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Come governare le tecnologie

Come governare le tecnologie

06 Dicembre 2025 Gian Carlo Lanzetti
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Gian Carlo Lanzetti
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Oggi il vero vantaggio competitivo non sta più nell'adottare nuove infrastrutture e soluzioni IT, ma nel saperne trarre un apporto concreto e misurabile al raggiungimento degli obiettivi. Ecco l’opinione di Innovaway. Il nuovo ruolo degli MSP. Verso una governance collaborativa.

Saper governate le tecnologie

La tecnologia non è più un semplice supporto operativo: è diventata il motore dell'innovazione, dell'efficienza, della resilienza e del vantaggio competitivo. Tuttavia, questo potenziale si traduce in valore reale solo quando le scelte tecnologiche sono governate con un approccio chiaro e coerente.

Ed è in questa direzione, osserva Antonio Burinato, Direttore Generale di Innovaway, che la Service Governance assume un ruolo centrale, intesa come l’insieme di processi, regole e strutture organizzative che guidano la gestione, il controllo e la misurazione dei servizi nel tempo. Un framework che, nell’evoluzione verso un modello di Enterprise Service Management, definisce strategie, roadmap e priorità condivise, estendendo le logiche dell’IT a tutta l’organizzazione e garantendo un allineamento costante con gli obiettivi aziendali, oltre a mitigare rischi operativi e di conformità.

La Service Governance non è un mero meccanismo di controllo: è lo strumento che assicura che gli investimenti IT siano allineati agli obiettivi di business e che ogni euro speso in tecnologia generi benefici tangibili per l'organizzazione.

Al contrario, troppo spesso le imprese si ritrovano con un ecosistema tecnologico che genera costi e colli di bottiglia ma non valore: da inefficienze operative a duplicazioni di sistemi, da rischi di sicurezza e problemi di compliance alla difficoltà nell'aggiornare roadmap tecnologiche coerenti con l'evoluzione del business, fino all’impossibilità di dimostrare il ROI degli investimenti IT.

Come la Service Governance genera valore

La Service Governance, precisa Burinato, permette di presidiare l'intero ciclo di vita dei servizi IT: dalla progettazione all'implementazione, dalla gestione operativa ai processi di miglioramento continuo. È quindi una sorta di attività di orchestrazione che allinea tecnologia, processi e persone, rendendo possibile una gestione efficace, trasparente e orientata al risultato.

In pratica, la Service Governance assicura che:

  • Le decisioni tecnologiche siano guidate dalle priorità aziendali
  • Le risorse siano allocate in modo efficiente e strategico
  • Le performance possano essere misurate, comparate e migliorate nel tempo attraverso KPI e metriche integrate
  • Esista coerenza nei processi di gestione e aggiornamento, riducendo rischi, ridondanze e inefficienze
  • L'IT possa dimostrare concretamente il proprio contributo al valore aziendale
  • Si crei un linguaggio comune tra IT e business, superando le logiche a silos

Dai principi ai risultati

La Service Governance, aggiunge il DG di Innovaway, richiede l’implementazione di un approccio strutturato, fondato su un sistema articolato su più livelli. Il punto di partenza è una mappatura completa dell'ecosistema tecnologico aziendale: solo con una chiara panoramica di tutte le tecnologie informatiche e dei servizi in uso è possibile identificare le priorità e stabilire un perimetro di intervento efficace.

Su questa base si innestano i meccanismi di misurazione e controllo, che includono la definizione di KPI e SLA chiari e quantificabili, calibrati sulle specifiche esigenze aziendali, e l'impiego di strumenti di monitoraggio continuo capaci di individuare rapidamente anomalie e opportunità di miglioramento.

A questo deve affiancarsi una solida struttura organizzativa e decisionale, basata su ruoli e responsabilità ben definiti per garantire accountability, una catena decisionale trasparente supportata da board dedicati — esecutivo, della domanda e tecnico —, processi di approvazione chiari per modifiche e investimenti e meccanismi efficaci per la gestione dei potenziali rischi”.

Il ruolo strategico dei partner

La costruzione di un modello di Service Governance, aggiunge  rappresenta una sfida particolarmente complessa nel mercato, dove da un lato le PMI operano con risorse limitate e, dall’altro, grandi aziende ed enti pubblici devono conciliare la gestione di sistemi legacy con l’adozione di nuove tecnologie, a partire dall’AI.

In questo contesto, l’evoluzione verso logiche di Enterprise Service Management rende ancora più rilevante la necessità di un approccio strutturato e trasversale alla gestione dei servizi. I partner — in particolare i Managed Service Provider (MSP) — assumono infatti un ruolo strategico nel definire e sostenere una Service Governance efficace. In particolare, grazie alla loro visione trasversale dei servizi IT e all'esperienza maturata su diversi contesti tecnologici, gli MSP offrono:

  • Competenze specialistiche continuamente aggiornate, difficili da mantenere in house, e su più framework
  • Metodologie consolidate basate su best practice internazionali e lezioni apprese su molteplici implementazioni
  • Strumenti avanzati di monitoraggio, automazione e analytics per misurare e ottimizzare la performance dei servizi in tempo reale
  • Modelli operativi flessibili capaci di adattarsi alle esigenze specifiche dell'organizzazione e scalare con la crescita del business
  • Un approccio proattivo nella gestione del rischio, della sicurezza e della compliance, anticipando problemi prima che impattino le operazioni

Tuttavia  per valorizzare appieno queste competenze e trasformare l'MSP da semplice fornitore a vero abilitatore della Service Governance, è necessario superare i tradizionali modelli di relazione cliente-fornitore. Governare i servizi IT non può più essere vista come un processo unilaterale in cui l'organizzazione definisce regole e l'MSP le esegue, occorre invece una governance collaborativa in cui MSP e organizzazione condividono responsabilità, KPI e vision strategica in un processo decisionale il più possibile integrato e condiviso. 

Verso una pianificazione predittiva

Sempre per Burinato il cambiamento fondamentale del mercato dei servizi IT è il passaggio da questa gestione reattiva a una pianificazione predittiva. Non si tratta più di "riparare ciò che non funziona", ma di "prevedere e prevenire”. Questa evoluzione non è un'utopia tecnologica, ma una necessità di mercato che sta ridefinendo il ruolo stesso degli MSP (Managed Services Provider).

Il mercato globale degli MSP, che secondo le stime di Mordor Intelligence raggiungerà i 390 miliardi di dollari nel 2025, non cresce più solo sull'esternalizzazione dei costi. Lo sviluppo è trainato anche da una domanda diversa: le aziende cercano partner strategici capaci di abilitare la trasformazione digitale dominando la complessità tecnologica.

Il successo di un MSP moderno si sposta quindi dalla risoluzione reattiva alla proattività. L'obiettivo diventa anticipare e risolvere i problemi prima che abbiano un impatto sull'utente finale, mantenendo una salute continua del sistema e ottimizzandone costantemente le prestazioni. È l'evoluzione verso quello che gli analisti definiscono "MSP 3.0": un modello fondato sull'automazione guidata dall'AI e sull'integrazione nativa della sicurezza.

 

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