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La gentilezza delle sardine
Fermare l’odio dovrebbe essere oggi l’obiettivo di ogni cittadino italiano. Farlo è diventato complicato perché viviamo immersi nel buio e nell’ignoranza, nella disinformazione e nella misinformazione. Qualcuno è riuscito a incatenarci in una moderna caverna di Platone nella quale è diventato difficile comprendere la falsa realtà proiettata sulla parete di fondo e resistere alla seduzione da essa esercitata. Ne deriva una coscienza obnubilata che fa fatica a essere risvegliata. Ma poi dal nulla e senza che nessuno lo avesse previsto, molte coscienze individuali cominciano a risvegliarsi, si fanno massa e potere (Canetti) e come tali aprono il futuro a nuove possibilità. Il tutto sta avvenendo con una caratteristica fondamentale: la gentilezza. L’antidoto perfetto per combattere l’odio, la volgarità, il rancore così come la non conoscenza, l’ignoranza e la stupidità dilaganti.
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Creare relazioni autentiche
Il nuovo libro di Anna Maria Palma e Lorenzo Canuti. Tutto centrato sul tema della gentilezza come nutrimento fondamentale per coltivare relazioni autentiche ma soprattutto per trattarsi e trattare bene gli altri. Lontano dagli stereotipi, dalle pratiche più o meno diffuse, e dai luoghi comuni che raccontano la gentilezza nella semplice forma di cortesia, buone maniere e di buona educazione.
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A proposito di gentilezza
In un periodo caratterizzato da crescente volgarità e brutalità del linguaggio la gentilezza è diventata una scelta obbligatoria, una meta da perseguire con lentezza e determinazione, una Itaca che tutti vorrebbero avere per poter continuare a viaggiare e sognare di poter continuare a farlo. Il viaggio può essere fatto da soli o in compagnia, meglio se si riesce a farlo avndo cura di sè stessi e dei compagni di viaggio. Avere cura significa prestare attenzione e adottare una condotta ispirata alla benevolenza. Ne ha parlatoi anche Remo Bassetti sul suo Wrog in un articolo che qui segnaliamo suggerendone la lettura.
Si trova in Blog / Tabulario
Una primavera gentile
Dede Riva scrive nel suo libro “Pensieri di Trasformazione”: “Hai mai tenuto in mano un seme? Sprigiona una tale energia da trasmetterti una sensazione di calore, molto localizzata, forte. E’ energia statica contenuta dal piccolo involucro che ne costituisce la parte esteriore; è energia potenziale che al momento giusto sprigiona dinamismo; si spinge da prima verso la terra che lo contiene radicandosi in essa, con risoluta determinazione, perché da essa deriva la sua possibilità di nutrirsi e di crescere, e poi verso il cielo, acquisendo una forma ben precisa e la capacità di interagire con l’ambiente circostante attraverso scambi di vitale importanza.”
Si trova in Blog / Io abito la possibilità
Le regole e la gentilezza
Carlo Rovelli ha intitolato il suo ultimo libro "Ci sono luoghi al mondo dove più che le regole è importante la gentilezza". Questo rivela il senso autentico di questa parola a cui sempre più le persone stanno prestando attenzione. Spesso si confonde la gentileza come un insieme di regole di educazione e semplice cortesia. Mai disdicevoli nè l'una nè l'altra. Ma gentilezza è appartenenza, gentilezza è integrazione, gentilezza è rispetto, rispetto delle differenze e delle preferenze!
Si trova in Blog / Io abito la possibilità
La gentilezza è una lumaca, lenta ma inesorabile
Tutti conoscono il paradosso di Achille e la tartaruga, molti anche la favola della lumaca e della lepre. Tartaruga e lumaca sono animali gentili ma determinati e resilienti. Come lo è la gentilezza che oggi sta combattendo una battaglia durissima contro la volgarità, l’abbrutimento del linguaggio e la cattiveria umana.
Si trova in Blog / Tabulario
Cattiveria, brutalità linguistica e voglia di gentilezza
Postare testi, immagini, foto e contenuti vari sulle piattaforme tecnologiche è spesso dettato dalla ricerca di approvazioni utili ad alimentare il proprio narcisismo. Nulla di male ma a patto che lo si tenga sotto controllo e non si esageri nell’alimentarlo sfruttando valori negativi come quelli che sembrano oggi sempre più diffusi nella forma di cattiveria, malvagità e brutalità. Valori negativi che hanno sconfitto e fatto dimenticare altri valori come quello della gentilezza.
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Gentili sempre, gentili anche online
Sempre connessi e impegnati a interagire con il display di un dispositivo mobile, si rischia di perdere il senso della realtà, confondere il reale con il virtuale, distraendosi da ciò di cui si ha più bisogno: relazionarsi con gli altri e con sé stessi.
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Gentilezza digitale vado cercando
Valori, comportamenti e stili di vita sono solitamente modellati dalla percezione che ognuno ha della propria esistenza. Oggi il valore sul quale viene calibrato il sentimento dello stare bene è quello della sicurezza e della sopravvivenza, in senso darwiniano del termine. Lo si vede in politica con il prevalere di nuovi autoritarismi e bisogni di leader maximi vari, lo si vede online nel proliferare di una miriade di cinguettii, messaggi e post che ne parlano. La focalizzazione corrente ha fatto dimenticare altri valori, ad esempio quello della GENTILEZZA.
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La gentilezza che cambia le relazioni digitali
In uscita su tutti gli store online il mio nuovo e-book, scritto in collaborazione con Anna Maria Palma, dal titolo La gentilezza che cambia le relazioni digitali. Il libro nasce dalla sintonia di intenti, percezioni e visioni del mondo tecnologico e sempre connesso che tutti stiamo sperimentando. La percezione condivisa dai due autori è che rimanendo sempre online, si rischi di disabituarsi a essere gentili, in primo luogo con sé stessi e poi con gli altri, di adottare forme e modalità relazionali che rendano difficile praticare la gentilezza con l’obiettivo di costruire, coltivare e consolidare rapporti veri, concreti ed empatici. Rapporti utili per la condivisione e lo scambio, ma soprattutto per la solidarietà, la relazione, l’amicizia, la confidenza, la benevolenza, la fratellanza, la cordialità e l’intimità.
Si trova in Tecnobibliografia / Libri di C. Mazzucchelli