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Proletari cognitivi, dispositivi mobili e invadenza tecnologica
Secondo alcuni sociologi e studiosi la nostra era ha visto crescere la classe dei proletari cognitivi, lavoratori precari e sottopagati ma tutti dotati di dispositivi tecnologici e attivi nel contribuire alla produzione di prodotti intangibili nella forma di informazione, conoscenza, attività intellettuali gratuite. La connettività e il possesso di strumenti per l’accesso hanno accresciuto la possibilità di accedere e usare informazioni, media e risorse ma hanno al tempo stesso creato la condizione per una potenziale colonizzazione cognitiva che passa attraverso la cattura dell’attenzione e l’impedimento a rientrarne in possesso. Una colonizzazione guidata e voluta dalle merci più che dai bisogni.
Si trova in MISCELLANEA
Proust e il calamaro (Wolf Maryanne)
Proust e il calamaro è un libro ambizioso, stimolante e ispirato che, non a caso, ha richiesto alla scrittrice sette anni di lunga gestazione. È il risultato di numerose e approfondite ricerche sulla lettura e su come il cervello la pratica. Non è solo un viaggio nell'archeologia ed evoluzione della lettura nel tempo. R' anche un manifesto scritto per richiamare l'attenzione sull'importanza attuale della lettura e sui rischi che corre a causa della pervasività della tecnologia con i suoi effetti sui tempi e i modi della lettura tecnologica. A chi vuole trarre vantaggio dai cambiamenti prodotti dalla tecnologia il libro offre strumenti preziosi per comprenderla e trovare gli adattamenti necessari per non interrompere l'evoluzione del cervello che legge. Il testo è sempre leggibile e accessibile anche quando vengono spiegati processi cognitivi complessi, funzioni e anatomia del cervello. I concetti sono facilmente visualizzabili e comprensibili. Da sottolineare anche l'interesse mostrato per le persone con disturbi della lettura perché affette da dislessia.
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
Proust e il calamaro: storia e scienza del cervello che legge
BIBLIOGRAFIA DI TECNOLOGIA - Non siamo nati per leggere, ma siamo dotati di un cervello straordinariamente plastico Così apprendiamo dalla storia e dalla scienza del cervello che legge, raccontate da Maryanne Wolf in questo saggio, dove si intrecciano riferimenti a discipline diverse quali neuroscienza, linguistica, psicologia, storia e pedagogia.
Si trova in Tecnobibliografia / Cultura
Psiche e techne. L'uomo nell'età della tecnica
LIBRI DI TECNOLOGIA - Una delle opere più importanti per comprendere la nuova era della tecnica e l'evoluzione della tecnologia che stiamo tutti sperimentando. Si continua a pensare che la tecnica sia un semplice strumento neutrale a nostra disposizione, ma nella realtà la tecnica è diventata l’ambiente che ci circonda e ci determina secondo regole sue, espresione della sua razionalità e del suo potere. E' una razionalità che tende a misurarsi in termini di criteri legati alla funzionalità e all'efficienza facendo perdere di vista che l'essere umano ha anche altre esigenze, fprse per l'uomo più vitali e importanti. Inconsapevoli degli effetti e entusiasti dei benefici che la tecnologia ci offre, ci muoviamo ancora come facevamo prima della rivoluzione tecnologica attuale. Il libro di Galimberti può aiutare a cambiare prospettiva e punto di vista, a dotarsi di maggiori conoscenze e informazioni. A partire dalla tecnologia ma attraverso ambiti più a,pi quai la natura, l'etica, la olitica, la religione e la storia.
Si trova in Tecnobibliografia / Filosofia e tecnologia
Punto - Fermiamo il declino dell'informazione
BIBLIOTECA TECNOLOGIA - Paolo Pagliaro, il noto estensore della rubrica Il punto della trasmissione 8 e mezzo ha prodotto un libriccino molto interssante nel quale analizza l'informazione al tempo del Web navigando tra false verità e post-verità e cercando di sfatare i molti miti da esse veicolati. L'analisi porta a suggerire la ricerca di un rimedio che sta nella parola consapevolezza. Si può evitare la bulimia di informazione o infobesità riducendo l'esposizione al sovraccarico di informazione che genera surplus cognitivo e confusione ma anche cercando di vivere conspaevolmente gli spazi informativi online con l'obiettivo di salvarsi dall'ignoranza e dalla manipolazione.
Si trova in Tecnobibliografia / Tecnologia e applicazioni
Può un futuro essere disegnato solo dalla tecnoscienza?
Gli scenari futuri sono condizionati dalla reazione che gli ecosistemi produrranno in conseguenza delle nostre azioni massive sugli equilibri naturali: oggi scontiamo un grave deficit immaginativo o, meglio, la mancanza di un orizzonte. Si ha come la sensazione di essere impigliati in un eterno presente, un gorgo in grado di macinare sia il passato che il futuro. Questo però non dipende solo dalla tecnica, ma soprattutto dal deficit di immaginazione politica: l’etica e la politica appaiono girare a vuoto, non avere progetti o prospettive. Ma può un futuro essere disegnato solo dalla tecnoscienza?
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Qualcosa in Internet si è incrinato, cominciano a dirlo in molti!
Da alcuni anni a questa parte si moltiplicano i libri di autori che illustrano la loro crescente preoccupazione per un mondo sempre più interconnesso, banalizzato e dominato da internet. Tutti tendono a sottolinearne gli aspetti negativi. Autori tecnofobi o sensori in allerta che segnalano cambiamenti su cui tutti dovremmo cominciare a riflettere?
Si trova in Blog / Tabulario
Quale sarà il prossimo fenomeno tecnologico?
La narrazione sui dispositivi di personal computing langue e manca di grandi novità. Gli aggiornamenti di Apple e Samsung sono interessanti ma non tali da entusiasmare e coinvolgere le masse di consumatori. Sicuramente non con lo stesso grado di attrattività del PC, del primo laptop, del BlackBerry, dell’iPhone, e dell’iPad. Crea poco interesse anche il destino prossimo venturo del PC. Tablet e smartphone potrebbero a loro volta diventare presto obsoleti.
Si trova in Blog / Tabulario
Quando internet diventa una droga
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - È vero che internet può danneggiare il cervello dei nostri figli? Mio figlio passa troppe ore davanti al computer: devo fissare dei limiti di tempo? Devo staccare la spina del pc? Posso controllare su quali siti è entrato? Devo lasciargli il computer o toglierglielo con la forza?
Si trova in Tecnobibliografia / Social e Cyberbullismo
Quando le principali piazze finanziarie erano italiane
La chiocciola di internet @, simbolo chiave di ogni indirizzo di posta elettronica, era in uso già durante il Risorgimento. La si è trovata in una lettera commerciale del 1536. I mercanti veneziani la utilizzavano come segno grafico rappresentativo di un'anfora (misura di peso e capacità). E oggi nella lingua spagnola il termine arroba indica per l’appunto sia il simbolo internet sia delle unità di misura (il termine probabilmente è di origine araba: ar-roub, che significa un quarto).
Si trova in Blog / Falsos amigos