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La solitudine tecnologica
BIBLIOTECA DI TECNOLOGIA - Una riflessione su quanto la società sia cambiata con la dilagante onnipresenza delle tecnologie del computer. Dedicato a tutti gli operatori sedotti e abbandonati dal computer, che, usandolo quotidianamente, ne sono quotidianamente usati.
Si trova in Tecnobibliografia / Social e Cyberbullismo
La stanza intelligente (Weinberger David)
La validità del testo è garantita dal suo autore, co-autore del Cluetrain Manifesto che ha aperto mente e spazi di opportunità a intere generazioni di innovatori tecnologici, blogger e abitanti del Web. L'argomento è interessante, la continua trasformazione in corso delle idee e dell'informazione, intesa sia come dato elementare sia come conoscenza. A differenza di altri autori preoccupati del surplus informativo (Clay Shirky ad esempio) la paura di Weinberger è di non avere l'informazione che serve quando se ne ha bisogno. L'informazione in circolazione è troppa, siamo ben consapevoli che lo è e per questo abbiamo necessità di filtri adeguati per trovare quella necessaria. Internet non ha però gli strumenti che servono per creare la conoscenza della quale abbiamo bisogno.
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
La tecnologia dell’umiltà di Jasanoff Sheila
La tesi dell'autrice è che la crescita e il successo delle scienze e delle tecnologie abbia creato nuove contraddizioni nella governance delle istituzioni. Non esiste solo un problema economico e di costi ma di partecipazione, di amministrazione e di interazioni tra lavoratori della conoscenza. Tutto sta avvenendo in contesti nei quali istituzioni moderne continuano a operare con modelli concettuali superati che impediscono di apprendere la ricchezza del contributo sociale, della partecipazione e della trasparenza. La partecipazione dovrebbe essere trattata come elemento standard della moderna democrazia ma in assenza di normative adeguate rischia di condurre a nuove conflittualità e difficoltà gestionali. La soluzione sta nell'adozione di tecnologie dell'umiltà per indirizzare la scienza e la tecnologia verso nuove mete, in modo da prestare maggiore attenzione alla componente sociale e partecipativa dei processi decisionali e agire nell'interesse delle persone ( da un approccio can do a uno should do). Il cambiamento di approccio permetterebbe di guardare al soggetto umano come elemento attivo, immaginativo, fonte di conoscenze, di conoscenza, di memoria e di competenze.
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
La vetrinizzazione sociale di Codeluppi Vanni
La vetrinizzazione non è un fenomeno nuovo, ha origini lontane nel settecento inglese quando i commercianti iniziarono a mettere in scena nelle vetrine dei loro negozi o banchi di vendita i loro prodotti, creando vere e proprie spettacolarizzazioni e scenografie degli stessi. Il termine viene usato da Codeluppi per raccontare la vetrinizzazione sociale, prevalentemente di tipo comunicazionale e che si esprime con l'occupazione dei molteplici display di cui ogni persona oggi è dotata. Attraverso di essi le persone si mettono in vetrina, anzi si mettono in scena rappresentando
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
La vita sullo schermo (Turkle Sherry)
Un libro anticipatore di tante tematiche oggi al centro della discussione culturale sugli effetti della tecnologia. Uno studio approfondito dei modi di interagire con gli schermi tecnologici e le loro realtà virtuali e del ruolo che in essi assumono i caratteri fittizi e i profili digitali delle persone che li usano. Grazie alla vita sullo schermo alle persone è data la possibilità di elaborare una nuova visione del mondo, tutta costruita sulla simulazione, sull'apparenza e sull'interpretazione. Una visione non molto dissimile da quella postmoderna che si è affermata in questi tempi molto tecnologici. Una visione che passa sempre più attraverso l'esplorazione di superfici riflettenti che trasformano esperienze, relazioni e conoscenze in semplici riflessi, interfacce, simulacri ed esperienze disincarnate. Il primo effetto è che la vita reale stessa diventa un susseguirsi di finestre e un semplice gioco di specchi e di finzioni.
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
Le macchine del mondo antico
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - Un viaggio nel tempo, dalla Mesopotamia ella Roma imperiale per raccontare le macchine che furono il motore di quelle lontane civiltà. Macchine diverse da quelle tecnologiche di oggi ma non meno rilevanti. Macchine come torchi, gru, leve, ingranaggi vari e carrucole. Strumenti resi operativi da energie alternative come i muscoli umani o l'acqua.
Si trova in Tecnobibliografia / Tecnologia e applicazioni
Le persone non servono: Lavoro e ricchezza nell'epoca dell'intelligenza artificiale
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - L'occhio di Kaplan è informato e tutto rivolto alle numerose rivoluzioni tecnologiche in atto. Lo sguardo è allenato dalle frequentazioni dei mondi della fantascienza che ha sempre cercato di anticipare l’evoluzione della tecnologia. E' ottimista e fiducioso, rivolto verso un mondo futuro che sarà Star Trek e non Terminator. Nonostante questo sguardo positivo alcune affermazioni sembrano richiamare quelle dei luddisto, in particolare quando l'analisi si sofferma suule molteplici disuguaglianze attuali, molte delle quali rese possibili anche dalla rivoluzione tecnologica in atto, i cui ridultati non convincono completamente l'autore. Non potendo fermare questa rivoluzione, non rimane che aumentare il grado di conoscenza e consapevolezza sulla stessa, rinunciare al pessimismo e al timore di distopie future e apocalittiche per tenere fortemente le mani sul timone del progresso, e della tecnologia.
Si trova in Tecnobibliografia / Intelligenza Artificiale
Le tecnologie dell'intelligenza (Pierre Levy)
Un testo da collocare in un lavoro di ricerca e riflessione filosofica che ha visto la pubblicazione di altri due libri tutti centrati sul tentativo di riformulare le prospettive del pensiero occidentale atrtaverso l'occhio delle tecnologie digitali e dei loro effetti sul mondo. L'approccio sceglie di evitare di guardare alle tecnologie come semplice oggetto di studio per focalizzarsi sul ruolo da esse giocato nel ridefinire e plasmare, anche cognitivamente, le persone che le utilizzano. Da questo approccio deriva una visione cognitivista tutta centrata sulla interazione ambientale e su meccanismi continuamente ridefiniti dall'interazione tra attori umani e attori macchinici. Una interazione che avviene in un campo di nuove tecnologie intellettuali e intelligenti, aperte, conflittuali e parzialmente indeterminate.
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
Leviatano 4.0. Politica delle nuove tecnologie
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - "L’obiettivo che si pone l’analisi di Garasic è quello di «integrare gradualmente l’analisi della tecnologia in maniera “neutra”, incentrata quindi su valutazioni oggettive di impatto e uso delle stesse, con la presa di coscienza di come questi cambiamenti sistematici abbiano finito per modificare il modo di relazionarsi con gli altri (la polis) e con sé stessi»" - Gioacchino Toni
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Libertà vigilata. La lotta per il controllo di internet
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - A trent’anni dalla nascita del web, Internet ha cambiato radicalmente fisionomia, la rete è mutata e da luogo orizzontale è divematata sempre più un sistema centralizzato, sempre plurale e con mille attori ma nelle mani di pochi. Da questa premessa parte la riflessione e la condivisione di esperienze di David Kaye. Collaboratore per le Nazioni Unite su temi quali il diritto di parola e la protezione della libertà di espressione, Kaye stende un saggio agile in cui autobiografia, interviste, testimonianze e materiali di ricerca strutturano una disamina del rapporto tra Internet, politica e società alla luce della storia recente. Se la blogsfera degli anni Novanta era un luogo brulicante e difficile da governare, oggi il web è invece uno spazio dominato dagli algoritmi, in mano a poche compagnie che ne detengono il monopolio, costruendo un ecosistema di passività. Concentrate sul guadagno, queste compagnie hanno poi lungamente ignorato l’aspetto politico e sociale del potere acquisito con la loro diffusione, trovandosi infatti in pochi anni, da aziende private, ad amministrare gran parte dello spazio di dibattito pubblico e dimostrando la loro impreparazione nel gestirlo.
Si trova in Tecnobibliografia / Da leggere - Must read