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Per Natale regalatevi un blackout da smartphone

Per Natale regalatevi un blackout da smartphone

22 Dicembre 2017 Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
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Se non soffrite di nomofobia (no -mobile-phone - paura di trovarsi senza cellulare o di non poterlo usare - terror de estar sin celula - Impact of cell phone use interfering with symptoms and emotions of individuals with panic disorder ) per Natale potete farvi un regalo intelligente! Spegnete il vostro smartphone e sognate pecore elettriche o presepi di Natale!

Gli auguri di Buon Natale da parte di SoloTablet a chi lo segue da sempre, in particolare a chi lo segue fedelmente e leggendo!


Un tempo, neanche molti anni fa, il Natale era un momento magico e ricco di sorprese. Oggi è diventato un carosello consumistico, ricco di sollecitazioni ma povero di emozioni. Lo sarebbe anche se come regalo riceveste un iPhone X.

Molti sono convinti che grazie al dispositivo mobile le famiglie sono più vicine, la comunicazione sia diventata veloce e migliore, fare acquisti sia diventata una passeggiata eccitante e virtuale e spedire regali in giro per il mondo un divertimento e un'attività...MA!

A renderlo un momento particolare un tempo c'era anche l'attesa delle chiamate al telefono fisso, guardato a vista in attesa di uno squillo. Oggi lo smartphone è una pistola fumante sempre attiva, una slot machine, che sforna in continuazione messaggini, MiPiace, stelline, auguri in forma di immagini e immaginette, selfie e molto altro ancora. Gli auguri sono condivisi e così numerosi da perdere ogni reale significato e impedire qualsiasi conversazione reale.

Un tempo ci si metteva sul divano, nei pressi del proprio telefono con cavo e si attendeva, oggi i messaggi ci inseguono ovunque attraverso lo smartphone, un dispositivo che è molto più di un semplice telefono, diventato sempre più protesi proteiforme dalle mille funzionalità. Uno strumento potente, per telefonare ma soprattutto per scrivere, per ricevere messaggi, inviare e ricevere immagini e fotografie, da condividere subito con chiunque.

Un tempo, anche a Natale, si andava in un luogo specifico per guardare uno schermo, ora sono gli schermi ad accompagnarci ovunque andiamo.

Per adolescenti e giovani adulti che non riescono a fare a meno del loro smartphone, un Natale senza il dispositivo probabilmente non sarebbe neppure Natale. Un problema di dipendenza che rende loro sempre più difficile separare la vita online da quella offline, i Babbi Natali delle APP da quelli reali nelle strade dello shopping, gli Auguri espressi con i Like da quelli con un contatto fisico e ricco di messaggi corporei oltre che emotivi.

Anche se fossero privati dalle loro protesi tecnologiche continuerebbero a sognarle trasformandole in elementi onirici così come esperienze oniriche sono nella realtà le code che spesso fanno per l'acquisto di ogni nuovo modello di smartphone e in particolare di iPhone.

Mentre le immagini e i racconti che riempivano i sogni dei ragazzi di una volta permettevano loro di sognare Babbo Natale e Befane a spasso con i loro regali, gli adolescenti di oggi continueranno a sognare smartphone, realtà virtuali e altre tecnologie simili e con questi sogni a plasmare il loro apparato cognitivo, le loro emozioni e i ricordi.

Si dice che "lo smartphone ci guarda" così come lo fanno le innumerevoli immagini digitali che in modo attivo e influente ci avvolgono creando nuove sensibilità e comportamenti.

Ma se d’improvviso una sera/ ci guardassimo negli occhi/avremmo fatto buon uso, / un uso semplice e profondo/ di noi e del mondo” - Franco Arminio

Per una volta, a Natale, si potrebbe fare in modo di sfuggire allo sguardo delle immagini digitali e da quello del display dello smartphone nel quale abitano perennemente.

Con lo smartphone staccato, riposto nel cassettone o dimenticato spento sul comodino della cameretta, diventerebbe possibile fare mille cose, tra le altre:

  • Alzare lo sguardo per guardare in viso i propri bambini o i genitori e riscoprire l'incanto e l'irrequietezza degli occhi
  • Rispondere con gentilezza a chi vi sta intorno e che, per una volta, non ha avuto il timore di distrarvi dalle vostre attività digitali
  • Recuperare la lentezza, virtù cancellata dalla velocità della macchina tecnologica, e sperimentare l'ozio de-tecnologizzato
  • Passeggiare e camminare, meglio se in compagnia e senza iPod o auricolari
  • Dipingere o colorare qualsiasi cosa (un modo anche per superare stress e ansia da nomofobia)
  • Fare un sonnellino con la certezza di non essere disturbato da uno squillo, da un messaggino  o da un allarme
  • Dedicare del tempo ai propri cari e, perchè no, anche ai propri animali domestici
  • Sperimentare la scrittura manuale (un modo per allenare la mente e non solo le dita)
  • Cucinare, senza cercare ricette online
  • Programmare una cena al ristorante dopo aver chiesto agli amici di lasciare a casa il loro dispositivo mobile
  • Leggere un quotidiano cartaceo
  • Fare un cruciverba o un Sudoku comodamente accomodati in poltrona
  • Perdersi nelle avventure e nelle storie di un libro cartaceo (va bene anche l'e-reader, se non è connesso!)
  • Sfogliare una rivista per dimenticarsi di Flipboard
  • Andare a zonzo con l'auto senza GPS, anche in bicicletta se le temperature lo consentono
  • Sfogliare un album delle foto (solo per chi ne possiede uno) e scoprire che non tutto è sul Cloud
  • Verificare se si è ancora capaci di meditare recupernado la capacità di concentrarsi e di non farsi distrarre
  • Suonare uno strumento musicale, provare a farlo o semplicemente ascoltare qualcuno che lo fa
  • Fare il turista della propria città o paese
  • Ritornare al bar sotto casa per un aperitivo
  • Andare a letto tardi e alzarsi presto per godersi un tramonto o un'aurora e lo sguardo sul cielo stellato sopra di sè
  • Andare a un concerto
  • Risistemare la propria camera o scrivania
  • Provare a fare a meno di Google per trovare risposte a domande insorgenti, per tradurre testi in lingue non native, ecc.
  • ecc. ecc. ecc.

Passato il Natale bisognerà ricordarsi di riaccendere il dispositivo. Ci saranno chiamate disattese, una miriade di messaggini e richieste di nuovi MiPiace. Chi se ne dimenticasse potrebbe avere scoperto di poterne fare a meno o di avere apprezzato particolarmente la scelta di averlo spento!

 

BUON NATALE DA SOLOTABLET!

ANCHE  A COLORO CHE LO SMARTPHONE NON LO HANNO SPENTO!

MA UN AUGURIO PIU' CALOROSO A CHI LO HA FATTO! E pazienza se per un giorno non avrà visitato SoloTablet!

 

 

 

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