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Il tempo della lamentela, il tempo della libertà di scelta e della generosità
Un’antica favola africana racconta del giorno in cui scoppiò un grande incendio nella foresta. Tutti gli animali abbandonarono le loro tane e scapparono spaventati. Mentre fuggiva veloce come un lampo, il leone vide un colibrì che stava volando nella direzione opposta. “Dove credi di andare? – chiese il Re della Foresta. – C’è un incendio, dobbiamo scappare!” Il colibrì rispose: “Vado al lago, per raccogliere acqua nel becco da buttare sull’incendio”. Il leone sbotto: “Sei impazzito? Non crederai di poter spegnere un incendio gigante con quattro gocce d’acqua!?” Al che, il colibrì concluse: “Io faccio la mia parte”.
Si trova in Blog / Io abito la possibilità
Io abito la possibilità
Uno spazio di accoglienza, ascolto, gentilezza. evoluzione e condivisione per sviluppare e potenziare attitudini relazionali per meglio elaborare emozioni, stati d’animo, ascolto e conoscenza di sé e degli altri. Dedicato a tutti quelli a cui importa, a ciò che è possibile, alla saggezza, alla lucidità, alla gentilezza alla tenerezza, a ciò che è così e basta, all’amore verso se stessi e verso gli altri. Dedicato a coloro che fanno della loro unicità una ricchezza da condividere con chi incontrano sul loro cammino
Si trova in Blog
La comunicazione digitale ha bisogno di empatia, non solo di strategia.
Segnaliamo un libro di Sara Malaguti, esperta di marketing e comunicazione digitale. L'autrice prende spunto dalla gentilezza e dall’empatia per spiegare i concetti chiave della comunicazione online, con uno stile semplice, diretto e ricco di esempi.
Si trova in Tecnobibliografia
La direzione della gentilezza
Per molte persone sembra chiara, mai messa in discussione. Continuo a constatare che poi nelle azioni pratiche anche chi scrive di gentilezza, chi scrive di relazioni investe un tempo ed usa parole per spiegare dei difetti che gli vengono addebitati per "liquidare" una persona che chiede un contatto...sarebbe stato molto più gentile e anche più semplice parlare con questa persona anche per dire forse le stesse cose. La persona si sarebbe sentita presa nella desiderata considerazione e l'altro sarebbe rimasto gentile, perdendo anche meno tempo. La complessità dell'essere umano, ma anche la mia continua e instancabile ricerca di coerenza e anche di divulgazione del vero senso di gentilezza. Sento che queste profondità sfuggono ai più, ma riuscirò piano piano a creare spazi di condivisione su questi livelli e lì nuovi amici mi raggiungeranno e veramente per la prima volta non mi sentirò sola.
Si trova in Blog / Io abito la possibilità
La disconferma, questa sconosciuta
Il termine disconferma è usato e maggiormente conosciuto nel mondo della formazione. Ma che cos’è la disconferma? Consideriamo che ogni persona si confronta con i propri interlocutori con il desiderio di trovare condivisione su quanto oggetto dello scambio relazionale, oltre che con l’aspettativa che quanto sta portando sia accettato, confermato, in particolare relativamente al ruolo che la persona ha in nell’interazione. La ricerca di conferma è un fatto sostanziale nella vita di ogni persona. E la conferma arriva con un cenno, che sia questo un sorriso, uno sguardo approvante, una stretta di mano, una comunicazione verbale di apprezzamento. Ogni soggetto esprime in qualche maniera il bisogno di essere confermato, di vedere confermate le proprie qualità, le proprie capacità, le proprie attitudini, le proprie azioni, le proprie comunicazioni. E come ciascuno manifesta la sua aspettativa di conferma, può a sua volta confermare o non confermare quella degli altri.
Si trova in MISCELLANEA
La fisiognomica, questa sconosciuta: come rimanere gentilmente umani
Questa estate mi è capitato di riflettere su questa parola, fisiognomica, sul suo significato. Ecco la definizione della Treccani “Fisiognomica (o fisiognomonica, fisiognomonia). - Il nome greco di ϕυσιογνωμονία (riconoscimento, interpretazione della natura") fu per la prima volta usato da Aristotele per designare la scienza che deduceva i caratteri spirituali degl'individui dal loro aspetto corporeo, e particolarmente dai tratti del loro volto. Di qui l'origine di una lunga tradizione di scritti (tra i quali possono essere ricordati come più notevoli i Physiognomische Fragmente di J. K. Lavater, del 1775-78, e la Psychische Anthropologie di G. E. Schulze, del 1819) che mirò ad approfondire tali ricerche, in servizio della filosofia morale e in genere della precettistica pratica. Il fine conoscitivo della fisiognomica venne invece a invertirsi quando essa si orientò non più verso la deduzione dell'interno dall'esterno, dei caratteri morali da quelli somatici, bensì verso l'opposta determinazione dei caratteri esteriori che dovessero corrispondere a date passioni o atteggiamenti spirituali: ne nacque la teoria dell'"espressione" come elemento della tecnica delle arti figurative. Ma con ciò venne anche cadendo in disuso l'antico nome della scienza, che finì per trasferirsi - mediante il trapasso di "fisiognomonia" in "fisionomia" - a quella realtà che ne era stata l'oggetto principale.”
Si trova in Blog / Io abito la possibilità
La gentilezza che cambia le relazioni digitali
In uscita su tutti gli store online il mio nuovo e-book, scritto in collaborazione con Anna Maria Palma, dal titolo La gentilezza che cambia le relazioni digitali. Il libro nasce dalla sintonia di intenti, percezioni e visioni del mondo tecnologico e sempre connesso che tutti stiamo sperimentando. La percezione condivisa dai due autori è che rimanendo sempre online, si rischi di disabituarsi a essere gentili, in primo luogo con sé stessi e poi con gli altri, di adottare forme e modalità relazionali che rendano difficile praticare la gentilezza con l’obiettivo di costruire, coltivare e consolidare rapporti veri, concreti ed empatici. Rapporti utili per la condivisione e lo scambio, ma soprattutto per la solidarietà, la relazione, l’amicizia, la confidenza, la benevolenza, la fratellanza, la cordialità e l’intimità.
Si trova in Blog / Tabulario
La gentilezza che cambia le relazioni digitali
In uscita su tutti gli store online il mio nuovo e-book, scritto in collaborazione con Anna Maria Palma, dal titolo La gentilezza che cambia le relazioni digitali. Il libro nasce dalla sintonia di intenti, percezioni e visioni del mondo tecnologico e sempre connesso che tutti stiamo sperimentando. La percezione condivisa dai due autori è che rimanendo sempre online, si rischi di disabituarsi a essere gentili, in primo luogo con sé stessi e poi con gli altri, di adottare forme e modalità relazionali che rendano difficile praticare la gentilezza con l’obiettivo di costruire, coltivare e consolidare rapporti veri, concreti ed empatici. Rapporti utili per la condivisione e lo scambio, ma soprattutto per la solidarietà, la relazione, l’amicizia, la confidenza, la benevolenza, la fratellanza, la cordialità e l’intimità.
Si trova in Tecnobibliografia / Libri di C. Mazzucchelli
La gentilezza delle sardine
Fermare l’odio dovrebbe essere oggi l’obiettivo di ogni cittadino italiano. Farlo è diventato complicato perché viviamo immersi nel buio e nell’ignoranza, nella disinformazione e nella misinformazione. Qualcuno è riuscito a incatenarci in una moderna caverna di Platone nella quale è diventato difficile comprendere la falsa realtà proiettata sulla parete di fondo e resistere alla seduzione da essa esercitata. Ne deriva una coscienza obnubilata che fa fatica a essere risvegliata. Ma poi dal nulla e senza che nessuno lo avesse previsto, molte coscienze individuali cominciano a risvegliarsi, si fanno massa e potere (Canetti) e come tali aprono il futuro a nuove possibilità. Il tutto sta avvenendo con una caratteristica fondamentale: la gentilezza. L’antidoto perfetto per combattere l’odio, la volgarità, il rancore così come la non conoscenza, l’ignoranza e la stupidità dilaganti.
Si trova in Blog / Tabulario
La gentilezza è una lumaca, lenta ma inesorabile
Tutti conoscono il paradosso di Achille e la tartaruga, molti anche la favola della lumaca e della lepre. Tartaruga e lumaca sono animali gentili ma determinati e resilienti. Come lo è la gentilezza che oggi sta combattendo una battaglia durissima contro la volgarità, l’abbrutimento del linguaggio e la cattiveria umana.
Si trova in Blog / Tabulario