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La realtà tecnologica cambia, i concetti usati per comprenderla no!
Fino a quando nelle scuole non verranno dedicate delle ore finalizzate all’educazione digitale è difficile coltivare una visione ottimistica del futuro. Avere una cultura sulle tematiche inerenti alla tecnologia e ai suoi effetti non può essere solo priorità di alcune classi sociali o culturali. Questi argomenti hanno la stessa importanza delle materie canoniche studiate normalmente negli istituti.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
LA REALTÀ VIRTUALE COME ORIZZONTE FILOSOFICO TRA SCIENZA E TECNOLOGIA
Le complesse relazioni che intercorrono fra tecnologia, cibernetica e scienza sono oggi quasi completamente orientate ad un uso strumentale. Esse si servono delle scoperte scientifiche per costruire dispositivi atti a svolgere specifiche funzioni che in maniera diretta o indiretta mirano all'estrazione di dati. Indubbiamente i dati correttamente elaborati sono una miniera statistica di valore incommensurabile ma quando tale mole diventa merce pronta ad essere monetizzata si va incontro ad un asservimento mirato ad una logica di mercato basata unicamente sullo sfruttamento e sull’accumulazione di capitale.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
La relazione con la tecnologia e profili tecnologici
La tecnologia non ha necessariamente migliorato il mondo, ma ha sicuramente creato una miriade di nuovi comportamenti, emozioni, nuove ideologie e modi di pensare, gusti e mode consumistiche che possono essere classificati e categorizzati in profili identitari dalle caratteristiche e proprietà condivise. Tutti o quasi si sono dotati di un loro profilo digitale online ma qual'è il loro profilo come utilizzatori di strumenti tecnologici e che tipo di relazioni intrattengono con la tecnologia? Quanti possono definirsi tecnofobi e quanti si sentono da sempre tecnofili. Esistono ancora i tecnoluddisti e i tecnoutopisti? Chi si identificherebbe con i tecnocritici o i tecnocicnici?
Si trova in Blog / Tabulario
La relazione virtuale segue quella reale
La relazione mediata da un display attenua inevitabilmente tutti i toni. A volte permette addirittura di bypassarli, come può avvenire con l’assunzione di una identità fittizia (profili digitali dalla vita propria e autonoma). Niente di male in assoluto se l’apprendimento precedente è forte e chiaro e precede la crescita nella vita non tecnologica; se così non è ci troviamo a compiere esperienze senza il supporto di una attrezzatura del Sé adeguata; le esperienze senza supporto, inevitabilmente claudicanti, influiranno a loro volta sullo sviluppo del Sé. Un circolo vizioso.
Si trova in MISCELLANEA
La rete è libera e democratica: falso di Ippolita
Quello del gruppo di hacker libertari che compongono il collettivo di Ippolita è un nuovo pamphlet di critica stringente e radicale alla mitologia di Internet, una mitologia fatta di molto conformismo intellettuale e numerosi luoghi comuni. Ippolita mette in dubbio che la Rete sia intrinsecamente democratica ma anche che disporre di maggiore informazione significhi essere più liberi. Il bersaglio e l'oggetto dell'analisi non è più una sola componente del mondo digitale come era avvenuto nei libri precedenti di Ippolita ma la Rete intera nelle sue componenti Web, software e umane. Ippolita smonta la realtà percepita indicando al tempo stesso le potenzialità che una Rete realmente libera, democratica, gratuita, trasparente e imparziale potrebbe avere. Una visione utopica che merita di essere conosciuta, anche solo attraverso una semplice lettura.
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
La Rete è libera e democratica - FALSO!
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - Un libro che invita alla riflessione critica su alcune mitologie della tecnologia come quella che decanta la Rete come libera e democratica. Il testo La Rete è libera e democratica”. FALSO! è opera di un gruppo di ragazzi eragazze del collettivo Ippolita (una comunità di hacker libertari). Lo stesso collettivo ha già prodotto altri testi contenenti riflessioni critiche e dissacranti delle realtà tecnologiche principali come quelle rappresentate da Google e Facebook oltre ad una analisi disincantata dei limiti dell’ideologia dell’open e del free.
Si trova in Tecnobibliografia / Tecnocritica
La rete è uno strumento di manipolazione della realtà, una realtà simulata (Stefania Cirillo)
Bisogna spostare il fulcro dell’attenzione su ciò che succede in rete a prescindere dall’uso personale. I dati personali, i cookies, i pop-up, tutti strumenti a favore del grande marketing, utilizzati per creare desideri, per invogliarci a comprare. Per questo insisto sul legiferare l’algoritmo, dare il proprio consenso quando ci si iscrive in un sito, non basta. La maggior parte delle persone acconsente ignara del contratto che sottoscrive.
Si trova in Blog / Antropologia e tecnologia
La riflessione sulla tecnologia sembra fermarsi alla superficie
Ricordo che un mio professore di Italiano, al liceo classico, sosteneva che il participio passato di “riflettere”, anche nell’accezione di “pensare”, dovesse essere “riflesso”. Al di là delle considerazioni linguistiche, c’è una grande domanda filosofica nascosta in questa coniugazione che sembra così incongrua all’orecchio: cosa facciamo, esattamente, quando riflettiamo? Elaboriamo un pensiero originale e ponderato (“ho riflettuto”) o ci limitiamo ad essere specchio di ciò che ci circonda, in un movimento superficiale e acritico (“ho riflesso”)?
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
La rivoluzione del Big Data ed effetti collaterali
PILLOLE DI TECNOLOGIA - Il Big Data è una rivoluzione che sta trasformando il nostro modo di vivere ma che a tendere può minacciare la nostra stessa libertà e minare alle basi le nostre democrazie. La minaccia non è il Big Data in sè e i dati in esso contenuti ma l'uso che ne viene fatto per potenziare e sostituire sistemi di raccolta dati, di analisi e di valutazione automatizzati. Oggi molti di questi sistemi sono ancora appannaggio della discrezionalità umana, domani potrebbero essere governati e usati da nuovi intermediari dei dati sempre meno attenti alla privacy e alla riservatezza delle informazioni.
Si trova in Tecnopillole
La rivoluzione tecnologica è sotterranea, continua, invisibile, intelligente ( Laura Bonaguro)
La cultura è appiattita dal business, dalla miriade di prodotti non necessari, dalla supremazia degli oggetti rispetto i servizi. La consapevolezza diffusa dell’utilizzo della tecnologia avverrà solo dopo l’accettazione di modelli e stili di vita virtuosi. Finché resteremo ancorati a uno sterile e deviato concetto di nuovo, a una finta idea di miglioramento, produrremo unicamente spazzatura.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia