà utilizzato così.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Siamo in una gabbia di vetro, parola di Nicholas Carr
Nel 2015 è uscito in libreria in lingua italiana La gabbia di vetro, l'ultimo libro di Nicholas Carr, uno studioso che da tempo esplora il lato oscuro della tecnologia mettendo in guardia contro la sua eccessiva pervasività e voglia di potere. Le macchine sono diventate indispensabili e hanno portato all'automazione di infiniti processi umani ma ci stanno anche rubando qualcosa di essenziale, come la gratificazione di portare a termine un lavoro complicato nel mondo reale. Così quando lo strumento tecnologico non funziona, siamo tutti in grave difficoltà! Rassicurati dal supporto di macchine tecnologiche e intelligenti sempre più efficienti, finiamo per rinunciare a sviluppare competenze cruciali in vari ambiti e a coltivare la nostra stessa schiavitù e dipendenza.
Si trova in Blog / Tabulario