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Adolescenti in cerca di benessere online
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Senza una connessione alla rete, senza un profilo Facebook o WhatsApp e senza uno smartphone l’adolescente moderno si sente un alieno alla ricerca di felicità. Connesso a Internet con il suo dispositivo mobile e impegnato a ‘messaggiare’ lo stesso adolescente sente di stare bene e non si preoccupa di essere un alieno online!
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TECNORAPIDI e TECNOVIGILI
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Educazione a distanza nella fascia da 0-6 anni
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Il Coronavirus ha evidenziato il ritardo tecnologico di cui soffre ancora l'Italia, soprattutto nella pubblica amministrazione. Con università, scuole e asili chiusi, l'Italia ha scoperto quanto sia importante poter sfruttare le potenzialità della tecnologia per una educazione a distanza che coinvolga e tenga impegnati universitari e studenti durante il loro forzato stare a casa.
A essi molti hanno aggiunto anche i bambini, frequentatori di asili e in una fascia di età tra 0-6 anni. Una scelta che sottolinea un altro ritardo con cui l'Italia convive con la tecnologia. Un ritardo in termini di riflessione, analisi, consapevolezza e responsabilità sugli effetti della tecnologia e sul rapporto che ci lega a essa, come esseri umani, soprattutto quando il legame coinvolge i più piccoli.
L'educazione a distanza per i bambini obbliga a riflessioni altre, più approfondite, meno scontate, non uniformate a quelle che interessano educazione e apprendimento per ragazzi più grandi.
Su questo argomento gli psicologi Alessandro Bianchi e Emilia Genta dell'Istituto di Psicologia Funzionale di Firenze, hanno redatto un documento contenente alcune linee guida per l'educazione a distanza nella fascia 0-6, che qui pubblichiamo. Rivolto a istituzioni, dirigenti e operatori di asili nido, genitori, psicologi ed educatori. Merita un'attenta lettura. Per la eventuale divulgazione o approfondimento contattare gli autori del documento. Il testo è stato inviato a enti istituzionali e realtà territoriali.
Il testo è protetto da COPYRIGHT. Può essere letto ma non copiato, stampato o condiviso. Rivolgersi agli autori per qualunque tipo di utilizzo.
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Tabulario
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Breve è la vita che viviamo davvero, tutto il resto è tempo (Franco Cracolici )
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Oggi le tecnologie non sono al servizio del senso della vita e delle alte e nobili visioni filosofiche inter-religiose, e non solo, che parlano di compassione, di pietas, di benevolenza ma, tuttalpiù esaltano quei contenuti oscuri che portano l’essere umano a cercare il proprio senso in manifestazioni collegati all’apparire e alla materia.
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Filosofia e tecnologia
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Solo la rinascita di una cultura veramente razionale permetterà il superamento della crisi attuale (Tommaso Tosi)
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La tecnologia può essere neutrale solo se concepita astrattamente, nella sua possibilità trasformatrice di principio avulsa da una manifestazione particolare. Qualora ci si riferisca invece alla tecnologia reale, essa non può mai essere neutrale poiché sempre inserita concretamente entro un contesto storico, culturale e politico determinato, ma soprattutto mezzo di autodeterminazione nelle mani di singoli uomini o comunità che strutturalmente, pensando ed agendo, sono impossibilitati a non sostenere una posizione metafisica e morale entro ogni loro decisione.
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Filosofia e tecnologia
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Tutti alla ricerca del Flow, senza il quale la felicità è una chimera!
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Approfitto di questa finestra online per condividere con chi frequenta SoloTablet alcune riflessioni tratte dalla ricerca psicologica. Nella situazione di crisi attuale probabilmente molti focalizzano le loro risorse per alleviare il disagnio e curare le patologie indotte dallo stare male. L'approccio è forse necessario ma non sufficiente. La soluzione sta piuttosto nella capacità di sviluppare e potenziare le proprie capacità e performance. Per farlo bisogna sperimentare e comprendere quello che in psicologia si chiama FLOW, una esperienza di concentrazione che porta al benessere.
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Tecnobibliografia
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Movimento e sviluppo del Sé
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Nella Scuola dell’Infanzia l'osservazione sistematica permette di individuare le specifiche caratteristiche del bambino, i suoi punti di forza e di debolezza nonché eventuali segnali di disagio.
Facendo base sulla grande duttilità e plasticità del Sé tipica di questa fase di vita è così possibile per l'insegnante (ma anche per il genitore) progettare e proporre attività mirate di riequilibrio; aggiustare la dieta riequilibrandola. In un momento storico e sociale in cui il virtuale rischia di deprivare movimenti e relazionalità concreta (con l’uso pervasivo e non guidato consapevolmente dei dispositivi digitali di gioco e comunicazione) è ancor più necessario e urgente.
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Tecnobibliografia
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Nuove tecnologie e nuove umanità ibridate tecnologicamente
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Comprendere le implicazioni delle tecnoscienze non è più compito di studiosi o antropologi della tecnologia e della scienza ma di tutti. I primi possono concorrere alla maggiore conoscenza attraverso contributi e metodologie analitiche per descrivere in che modo e quanto le pratiche tecnologiche odierne intercettino e condizionino scelte, stili di vita, pratiche individuali e sociali e comportamenti delle persone. I secondi, spesso inconsapevoli della volontà di potenza della tecnologia sono chiamati a interrogarsi criticamente sul ruolo e sugli effetti della tecnologia sulla loro vita di consumatori, di cittadini e di persone.
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MISCELLANEA
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UNA UTOPIA PER IL 2021: LA SALUTE
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Da psicologo delineo come ambito per l’utopia LA SALUTE
Dietro a questa scelta vi è un medesimo giudizio di valore: anche la salute è un bene comune da salvaguardare (e forse anche redistribuire); un bene collettivo che grava su ognuno. Grava non solo in termini di costi sul sistema sanitario (sostenuto da tutti) ma di costi umani. Non siamo monadi, viviamo in una rete (fatta di parenti, amici, conoscenti e sconosciuti), sulla quale la sofferenza impatta e nella quale si diffonde. La salute è un bonus che abbiamo in dotazione dall’inizio della nostra esistenza. La responsabilità di non dissiparlo è personale e collettiva.
Un’utopia post Covid 2021 potrebbe essere quindi il redistribuirla equamente
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Recinti aperti
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In aumento la discrepanza tra bisogno di sostegno psicologico e problemi economici
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Il futuro sarà tutto da ricostruire. L’emergenza sociale non finirà con la crisi sanitaria, ce la porteremo avanti per alcuni anni a venire. Sarebbe opportuno creare già ora gruppi di studio con tutte le figure interessate e necessarie al fine di creare e mettere in atto delle buone prassi per non incrementare maggiormente questo fenomeno fatto di problemi economici, paura diffusa, isolamento, povertà culturale e di relazioni.
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Recinti aperti
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La pandemia ha messo a nudo le criticità nell'accesso alle cure, ai servizi, alla cultura
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Ritengo che la psicologia abbia da sempre, per propria costituzione, gli strumenti per incidere sul sociale a partire dalle azioni di promozione del benessere psicologico. La riflessione su di sé come singoli, della ricaduta delle proprie azioni in chiave sistemica sulla società può offrire nuovi modelli di vita che possono ispirare un benessere sociale.
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Recinti aperti