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Essere Digitali (Negroponte Nicholas)
Un libro che ha fatto la storia e racconta l'evoluzione dei media tecnologici unitamente a una miriade di anticipazioni e previsioni che si sono poi puntualmente realizzate come lo schermo tattile dei dispositivi mobili attuali, i CD-ROM, la televisione ad alta definizione o la carta digitale. Chi non ha avuto modo di leggerlo per la sua giovane età o per aver perso l'occasione di leggerlo alla sua uscita, oggi può trovarlo in versione digitale online, scaricabile anche in forma gratuita. La parte del libro dedicata alle interfacce è didattica e informativa. Vi è raccontata la loro storia a partire da quelle visuali, grafiche, virtuali, ologrammatiche, da quelle usate nelle teleconferenze ma anche offerte da strumenti come il mouse e i sistemi di riconoscimento vocale. Il testo di Negroponte, letto a distanza di venti anni, risulta particolarmente interessante anche per altri tre motivi: la descrizione di cosa significhi essere digitali, il ruolo della tecnologia nell'educazione e il richiamo a fare attenzione agli effetti collaterali della tecnologia.
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
Exposed: Desire and Disobedience in the Digital Age
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - Ogni qualvolta usiamo un media tecnologico regaliamo informazioni su noi stessi. L'autore crede che si debba riflettere sull'uso che di queste informazioni viene fatto, soprattutto perchè qualsiasi attività onlie viene registrata e archiviata per usi futuri. Meglio allarmarsi e disubbidire alle pratiche comuni. Se non lo facciamo rischiamo di essere complici di attività di videosorveglianza. data mining, monitoraggio e profilazione. Il desiderio del titolo accoomuna l'autore a quanto scrive Sherry Turkle sulla società connessa e sulla dipendenza delle menti umane dalla tecnologia. Disconnettersi è difficile e quasi impossibile ma resistere bisogna. Lo si può fare sfruttando le stesse tecnologie (dispositivi più sicuri, sistemi di protezione e sicurezza, ecc.) o disubbedendo alle pratiche comuni.
Si trova in Tecnobibliografia / In lingua inglese
Facebook: l’inchiesta finale
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - Due giornaliste americane hanno raccolto mille ore di interviste coinvolgendo 400 persone tra dipendenti ed ex-dipendenti della piattaforma social che, più delle altre, ha condizionato e sta condizionando le vite delle persone, la società e la politica di tutto il mondo. Ciò che emerge dal libro è quella da esse definita come la brutta verità di un'azienda che non cambierà. La trasformazione, tanto raccontata anche dal fondatore Mark Zuckerberg e tanto richiesta a gran voce da altri, non arriverà. Potrebbe arrivare solo dall'interno ma come fare a rinunciare a un algoritmo che si sta dimostrando perfetto nel generare, business, fatturato e profitti?
Si trova in Tecnobibliografia
Fallimenti digitali - un’archeologia dei nuovi media
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - Un testo che raccoglie vari esempi di idee, tecnologie, pratiche fallimentari nella (seppur breve) storia dei media digitali e ha il principale obiettivo di decostruire alcune delle narrative che sostengono la digitalizzazione. Il riferimento all'archeologia è legato a un lavoro di riscoperta e scavo nella storia recente dei nuovi media.
Si trova in Tecnobibliografia / Cultura
Fanta-Scienza
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - Quando la fantascienza insegue la scienza. Nove racconti liberamente ispirati da colloqui con ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia.
Si trova in Tecnobibliografia / Fantascienza
Farsi vedere di Aubert Nicole, Claudine Haroche
Un libro corale con contributi diversi che illustrano quanto la visibilità sia diventata nella nostra società una vera e propria forma tirannica per sentirsi esistere e uno strumento potente per attirare l'attenzione. Un modo di affermare se stessi, riconoscersi e farsi riconoscere. Un libro per gli amanti dei selfie e per quelli che non li sopportano ma soprattutto per comprendere quanto l'esigenza della visibilità si accompagni a tutte le espressioni umane in termini esistenziali, lavorativi, cognitivi, sociali, percettive, relazionali e di interazione con gli altri.
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
Felici e sfruttati. Capitalismo digitale ed eclissi del lavoro
BIBLIOGRAFIA TECNOLOGICA - "Battere la grancassa sulla Sharing Economy e sul freelancing serve soprattutto: a legittimare le nuove forme di sfruttamento messe in atto dal capitalismo delle startup; a rendere ancora più “normali” i rapporti di lavoro precari; a ricattare quelli che hanno un lavoro dipendente di tipo classico (i soldi non ti bastano? Datti da fare nel “tempo libero”); a sancire la fine di ogni contrattazione sulla durata del tempo di lavoro (vedi le recenti dichiarazioni del ministro del lavoro Poletti sull’anacronismo di simili pretese sindacali); a diffondere l’ideologia secondo cui essere imprenditori di sé stessi è cosa giusta e bella (in questo modo, scrivono, Dardot e Laval, l’egemonia liberista costruisce il suo progetto di “uomo nuovo”). Forse quelli che celebrano le magnifiche sorti e progressive del lavoro autonomo “da sinistra” dovrebbero cominciare a nutrire qualche dubbio."
Si trova in Tecnobibliografia / Tecnocritica
Filosofia e tecnologia
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - I filosofi non rimarranno muti di fronte all’invadenza delle macchine e saranno tra i primi a cogliere gli effetti trasformativi determinati dalla loro diffusione in ogni spazio della vita umana.
Si trova in Tecnobibliografia / Filosofia e tecnologia
Filosofia-schermi
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - Lo schermo è uno strumento di seduzione che quasi ipnotizza lo spettatore tanto da farlo provare a entrare nello schermo stesso. Questi sono elementi inseparabili da qualunque esperienza filmica che viene vissuta, praticata e rielaborata dallo spettatore: i miglioramenti tecnologici sono ulteriori tentativi che alimentano questa seduzione.
Si trova in Tecnobibliografia / Cultura
Fisica sociale: come si propagano le buone idee
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - Il testo si propone come riflessione critica sull'idea di futuro che emerge dalla evoluzione tecnologica. Quella di Pentland, così come quella di altri autori come Lanier, suggerisce un approccio morale all'uso della tecnologia e di battersi contro i monopoli. Dal libro non esce però una proposta alternativa e tantomeno rivoluzionaria alla realtà tecnologica attuale. Tutta la riflessione sta dentro il modello tecnologico attiale basato sulla connettività e sui dati e l'informazione trattati come semplice merce. Dal libro di Pentland non emerge cioè alcuna critica al sistema economico e finanziario che sulla tecnologia e sull'informazione ha costruito il suo potere attuale con effetti collaterali evidenti sulle persone.
Si trova in Tecnobibliografia / Cultura