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L’ottimizzazione dei data center tramite AI

L’ottimizzazione dei data center tramite AI

30 Ottobre 2024 Gian Carlo Lanzetti
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Gian Carlo Lanzetti
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Le migliorie possibili nella visione di Vertiv e gli effetti sulle architetture dei DC di prossima generazione, di fatto elementi sempre più fondanti dell’industria del dato.

I data center, che sono al centro della trasformazione digitale delle imprese, stanno assumendo un ruolo rilevante anche in Italia in quanto abilitano applicazioni innovative di intelligenza artificiale (AI) che rivoluzionano molteplici settori. Le soluzioni di AI permettono poi di monitorare in tempo reale le esigenze energetiche di un data center, di ottimizzare la distribuzione dei carichi di lavoro, gestire le risorse energetiche più efficienti, e regolare i sistemi di raffreddamento. L’AI consente inoltre di migliorare la sicurezza informatica dei data center rilevando intrusioni e supportando l’integrità e la riservatezza dei dati.

Cosa  offre l’AI

La comprensione e la misurazione dei fenomeni all'interno di un data center risultano fondamentali per ottimizzarne l'efficienza operativa. Spesso si associa a questi ambienti un elevato consumo di energia, ma è cruciale riconoscere il potenziale moltiplicativo che essi possiedono. I server, alimentati da energia elettrica, elaborano attraverso programmi avanzati e di intelligenza artificiale, traducendo questa energia in calcoli, previsioni meteorologiche, ottimizzazioni di processi, percorsi stradali ottimizzati, comparazioni diagnostiche, ogni altro elemento pervasivo del nostro quotidiano che, senza tali tecnologie, richiederebbero risorse energetiche significativamente maggiori.

Le soluzioni basate sull’AI offrono anche vantaggi enormi nella gestione dei data center stessi. Un elemento essenziale per il funzionamento continuo di un data center è la fornitura costante di energia, garantita da gruppi di continuità, batterie al litio e generatori. Questi ultimi, sebbene operino solo per poche ore l'anno, necessitano di test e manutenzione periodica per assicurare la loro efficienza operativa.

La capacità di scegliere i momenti ottimali per attivare questi dispositivi, sfruttando al meglio le condizioni della rete elettrica nazionale, le condizioni climatiche, la disponibilità di energie rinnovabili e la stabilità della rete, rappresenta un'opportunità significativa per migliorare l'efficienza energetica. L'implementazione di monitoraggi predittivi integrati con il machine learning consente di prevedere e ottimizzare l'uso energetico, riducendo inefficienze e migliorando la sostenibilità delle operazioni.

 

Vertiv 360AI: un passo avanti nell'innovazione

“L'AI e l'elaborazione accelerata, sostiene  Stefano Mozzato, CoLo & Hyperscale Strategic Segment Director Southern Europe di Vertiv  stanno quindi stimolando una domanda di consumo energetico e di raffreddamento senza precedenti, con densità di rack che possono superare i 120kW per rack già oggi con scenari di raddoppio nel breve periodo. Di conseguenza, la progettazione e l'implementazione delle infrastrutture di alimentazione e raffreddamento sono diventate più complicate. Per rispondere a queste esigenze la società in cui lavoro ha  sviluppato Vertiv 360AI, una gamma di soluzioni pre-ingegnerizzate di alimentazione e raffreddamento end-to-end per l’AI, per agevolare la scelta e l'implementazione delle architetture dei data center in EMEA, consentendo di vincere le sfide moderne con un approccio semplificato e modelli convalidati. Questa tipologia di soluzioni pre-ingegnerizzate elimina i cicli di progettazione, riducendo i tempi di implementazione delle infrastrutture fino al 50% consentendo di ottenere fino al 25% di spazio in più rispetto alle realizzazioni tradizionali.  Vertiv ha poi presentato il proprio AI Hub, dove partner, clienti e utenti potranno disporre di informazioni specialistiche, progetti e risorse di riferimento per pianificare con successo la propria infrastruttura e rispondere alle esigenze di AI”

La sfida alla sostenibilità

La crescita di consumo energetico e di raffreddamento impone di affrontare anche il tema della sostenibilità ambientale. L'Agenzia Internazionale dell'Energia prevede che la domanda globale di elettricità dei data center raddoppierà entro il 2026. Data l’enorme quantità di dati che l’AI è in grado di gestire, anche il raffreddamento come pure le soluzioni per la continuità dell’alimentazione elettrica verranno ulteriormente ottimizzate grazie al machine learning e al supervised learning che permetteranno ai data center di operare ottimizzando sempre le sorgenti energetiche più efficaci come pure usare le modalità di raffreddamento più sostenibili incluso il riuso del calore generato dai data center.

Per contenere il consumo energetico e supportare la continuità operativa, aggiunge Mozzato,,è essenziale raffreddare efficacemente i dispositivi IT. Tra le tecnologie emergenti, il raffreddamento a liquido direttamente sui chip sta guadagnando popolarità. Una tecnologia che si integra con i sistemi di raffreddamento ad aria tradizionali e può sostituirli in applicazioni ad alta potenza dissipata come quelli richiesti dall’AI.

Cosa aspettarsi in futuro

“Si sta assistendo a un forte cambiamento che avrà un impatto significativo nell’architettura dei data center di prossima generazione o quantomeno su una parte di essi. Si rileva un incremento di utilizzo del raffreddamento a liquido, direttamente a livello dei chip, che sta guadagnando sempre più popolarità integrandosi con i tradizionali sistemi di raffreddamento ad aria, sino a ipotizzarne la parziale sostituzione in quelle applicazioni dove la potenza dissipata per rack sarà sino a 10-15 volte superiore a quella odierna.

“In conclusione, dice il manager di Vertiv,  le soluzioni di AI applicate ai data center non solo riducono i consumi energetici ma incrementano l'efficienza operativa, portando benefici tangibili sia alle infrastrutture tecnologiche sia alla vita quotidiana di ciascuno. Il data center è diventato a pieno titolo elemento fondante dell’industria del dato, industria essenziale per un paese come l’Italia che solo ora sta iniziando a recuperare un gap significativo degli anni scorsi”.

Perchè tanto interesse intorno ai DC?

Secondo l Ida, l’Associazione italiana dei costruttori e operatori di data center, tanto per citare una delle tanti fonti che producono statistiche sui data center, i DC commerciali installati in Italia hanno più che triplicato le proprie dimensioni negli ultimi cinque anni, fino a raggiungere i 262 Mw di potenza It installata, per un totale di 140 infrastrutture. A queste ne devono essere aggiunti altri 1.200 della Pubblica amministrazione e circa 3.000 Enterprise data center, per un totale di altri 329 Mw It.

Dal punto di vista economico, il mercato interno dei data center, se stimolato da adeguati investimenti, potrà raggiungere dimensioni considerevoli. Si prevede, infatti, che tra il 2024 e il 2028 l’Italia attrarrà investimenti significativi per la costruzione e l’allestimento di nuovi data center, con uno scenario di base che prevede 7,8 miliardi di euro di investimenti in infrastrutture digitali entro i prossimi tre anni.

Anche con la crescita dell’intelligenza artificiale, gli investimenti potrebbero raggiungere i 10,5 miliardi di euro, con un impatto totale stimato pertantodi circa 15 miliardi di euro.

 

 

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