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Uomini e macchine intelligenti di Bernstein Jeremy
Un libro interessante per le numerose notizie fornite sugli albori dello studio e delle ricerche sulla Intelligenza Artificiale. Interessanti i numerosi aneddoti raccontati su Marvin Misky, lo scienziato che più di altri può essere cosiderato il capostipite dell'intelligenza artificiale (AI), e si altri scienziati che hanno dato un contributo fondamentale allo sviluppo delle macchine pensanti odierne e delle loro intelligenze artificiali.
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
UOMINI E TOPI
Credo che ognuno nella sua vita di lettore abbia incontrato alcuni libri dei quali non è più riuscito a liberarsi. Da lettore forte io ne ho parecchi ma alcuni hanno una valenza maggiore di altri. Uno su tutti è MASSA E POTERE di Elias Canetti, poi c’è la SOCIETA’ DELLA MENTE di Marvin Minsky e recentemente alla lista ho aggiunto SUPERFICI ED ESSENZE di Douglas Hofstadter.
Si trova in Blog / Tabulario
Usa la tecnologia in modo bilanciato, limitato e controllato
Bilancia e carote, due metafore a cui facciamo ricorso per sostenere l’importanza di un uso bilanciato della tecnologia così come di altre risorse che ci caratterizzano come umani. Due figure retoriche usate per facilitare la comprensione e l’approfondimento di tematiche non necessariamente percepite come importanti nella costruzione del benessere psicobiologico delle persone. Due metafore che sembrano lontane tra loro in termini semantici ma che si arricchiscono a vicenda nel contesto nel quale le stiamo utilizzando. Parlare di bilance e carote consente di comunicare concetti difficili da comunicare e, a volte, da comprendere. Significa soprattutto fornire strumenti utili a far recepire i significati simbolici che spesso, a livello inconscio, assegniamo alle tecnologie a all’uso che ne facciamo. Significa erigere ponti per facilitare analogie, conoscenze, creatività e intuizione, narrazioni e riflessioni, interazioni e mediazioni con la realtà, sia essa quella attuale (termine usato da Pierre Levy per Reale) sia essa virtuale o digitale.
Si trova in MISCELLANEA
Usabilità web, navigazione visuale e analogie cognitive
Per definizione una pagina Web è usabile quando è stata realizzata in base ai principi dell’usabilità in modo da facilitare la navigazione e l’interazione con l’interfaccia grafica che la rende possibile. Nella realtà ogni definizione di usabilità è insufficiente perché incapace di cogliere la specificità dell’esperienza utente dell’usabilità e perché incapace di descrivere i mutamenti continui che caratterizzano l’interazione tra esseri umani e macchine tecnologiche. Ad esempio non coglie appieno i mutamenti nella testa degli utenti, a livello cognitivo e, secondo alcuni, anche neuronale.
Si trova in MISCELLANEA
Usiamo i mezzi programmati da qualcun altro. Solo una élite è in grado di trarne reali vantaggi!
Penso che i social network facciano ormai parte della nostra vita e che, soprattutto, rispondano a un bisogno impellente di tutti noi. Rispolverando la vecchia e cara piramide di Maslow è possibile sottolineare che, tolti i bisogni fisiologici e di sicurezza, tutti gli altri bisogni - socialità, autostima e autorealizzazione – possono essere soddisfatti dai social. Basti pensare ai selfie che si fanno per ricevere like (autostima), ai video che si caricano su YouTube (auto-realizzazione), ai gruppi di WhatsApp (socialità) e via dicendo.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Utenti, consumatori e aziende tecnologiche
Le grandi aziende tecnologiche, con le loro piattaforme, stanno prendendo il controllo del mondo, ma alla maggioranza degli utenti e dei consumatori sembra interessare poco o niente. Privacy, diritti violati, pratiche monopolistiche, uso illegale di dati e informazioni non sembrano catturare alcun interesse reale tra le folle tecnologiche che frequentano il mondo digitale online. Un problema se si pensa al ruolo che la tecnologia ha assunto nel definire la vita cognitiva e reale di tutti i giorni, la società così come il futuro della nostra specie.
Si trova in Blog / Tabulario
Utopia del Software Libero
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - Nella prefazione alla versione italiana del testo, Giorgio Graziotti lo presenta come un "saggio che rientra nella grande tradizione della ricerca sociologica francese". Attraverso lo studio e l'amalisi di tre progetti come Linux, Debian e Wikipedia, l'autore ci fornisce una interessante rivisitazione di concetti fin troppo abusati e dai significati contraddittori come libero e utopia. Libero, riferito al software è stato anche un'utopia. Prima si chiamava Free Software, poi è arrivato l'Open Source. Il primo era anche un movimento politico fondato sull'eticità del bene comune (non a caso Griziotti associa il software libero al Sessantotto), il secondo ha trasformato l'utopia in senso utilitaristico e commerciale.
Si trova in Tecnobibliografia / Tecnocritica
Utopia Is Creepy: And Other Provocations
BIBLIOGRAFIA TECNOLOGICA - Il nuovo libro di Nicholas Carr in arrivo nel 2017. Lo sguardo di Carr punta sulla Silicon Valley e sulle sue utopie felicitarie con l'occhio critico che vuole vedere la realtà dietro le narrazioni e le rappresentazioni. Un libro che raccoglie gli spunti e le idee migliori pubblicate da Carr nell'arco di un decennio. Una collezione che ricorda a tutti quanto sia importante coltivare il pensiero critico, soprattutto nei confronti della forza rampante della tecnologia
Si trova in Tecnobibliografia / In lingua inglese
Va riequilibrato il rapporto tra la nostra vita e la pressione tecnologica (Carlo Infante)
Il grande frullatore dei social, con facebook in testa a tutti, la pervasività di Google, l’opacità di sistemi d’interaction design come l’Internet delle Cose e, nel prossimo futuro, l’espansione di grandi reti di transazioni post-monetarie come Blockchain, stanno delineando un futuro digitale in cui si rischia di erodere il nostro spazio vitale e senziente. E’ proprio per questo che dobbiamo innalzare il nostro livello di coscienza e proattività proprio sul campo del pensiero-azione nell’uso dei sistemi digitali, cercando di tradurre la tecnologie in linguaggi funzionali alla nostra evoluzione culturale.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Vampiri e zombie alla conquista della Rete
Internet e la Rete sono metafore perfette per comprendere la realtà che viviamo. Anche in Rete così come nella realtà assistiamo o partecipiamo ad una lotta continua tra chi ha il potere e chi lo subisce o semplicemente non lo ha. La tecnologia ha creato strumenti potenti di sorveglianza e controllo che il potere può usare all'insaputa dei cittadini e nella loro più diffusa ignoranza. La rete si sta popolando di vampiri assetati di dati e di informazioni e di numerossimi zombie che non hanno neppure consapevolezza di esserlo diventati.
Si trova in Blog / Tabulario