Mi riferisco soprattutto al rischio di una incidenza negativa, riguardo l’interesse (o il bisogno) di ognuno, di conoscere persone (più o meno reali), ai fini di flirt, condivisine esperienze di vita personale, amicizia, condivisione di interessi, raggiungimento di obiettivi etc.
Vi propongo un mio punto di vista, sul quale vi invito a riflettere attivamente.
Io credo che il fatto di essere liberi di spulciare fra le cose private, più o meno intime, delle persone a cui desideriamo in qualche modo rivolgerci, non sia funzionale per due motivi.
Il primo è che i nostri diari (virtuali?) secondo me risultano troppo filtrati, perché scritti con una calligrafia emotiva non propriamente nostra e quindi con una spontaneità in parte assente, a causa della consapevolezza che possediamo (o non possediamo), circa il fatto di avere un pubblico che può leggere in qualunque momento il nostro diario.
Il secondo motivo è che, in mia opinione, il diario stia entrando sempre più in conflitto con il proprio alter ego, ovvero la vetrina. Credo che questo avvenga, per via dei feedback narcisistici che cerchiamo, ognuno con le proprie modalità e dinamiche.
Le machine al lavoro, gli umani senza lavoro felici e contenti!
Cosa ne pensate a riguardo?
Da dove nasce il bisogno di spiare “qualcuno”, specialmente se non ancora conosciuto di persona…? Cosa e come vogliamo ottenere o soddisfare, partendo da esso…?
Può essere che ci manchi o ci facciamo mancare qualcosa o qualcuno nella vita reale…?
Spero che queste domande proposte, siano di stimolo anche per voi, quando andrete a elaborarle, tramite il vostro personale e unico (quindi prezioso) punto di vista, ai fini di migliorare in modo funzionale e costruttivo, la vostra tecno-consapevolezza.
Vi lascio con un mio aforisma a corredo:
“Per ottenere quello che vuoi, devi prima volere ciò che sei.”
Buona lettura e buona meditazione.