2017 - 100 strategie analogiche per resistere al digitale (e allo smartphone) /

Con lo smartphone attenzione a semafori, strisce pedonali e autisti criminali

Con lo smartphone attenzione a semafori, strisce pedonali e autisti criminali

01 Ottobre 2017 Redazione SoloTablet
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Il libro di Carlo Mazzucchelli 100 strategie analogiche per resistere al digitale (e allo smartphone) è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital

Salvati la vita facendo attenzione a semafori, strisce pedonali e autisti criminali 

 

Chi vive in città si meraviglia costantemente dell'evoluzione dell'homo technologicus in atto. È un'evoluzione percebile da tutti osservando l'abilità con la quale nativi e immigrati digitali, sempre connessi e con lo sguardo fisso  e appiccicato al display del loro telefonino, si avventurano nel traffico urbano, evitando lampioni, pedoni e fioriere 

Il contatto oculare è con il display e solo lo sguardo con la coda dell'occhio permette di evitare incidenti gravi, collisioni eventuali e incontri-scontri sgradevoli. Uno sguardo che non elimina tuttavia la pericolosità di abitudini, ormai sempre più diffuse, che hanno trasformato ogni persona, in circolazione a piedi, in un pericolo per gli altri e per sé stessi. Troppo presi a rispondere a un amico su WhatsApp, a scattare un selfie da condividere su Instagram e dalla corsa narcisistica ai MiPiace e ai Love di Facebook, molti pedoni non prestano attenzione alla strada e alla vita trafficata, veloce e pericolosa che la caratterizza. Una disattenzione fatale che sta trasformando i dispositivi tecnologici in potenziali strumenti di morte per i pedoni ma anche per automobilisti e moticiclisti.

 

Secondo alcune indagini sociali, con seimila decessi, negli Stati Uniti si è raggiunto nel 2016 il record di pedoni morti (più di 600 in Italia) per un incidente stradale degli ultimi venti anni. Le cause di questi decessi sono diverse, dall'aumento dei mezzi in circolazione al numero crescente di persone che, complice la crisi, decidono di spostarsi a piedi. Una delle cause emergenti è l'uso del dispositivo tecnologico che incatena dita, occhi e testa del pedone al suo terminale tecnologico, anche quando sta attraversando una strada su un passaggio pedonale o in presenza di un semaforo che non sempre segnala il libero passaggio.

A causare l'incidente è per alcuni la stupidità e la superficialità di individui, definiti Pedextrian (persone che scrivono mentre camminano) dalla crasi tra due parole inglesi, pedestrian e text, che si muovono come zombie che non sanno ancora di stare per diventarlo. Per gli studiosi è la distrazione cognitiva derivante dall'uso di un mezzo tecnologico che riduce la consapevolezza delle situazioni vissute, aumentando la componente di pericolosità dei comportamenti, il rischio di infortuni

ed eventuali incidenti mortali. In molti paesi il fenomeno e l'aumento del rischio hanno fatto nascere iniziative e campagne comunicazionali come quella che invita a mettere giù il telefono e ad alzare lo sguardo. La comunicazione prevede l'utilizzo delle tecnologie sensoriali e intelligenti del dispositivo per segnalare al Pedextrian distratto l'avvicinarsi di un pericolo garantendo meglio la sua sicurezza senza interrompere le sue attività con lo smartphone. 

L'unica soluzione passa però attraverso una maggiore conoscenza e consapevolezza dei pericoli esistenti. La consapevolezza deve essere quella del pedone così come quella dell'autista che vuole evitare di investire il pedone distratto. Con poco sforzo, un pò di attenzione e con lo smartphone al sicuro dentro la tasca di una giacca o lo sompartimento di una borsetta si potrà avere la garanzia di poter sperimentare nuovamente il calduccio della propria dimora ed evitare il freddo gelido di un obitorio o di una residenza fissa al cimitero. Non ancora prenotabile attraverso Uber!

 

 

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