Ricerca

91 elementi soddisfano i criteri specificati
Filtra i risultati.
Tipo di elemento











Nuovi elementi da



Ordina per rilevanza · Data (prima i più recenti) · alfabeticamente
Il futuro non è della tecnica: lo dice la pandemia
Segnaliamo una intervista al sociologo Franco Ferrarotti pubblicata dal quotidiano l'Avvenire.
Si trova in Tecnobibliografia
Il senso del futuro
Il coronavirus, arrivato imprevedibile e inaspettato, non ci ha portato dentro un labirinto ma aperto una nuova possibilità, quella di scegliere la direzione da prendere per un futuro diverso. L'unico forse capace di interrompere il deragliamento al quale stiamo lavorando da tempo. Dopo anni nei quali ci siamo mossi su un binario che credevamo senza alternativa, ora scopriamo di avere una scelta e che il presente continuo, nel quale ci siamo volontariamente imprigionati, non era la soluzione ideale. Il coronavirus ci ha obbligati a fermarci, riflettere e ora ci da la possibilità di fare una scelta. Anche se forse è già tardi. Su questo e molto altro segnaliamo una riflesisone del filosofo Umberto Galimberti. Con il suo pensiero spiazzante, ruvido e chiaro parla a tutti coloro che vogliono intendere e, dopo avere inteso, agire. Il testo è stato pubblicato su GQ Italia.
Si trova in Tecnobibliografia
Iperoggetti pandemici
La pandemia da Covid19 è interpretata come un iperoggetto, secondo la teoria di Timothy Morton. Gli "iperoggetti pandemici" sono tracce visive degli iperoggetti connessi con la pandemia, dalle scorie energetiche al degrado ambientale, in un ampio arco temporale che si spinge nel futuro.
Si trova in Blog / Tabulario
Isolamento e quarantena hanno amplificato disagi psichici già esistenti (Antonia Del Vecchio)
In più occasioni ho pensato che “non tornerà tutto come prima, sarà meglio di prima”. In verità poi ho ridefinito questa affermazione dicendo che “potrebbe tornare tutto come prima”. Ebbene sì perché per poter portare delle migliorie nella vita bisogna volerlo. Bisogna avere coraggio di reagire e non subire il tutto passivamente. “Nessuno di salva da solo”, è così! La parola d’ordine è fare insieme e sforzarci di remare tutti nella stessa direzione. Siamo tutti sulla stessa barca ma non siamo tutti in prima classe.
Si trova in Blog / Parlando di Coronavirus e dei suoi effetti
L'emozione dominante è la paura (intervista con Enzo Battaglino)
È necessario osservarsi e osservare per capire cosa sia successo e perché, ma soprattutto a quale scopo si è ciò che si è e si fa ciò che si fa. Contemplando di rinunciare a un equilibrio che, per quanto anche fonte di sofferenza, è comunque un equilibrio. Si tratterà allora di renderci consapevoli, come società, di ciò che siamo stati e di come la pandemia, il confinamento e il distanziamento fisico ci abbiano mostrato anche i limiti di quel modello, sia in termini di investimenti nella sanità che di funzionamento economico, sociale ed ecologico. Innanzitutto, dando priorità alla salute in tutte le sue accezioni, all’inclusione della fragilità nella normalità, al ricercare nuove definizioni della normalità che includano ciò che avevamo negato, dimenticato, rimosso.
Si trova in Blog / Parlando di Coronavirus e dei suoi effetti
La crisi ha cambiato la percezione del futuro: da promessa a minaccia (dialogo con Anna Mammana)
La realtà nella quale siamo stati catapultati ha avuto senz’altro una ripercussione profonda nei nostri stili di vita, che abbiamo necessariamente dovuto modificare, confinandoci in un isolamento forzato e anche contro natura. A livello psichico ciò ha comportato un cambiamento di atteggiamento, ovvero la coscienza si è introvertita e ognuno di noi si è trovato a “fare i conti” con il proprio mondo interiore, con le proprie emozioni, senza la possibilità di “sfogare” e riversare all’esterno.
Si trova in Blog / Parlando di Coronavirus e dei suoi effetti
La pandemia della mente
La parola pandemia si è fatta strada velocemente popolando l'intero panorama mediale in cui siamo immersi. Da semplice influenza il Coronavirus si è fatto epidemia e poi pandemia. Pochi al momento intravedono un altro tipo di pandemia in formazione. Anch'essa emergente come influenza, questa volta psichica, pronta a farsi epidemia e potenzialmente a trasformarsi in pandemia della mente. Ne ha scritto in un interessante articolo Donatella Di Cesare sul quotidiano Il Manifesto e che qui segnaliamo.
Si trova in Tecnobibliografia
La pandemia ha portato a galla quanto, sotto la superficie, non andava (dialogo con Viviana Verzelletti)
Stiamo attraversando un passaggio epocale, di quelli che restano e verranno raccontati dalla Storia, e resteranno ampie tracce anche nelle nostre storie personali. Da più di un secolo non era mai stata vissuta, almeno in Europa, una pandemia, e anche il secondo conflitto mondiale è ormai piuttosto lontano. E’ un evento quello del Covid-19 che segna una discontinuità nella nostra epoca fino all’altro ieri caratterizzata da certezze, benessere (magari un po’ “decadente” ma pur sempre benessere); ora le nostre certezze sono state scardinate, facendo toccare più da vicino il senso di precarietà e di fragilità che, di fatto, è proprio della condizione umana.
Si trova in Blog / Parlando di Coronavirus e dei suoi effetti
LA RICERCA DEL LAVORO AI TEMPI DEL COVID. UNA RIFLESSIONE IN-PRESENZA.
Riusciamo a lanciare navicelle spaziali oltre i confini del sistema solare, a vedere l’atomo e buchi neri interstellari ma ci scopriamo deboli e senza difese davanti ad uno dei più grandi misteri della biologia: i virus.
Si trova in MISCELLANEA
La società del rischio e la sicurezza digitale
Secondo il sociologo Ulrich Beck, teorizzatore della società del rischio, è possibile anticipare pericoli e superare paure solo se si comprende che il rischio è al centro della vita di ognuno di noi. Ce lo ha insegnato il coronavirus, anche se non è detto che abbiamo appreso la lezione. Il rischio è diventato l’orizzonte e lo scenario reale nel quale ci troviamo immischiati, come singoli, come organizzazioni e come imprese. Oggi il contagio ha fatto percepire a tutti la vera natura del rischio e quanto esso sia determinante nel raggiungimento dei risultati, nel definire visioni future, nell’orientare strategie e azioni per trarne benefici e vantaggi. O per non pagarne le conseguenze e gli effetti. Il rischio è anche digitale e legato alle sfide che la cybercriminalità e le nuove tecnologie pongono a tutti, individui, aziende, organizzazioni, siano esse private o pubbliche.
Si trova in MISCELLANEA