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La rivoluzione del Big Data ed effetti collaterali

La rivoluzione del Big Data ed effetti collaterali

24 Gennaio 2017 Redazione SoloTablet
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PILLOLE DI TECNOLOGIA - Il Big Data è una rivoluzione che sta trasformando il nostro modo di vivere ma che a tendere può minacciare la nostra stessa libertà e minare alle basi le nostre democrazie. La minaccia non è il Big Data in sè e i dati in esso contenuti ma l'uso che ne viene fatto per potenziare e sostituire sistemi di raccolta dati, di analisi e di valutazione automatizzati. Oggi molti di questi sistemi sono ancora appannaggio della discrezionalità umana, domani potrebbero essere governati e usati da nuovi intermediari dei dati sempre meno attenti alla privacy e alla riservatezza delle informazioni.

Secondo Wikipedia Big data è il termine che si usa per descrivere una raccolta di dati così estesa in termini di volume, velocità e varietà da richiedere tecnologie e metodi analitici specifici per l'estrazione di valore e di conoscenze.

Il Big Data è però molto più di questo. E' un concetto con il quale si designano delle cose che possono essere fatte solo su una scala nolto larga con l'obiettivo di estrapolare dai dati disponibili indicazioni, informazioni, conoscenze e nuove forme di valore capaci di condizionare e modificare mercati, organizzazioni, relazioni sociali e istituzionali e molto altro ancora. In questo senso il Big Data mette in discussione il nostro modo di vivere e di interagire con il mondo perchè molte  interazioni e percezioni della realtà saranno dettate più dalle correlazioni e probabilità individuate che dalla causalità.

Laumento esponenziale e continuo delle informazioni in circolazione impone lo sviluppo e l'utilizzo di nuove tecnologie capaci di gestire queste informazioni ma soprattutto di analizzarle e usarle per fare previsioni. Queste tecnologie fanno uso di applicazioni matematiche sempre più potenti capaci di analizzare enormi quantità di dati per desumerne delle probabilità e fornire conoscenze utili a singole persone, organizzazioni, aziende e istituzioni.

Come tali i Big Data saranno fonte di vantaggi competitivi, di benefici, di innovazione e di valore economico ma soprattutto sono destinati a cambiare per sempre il nostro modo di guardare ai dati dei fatti in tutti i loro dettagli, di analizzarli e di usarli alla ricerca di correlazioni in grado di dirci che cosa sta accadendo e come si presenterà.

Il potere esercitato dalle tecnologie dei Big Data è diventato oggetto di conquista da parte di grandi corporazioni, multinazionali e istituzioni governative. Tutte alla caccia delle informazioni e del valore economico del Big Data ma soprattutto del potere da esso generato in termini di informazioni e conoscenze utilizzabili a scopo marketing e commerciale ma anche di sorveglianza e controllo.

Il primo effetto collaterale del Big Data è la scomparsa della privacy. Legati alle grandi piattaforme tecnologiche frequentate da miliardi di persone e ai dispositivi mobili di ultima generazione sempre connessi e sempre attivi nel registrare dati, informazioni, comportamenti e azioni Il Big Data diventa lo strumento perfetto per eliminare ogni forma di riservatezza e per fonire un potere immenso sia ai proprietari di Facebook, Instagram, iTunes, ecc., sia ai numerosi intermediari, quasi sempre nascosti, invisibili e sconosciuti, che posseggo i Big Data e con essi producono miliardi di informazioni vendute al miglior acquirente sul mercato, sia esso una grande Marca, un'azienda o una organizzazione governativa.

Chi volesse farsi un'idea di come le nuove tecnologie, compreso il Big Data, stiano cambiando la vita delle persone può semplicemente riflettere su un prodotto come lo spazzolino di denti SmartSeries Bluetooth della Procter&Gamble. Questo spazzolino tecnologico è collegato attraverso una APP dello smartphone e tiene traccia di ogni passaggio dello spazzolino sui denti mostrando sul display il lavoro svolto e cosa rimane da fare. Tutte le attività sono registrate in forma di dati in modo da poterle condividere con un dentista. Il problema è che questi dati possono poi, anche grazie al Big Data, arrivare anche alle assicurazioni , a Facebook e a mille altri operatori che su quei dati potrebbero costruire i loro guadagni. Gli stessi dati possono essere resi disponibili ad agenzie governative e come tali usati per scopi non chiaramente percepiti o comunicati.

 

 

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