Recensioni (120+) /

Farsi vedere di Aubert Nicole, Claudine Haroche

Farsi vedere di Aubert Nicole, Claudine Haroche

27 Novembre 2020 Redazione SoloTablet
SoloTablet
Redazione SoloTablet
share
Un libro corale con contributi diversi che illustrano quanto la visibilità sia diventata nella nostra società una vera e propria forma tirannica per sentirsi esistere e uno strumento potente per attirare l'attenzione. Un modo di affermare se stessi, riconoscersi e farsi riconoscere. Un libro per gli amanti dei selfie e per quelli che non li sopportano ma soprattutto per comprendere quanto l'esigenza della visibilità si accompagni a tutte le espressioni umane in termini esistenziali, lavorativi, cognitivi, sociali, percettive, relazionali e di interazione con gli altri.

Autori

Aubert Nicole è una sociologa e psicologa, professoressa della scuola superiore di Parigi (ESCP-EAP). Le sue opere integrano contributi specialistici diversi delle scienze umane e sociali: sociologia, filosofia, psichiatria, psicanalisi, psicologia e storia. Autrice anche di L'individu hypermoderne.

 

Claudine Haroche è una dirigente del Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi. Oltre a Farsi Vedere, tra le sue opere tradotte in italiano vanno menzionate Storia del viso. Esprimere e tacere le emozioni (Sellerio, 1992), Proprietà privata, proprietà sociale, proprietà di sé

"Oggi, uomini e donne preferiscono attaccare degli specchi per sognare un mondo parallelo di cui essi stessi farebbero parte. La società ipermoderna sembra sprofondare nell'ebbra contemplazione dell'immaginario visuale [...] è una società sullo schermo che mette il mondo sullo schermo e che prende lo schermo per il mondo e si crede essa stessa ciò che ha messo sullo schermo."

 

Il libro è corale perché le due autrici hanno raccolto, con l'obiettivo di analizzare la visibilità in tutti i contesti in cui oggi si manifesta e viene praticata, i contributi di numerosi studiosi e intellettuali: Jacqueline Barus-Michel, Joseph Belletante, Joël Birman, Jean-Philippe Bouilloud, Teresa Cristina Carreteiro, Jamil Dakhlia, Eugène Enriquez, Vincent de Gaulejac, Florence Giust-Desprairies, Nathalie Heinich, Nolwenn Henaff, Francis Jauréguiberry, Mohamed Maalej, Jan Spurk, Serge Tisseron, Élisabeth Tissier-Desbordes, Anne Vincent-Buffault, Paul Zawadzkie.

Scopo del libro è di illustrare e spiegare perché la vita degli abitanti della società odierna sia dominata dall'imperativo della visibilità e dall'uso di strumenti, principalmente tecnologici, per ottenerla in modo da catturare l'attenzione altrui superando l'insignificanza percepita dell'essere invisibili. Il primato dell'immagine che caratterizza la società tecnologica ha portato alla supremazia dell'apparenza e alla confusione della realtà fattuale con quella parallela che scorre sui moltepici schermi di cui ogni persona è dotato.

La ricerca della visibilità non è isolata alla sfera personale ma esercitata in ogni ambito di sapere e di attività umane. Singoli individui, Marche, organizzazioni pubbliche o private, aziende e istituzioni sono tutti coinvolti in una gara continua nella produzione di segni, di narrazioni, testimonianze, testi e immagini con l'obiettivo dinale di attirare l'atttenzione su di sè strappandola ad altri. Il dilemma non è più essere o avere ma essere o apparire e il secondo è percepito come più importante e l'unico modo per esistere realmente. Si esiste solo perché si è visibili, sul muro delle facce, in televisione, su Intagram, Snapchat o attraverso l'immagine di un slefie distribuito in Rete.

La diffusione e la pervasività delle nuove tecnlogie ha coinvolto tutti in una gara di visibilità il cui traguardo è il riconoscimento degli altri ma ha anche cambiato la percezione del tempo, la considerazione del proprio corpo, l'esposizione ed esibizione di se stessi, la comunicazione sociale e politica, la scomparsa del privato nella sfera pubblcia e viceversa e nuove gerarchie valoriali come la prevalenza del virtuale sul reale, dell'apparenza sull'essere e sul fare.

Il libro di Aubert e Haroche offre numerosi spunti di riflessione, oggetto di studio di molti degli studiosi proposti in questa bibliografia. Si parla della società dello schermo (lo ha fatto anche Sherry Turkle con un libro intero La vita sullo schermo), di visibilità legata al farsi vedere ma anche come un modo per prepararsi la propria eternità e longevità nel tempo, di visibilità come esposizione di sé attraverso Internet e altri strumenti tecnologici, di visibilità come elemento problematico per lo sviluppo della democrazia e per la politica, di propensione al consumismo per essere protagonisti, consumAttori e visibili, di visibilità dei sentimenti e delle emozioni e degli effetti che ne derivano quando vengono espressi in pubblico attraverso strumenti tecnologici e digitali, di visibilità come espressione di invidia.

Tra i numerosi spunti di riflessione sono da segnalare quelli contenuti negli ultimi capitoli nei quali si parla della visibilità ricercata, anche con conflitti e lotte sociali, da coloro che si sentono esclusi dalla società ma anche della ricerca di invisibilità per sfuggire all'eccessiva sorveglianza di una società tecnologica che sembra volere sapere tutto da tutti imponendo un flusso di informazioni insopportabile che si traduce in surplus cognitivo (Clay Shirky vi ha dedicato un libro intero), che finisce per impedire l'assimilazione di nuove informazioni e conoscenze e di oscurare la realtà della società rendendola invisibile a se stessa. Si parla anche di visibilità all'interno delle istituzioni e in relazione all'identità individuale, delle illusioni o desideri che ne derivano, di visibilità come valore/disvalore (mercato, potere, pubblicità) e della critica sviluppata su di essa dagli intellettuali, e delle contraddizioni che derivano dalla necessità e dall'ingiunzione della visibilità.

 


Scheda libro

Titolo intero: Farsi vedere - La tirannia della visibilità nella società di oggi

Titolo originale: Les tyrannies de la visibilité – Etre visible pour exister?

Genere: Scienze sociali

Listino: 18,00

Editore: Giunti

Collana: Orizzonti

Pagine: 240

Data uscita: 06/03/2013

 

 

comments powered by Disqus

Sei alla ricerca di uno sviluppatore?

Cerca nel nostro database