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La cura tra il silenzio degli organi e il paradigma bio-psico-sociale
Cura s. f. [lat. Cūra]. Interessamento solerte e premuroso per un oggetto, che impegna sia il nostro animo sia la nostra attività. (treccani.it)
Si trova in Blog / OLTREPASSARE
La danza della parola
OLTREPASSARE CON UN LIBRO - Il sottotitolo del libro spiega l'obiettivo dell'autore. L'ironia è un'arma civile per combattere schemi e dogmatismi. Anche se non tutto è meritevole di ironia, oggi di ironia e di pensiero ironico ne abbiamo tutti un gran bisogno. Soprattutto per uscire dall'ambiguità delle parole e dal conformismo della comunicazione, dagli schematismi e dai mezzi di comunicazione a cui ci siamo servilmente adeguati. Danzare la parola, anche praticando l'ironia, è come OLTREPASSARE con l'intenzione di relativizzare le convinzioni solidificate nella nostra testa per cercare di vedere con maggiore equilibrio e saggezza. Un modo per farlo è lavorare sulle parole, sui loro significati, sensi, mancanza di neutralità. Un modo per non dare per scontate parole e gesti, convinzioni e opinioni e per guardare anche , con ironia, ai propri pregiudizi, abitudini e comportamenti.
Si trova in Immagini / I Caffè Filosofici di OLTREPASSARE
La fisiognomica, questa sconosciuta: come rimanere gentilmente umani
Questa estate mi è capitato di riflettere su questa parola, fisiognomica, sul suo significato. Ecco la definizione della Treccani “Fisiognomica (o fisiognomonica, fisiognomonia). - Il nome greco di ϕυσιογνωμονία (riconoscimento, interpretazione della natura") fu per la prima volta usato da Aristotele per designare la scienza che deduceva i caratteri spirituali degl'individui dal loro aspetto corporeo, e particolarmente dai tratti del loro volto. Di qui l'origine di una lunga tradizione di scritti (tra i quali possono essere ricordati come più notevoli i Physiognomische Fragmente di J. K. Lavater, del 1775-78, e la Psychische Anthropologie di G. E. Schulze, del 1819) che mirò ad approfondire tali ricerche, in servizio della filosofia morale e in genere della precettistica pratica. Il fine conoscitivo della fisiognomica venne invece a invertirsi quando essa si orientò non più verso la deduzione dell'interno dall'esterno, dei caratteri morali da quelli somatici, bensì verso l'opposta determinazione dei caratteri esteriori che dovessero corrispondere a date passioni o atteggiamenti spirituali: ne nacque la teoria dell'"espressione" come elemento della tecnica delle arti figurative. Ma con ciò venne anche cadendo in disuso l'antico nome della scienza, che finì per trasferirsi - mediante il trapasso di "fisiognomonia" in "fisionomia" - a quella realtà che ne era stata l'oggetto principale.”
Si trova in Blog / Io abito la possibilità
La manomissione delle parole
OLTREPASSARE CON UN LIBRO - “La manomissione delle parole” non è un romanzo e non è nemmeno un saggio. 
“È stato un gioco. Un gioco personalissimo e, in qualche misura, inevitabilmente arbitrario, di cui parte essenziale sono stati i libri degli altri. Ho giocato a smontare e rimontare le parole come certi bambini fanno con i giocattoli. Con lo stesso spirito: per vedere cosa c’è dentro, per capire come funzionano, per sperimentarne usi diversi. Senza seguire le istruzioni.” Un po' quello che tentiamo di fare con OLTREPASSARE.
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Le parole che allungano la vita
OLTREPASSARE CON UN LIBRO - Pensare significa Oltrepassare. Il pensiero, il il lógos, è la differenza fondamentale tra l’uomo e la bestia. Grazie al pensiero all'uomo è permesso di vivere e non solo di stare al mondo. Grazie al pensiero si può continuare a essere di questo mondo anche quando si è trapassati ad altra vita. Vivere in fondo non è che che vagare, viaggiare, oltrepassare attraverso i pensieri. L'iniziativa OLTREPASSARE nasce da questo: l'importanza del pensiero, il primato della parola e la necessità di tenerla viva, tirandola fuori dalla palude (melma in alcuni casi) nella quale è precipitata nel linguaggio superficiale, violento e imbarbarito dei tempi presenti. Tempi che stanno trattenendo il nostro sguardo su un presente continua impedendoci di guardare, di traguardare orizzonti verso nuovi scenari, e soprattutto di non vedere il futuro che arriva per andargli incontro.
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Le magnifiche 100
OLTREPASSARE CON UN LIBRO - Le parole indispensabili sono parole che tuto possono, nella loro duttilità, magia, concretezza, crudeltà. Sono parole polisemiche e dalle molteplici personalità, capaci di generare narrazioni diverse, sia individuali sia mediali. Molte di queste parole popolano le vite di tutti e molte di esse sono così importanti da essere appunto indispensabili. Parole come; bene e male, amore e odio, religione e destino, caso e caos, tempo e spazio e altre che richiamano temi generali. Tante parole tutte descritte, sezionate, celebrate in questo libro con 100 racconti, tutti da leggere, anche senza alcun ordine sequenziale, ma come se fosse pun dizionario.
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Le parole dell'umanità
OLTREPASSARE CON UN LIBRO - Ci sono parole che ci cambiano la vita. Altre che sono la vita stessa. Conoscerle e conoscere la loro traduzione in 24 lingue diverse è un grande passo verso la comprensione tra le genti. Aida Aicha Bodian, nata in Senegal ma lei preferisce definirsi «un’essenza afroitaliana», ne ha messe in fila un bel po’. Sono parole che usiamo tutti, quasi senza pensarci. Ma dire «ciao» non è solo emettere un suono che rappresenta quattro lettere e tre vocali. È gettare un ponte anche verso gli altri. Così come «amore», «speranza», «benvenuto», «sorridi» fino a «umanità», non possono essere considerati solo vocaboli ma valori fondanti del nostro vivere civile. Che ce lo ricordi, con le illustrazioni di Nicola Grotto, una straniera di origine ma di «essenza afroitaliana», non è solo una bella cosa. È pure la fotografia delle nuove generazioni di oggi, dove il colore della pelle è memoria di radici ma non di differenze. Cosa che molti nati qui prima o poi dovranno imparare, anche da questa donna che oggi vive in Francia dove si occupa di moda, ma che nel suo vissuto porta ancora con sé l’impegno civile dopo aver fondato Roots Evolution e militato nei movimenti Italiani Senza Cittadinanza, Io sono Rosa Parks e Blaq Italiano. Fabio Poletti
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Le parole misurano la realtà
Comunicare bene significa saper cogliere le sfumature e trovare le parole giuste per raccontarle.
Si trova in Blog / OLTREPASSARE
Le parole sono finestre (oppure muri)
OLTREPASSARE CON UN LIBRO - Un libro sulle parole, ma soprattutto contro l'imbarbarimento della lingua, accresciuto dall'uso sbagliato dei media tecnologici. Un libro che attraverso racconti, esempi, semplici dialoghi, ci insegna a manifestare maggiore comprensione rispettosa per i messaggi che riceviamo, a collegarci alla ricchezza della vita e agli schemi di pensiero che portano alla collera e alla depressione, a dire ciò che desideriamo senza suscitare ostilità, a comunicare utilizzando il potere curativo dell'empatia. L'invito è a immettersi su un percorso di libertà. Nel mettersi in viaggio serve lucidità, capacità critica, coerenza, responsabilità, gentilezza, consapevolezza, generosità. Solo alcune delle parole usate per descrivere ciò che è oggi necessario fare per ridare un senso alle relazioni con noi stessi e con gli altri. Tante parole che rientrano nell'elenco di quelle che l'iniziativa OLTREPASSARE ha deciso di analizzare.
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Le parole sono importanti
OLTREPASSARE CON UN LIBRO - Noi di OLTREPASSARE amiamo le parole perchè le parole sono importanti e per questo bisogna dare a esse il meritato valore. Non solo quello etimologico e linguistico ma cognitivo, mentale, emotivo, esistenziale e individuale. Tutti sottovalutiamo le parole che usiamo, leggiamo e sentiamo. Siamo poco abituati a smontarle, a ricercarne le radici, a riconoscerne la ricchezza semantica, le polisemie di cui sono portatrici, financo i prefissi, suffissi e derivati vari che le caratterizzano. Più sono comuni e più le parole sono importanti, lo dice anche Balzano nel suo libro. Le parole sono confini, punti di incontro e di scambio. OLTREPASSARLE è un modo per superare l'oscurantismo, la superficialità e il conformismo dell'era tecnologica attuale. Chi leggesse il libro scoprirebbe che lavorare sulle parole è farsele amiche e avere delle amicizie così coinvolgenti è forse più importante che avere una miriade di contatti sui social.
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