Gli obiettivi dell’accordo con Engineering
L’accordo con Engineering non solo amplia l’offerta di soluzioni della società italiana basate su Oracle Cloud Infrastructure (OCI) a disposizione dei clienti che vogliono evolvere le loro infrastrutture e applicazioni, ma mira anche a dar vita a nuove sinergie tra le competenze avanzate di Engineering e la tecnologia all'avanguardia di Oracle.
Tra i benefici che i clienti potranno ottenere secondo un comunicato di Oracle:
- Miglioramento delle prestazioni rispetto alle soluzioni on-premises più tradizionali e costi TCO inferiori rispetto ad altre piattaforme cloud.
- Sicurezza e SLA migliorati, con controlli di accesso, monitoraggio e auditing semplificati che massimizzano efficienza operativa, disponibilità, gestibilità e prestazioni.
- Disponibilità globale, grazie al facile accesso a nuove aree geografiche sfruttando la distribuzione globale di Oracle Cloud Infrastructure in 85 regioni cloud.
- Scalabilità on demand e time-to-market più rapido: essendo Oracle Cloud una piattaforma altamente scalabile, è in grado di supportare le crescenti esigenze aziendali di Engineering e dei suoi clienti.
“La collaborazione con Oracle permette di offrire ai clienti soluzioni che non solo ottimizzano e innovano la loro infrastruttura IT, ma anche in grado di potenziare la loro capacità di evolvere, crescere e competere a livello globale.” Ha precisato Fabio Momola, Executive Vice President di Engineering.
I dati sono il carbone del terzo millennio
“In un momento come questo, in cui è più importante che mai avere la piattaforma cloud più sicura e performante anche dal punto di vista dei costi - ad esempio per addestrare algoritmi di AI che portino valore alle organizzazioni - sono certo che la collaborazione rinnovata e rilanciata con questo accordo quadro porterà i vantaggi del cloud di Oracle sia a Engineering stessa che ai suoi e ai nostri clienti.” ha aggiunto Andrea Sinopoli, VP e Cloud Tech Country Leader di Oracle Italia.
Oltre ai benefici immediati in termini di offerta cloud, l’accordo va ben oltre una pura intesa commerciale: Per esempio Oracle attiverà appositamente team e ambienti di laboratorio dedicati, per supportare Engineering nello sviluppo e nella gestione di nuove soluzioni basate su Oracle Cloud, garantendo così un servizio finale eccellente ai clienti.
Gli obiettivi del laboratorio torinese
Il laboratorio, invece, ha come finalità di sviluppare sistemi di AI per i ricercatori, per sostenere i giovani nel loro percorso di apprendimento e collaborare con le aziende per favorire il loro processo di apprendimento, utilizzo e sviluppo dell’AI. Si chiama HighESt Lab. La combinazione di competenze tecnologiche dei partner, unite a quelle ambientali, sociali ed economiche tipiche del Dipartimento di Economia e Statistica, informa un comunicato, rappresenta un approccio imprescindibile in un’epoca caratterizzata da profondi cambiamenti dovuti a tecnologie dirompenti quali Big Data e l’AI generativa. In questo contesto è cruciale abbinare alla ricerca la rapida traduzione in applicazioni uniche e concrete. E’ per questa ragione che il team del laboratorio collabora anche con il personale della Direzione dei Sistemi Informativi dell’Università di Torino, che integra l’attività di ricerca con quella di sviluppo, orientata all’implementazione di soluzioni sostenibili su larga scala. Un approccio, questo, che consente di superare i tradizionali modelli di innovazione preconfezionati, sviluppando le capacità di ogni organizzazione - pubblica, privata o ente di ricerca - di identificare in modo rapido i propri processi core e caratteristiche distintive di prodotti e servizi da implementare grazie alla GenAI.
“L’Intelligenza artificiale è una realtà dalla quale non possiamo prescindere. L’università italiana si sta attrezzando per affrontare questa sfida aggiornando le sue competenze e formando nuove professionalità. E soprattutto facendo rete”, ha dichiarato il Ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. “HighESt Lab nasce come risposta a questa necessità, fare network”
Gli obiettivi sono molto ambiziosi: trasformare l’AI da “tecnologia di efficienza” a “tecnologia di opportunità”, individuando applicazioni capaci di creare nuovi spazi di crescita e ricadute positive e durature per la società, l’economia, l’ambiente e le persone - non può prescindere da un’infrastruttura cloud sicura, efficiente e scalabile capace di rispondere alle esigenze di sostenibilità di ogni progetto.
“Grazie ai vantaggi che offre la nostra infrastruttura cloud OCI - velocità, scala, disponibilità e flessibilità - siamo certi di poter fornire al mondo dell'università e della ricerca la più alta qualità per il training e l'inferenza dell'AI generativa. Inoltre, le partnership di OCI con aziende come NVIDIA stanno dando un grande valore ai nostri clienti, tra cui le aziende e start-up di AI che addestrano modelli linguistici di grandi dimensioni. Siamo quindi orgogliosi di vedere i primi risultati tangibili di questo Laboratorio HighESt, a cui abbiamo dato e diamo il nostro pieno supporto”, ha commentato Andrea Sinopoli, Cloud di Oracle Italia.
Tra i progetti in corso affrontati dal team di ricercatori dei quattro enti rientrano lo sviluppo di assistenti virtuali e agenti intelligenti per agevolare la produzione scientifica, l’adozione di soluzioni innovative per potenziare le competenze di studenti e studentesse e l’applicazione dell’AI a professioni specializzate come quello del restauro. Cose quanto mai necessarie.
“L’AI, ha confermato la Direttrice del Dipartimento di Economia e Statistica Cognetti De Martiis, Elisabetta Ottoz, costituisce su tutti i fronti un cambio di paradigma, sia nel campo della ricerca che in quello della produzione. Le fasi di così profondo cambiamento hanno bisogno del contributo di tutti i saperi e di tutte le competenze affinché il necessario equilibrio tra rischi e opportunità si risolva a netto vantaggio delle seconde”.