L’Università di Salerno, negli ultimi anni attestatasi quale secondo Ateneo della Campania per numero di iscritti, ha da sempre puntato sulla tecnologia digitale sia per offrire un servizio migliore alla comunità di docenti e studenti sia per creare un’esperienza ottimale durante la vita nei campus, popolati 24 ore su 24. Per questo motivo, la sua infrastruttura comprende oltre 40mila punti rete per servire le circa 15mila persone che giornalmente vivono i campus, e una soluzione di video sorveglianza con circa 1.000 telecamere.
Ora ha adottato soluzioni Nutanix per implementare un’architettura VDI sostenibile e facile da gestire. Le esigenze dell’ateneo erano semplici quanto strategiche: semplificare la gestione dell’infrastruttura, ridurre costi (soprattutto il TCO), spazi e consumi energetici. Nutanix è in una posizione di avanguardia nel software cloud e offre alle aziende un'unica piattaforma per l'esecuzione di applicazioni e la gestione dei dati, ovunque. Grazie a Nutanix, le aziende sono in grado di ridurre la complessità e di semplificare le operations, potendosi così focalizzare sul raggiungimento dei risultati di businesscrementare la sicurezza dei dati e delle persone..
Dalla virtualizzazione alla….
“Abbiamo iniziato scegliendo il software Nutanix per gestire e conciliare diverse soluzioni di virtualizzazione”, spiega Salvatore Ferrandino, CIO dell’Università di Salerno, “perché ci siamo accorti non solo che faceva al caso nostro, ma anche che avrebbe potuto facilmente scalare seguendo le nostre esigenze e la nostra idea di sviluppo dell’infrastruttura. Anche sul fronte della partnership, con le persone Nutanix abbiamo notato subito un deciso cambio di marcia relativamente al livello di servizio e al rispetto degli impegni”.
Tutto sommato la tecnologia è stata un grande vantaggio
Il primo grande risultato ottenuto con l’adozione di Nutanix è stato quello di semplificare drasticamente la gestione dell’infrastruttura dedicata alla videosorveglianza. “Oggi abbiamo circa 400 server gestiti da due persone, che possono lavorare anche da remoto”, spiega Ferrandino, “mentre senza Nutanix avremmo avuto bisogno di una persona ogni due server, un requisito impossibile da soddisfare”. In questo caso il ruolo delle architetture iperconvergenti è stato fondamentale: con la soluzione Nutanix c’è un solo punto di controllo e una sola dashboard, con una facilità di gestione impossibile da ottenere con le infrastrutture a tre componenti.
Il KPI relativo al Full Time Equivalent (FTE) è migliorato in modo importante, liberando risorse che ora Università di Salerno può dedicare a compiti a più alto valore aggiunto, relativi al percorso di innovazione che ovviamente non si ferma mai.
…Introduzione dei una architettura iperconvergente
L’introduzione dell’architettura iperconvergente Nutanix è stata per molti aspetti una rivoluzione per l’IT dell’Ateneo. “Muovendoci sulle basi del progetto VDI, che aveva evidenziato un abbattimento dei consumi energetici e del TCO”, dice Ferrandino, “abbiamo pensato fosse importante trasferire questa esperienza anche al mondo dei server. Il risultato è stato un taglio del 50% degli spazi occupati nei data center, da 10 a 5 rack grazie al consolidamento di server, storage (in quest’ambito esiste ancora una componente NAS in fase di dismissione) e networking. Sul fronte dei consumi abbiamo fatto ancora meglio, riducendoli del 62,5% con un equivalente abbattimento delle emissioni di CO2. I due gruppi di continuità da 90 KW operanti con le architetture a tre tier dovevano garantire infatti 40 KW ciascuno, mentre ora bastano 15 KW di cui solo 10 per le macchine Nutanix e 5 per tutte le altre apparecchiature (reti, WiFi)”.
Un altro risultato a fronte dell’implementazione dell’architettura Nutanix è stato l’incremento del livello di sicurezza (grazie ai tool nativi delle soluzioni) ma soprattutto dei tempi e modi della ripresa dopo eventuali attacchi. A giugno del 2023 l’ateneo ha subito un pesante attacco informatico che però non ha intaccato minimamente l’infrastruttura Nutanix né i dati presenti su di essa, anzi, grazie alla facilità di gestione degli orchestratori software è riuscitiaa far ripartire tutto nell’arco di un weekend.
Un’intesa che continua
Il futuro della collaborazione con Nutanix prevede inoltre l’implementazione, nell’ambito della ricerca Universitaria, di un sistema di controllo del territorio (per monitorare la sismicità e la situazione idrogeologica. Il progetto verrà gestito prima in cloud privato e poi traferito su cloud pubblico sempre sotto il governo del software Nutanix.