MISCELLANEA /

Abbiamo veramente bisogno di attività SEO?

Abbiamo veramente bisogno di attività SEO?

26 Agosto 2015 Redazione SoloTablet
SoloTablet
Redazione SoloTablet
share
Internet ci ha regalato la libertà, forse anche l’illusione di averla. Online a farla da padrone sono gli algoritmi, di Google Search e non solo. Sono loro a determinare quale contenuto sia più attraente, adeguato, interessante e quale sia il migliore per rispondere alle esigenze del navigante online. Per renderli felici sono proliferate negli anni numerose pratiche SEO (Search Engine Optimization) che coinvolgono migliaia di persone e società. Numerosi sono anche coloro che ritengono inutile la SEO o vi si oppongono credendo di essere dotati di conoscenze e pratiche migliori.

 

Sulla SEO Carlo Mazzucchelli , fondatore di SoloTablet ha intervistato Stefano Tomasi, Web Marketing Specialist | SEO e SEM Expert | CRO Specialist | Graphic Designer | Google Community Manager (GDG Trento)


 

Buongiorno, per iniziare ci vuole raccontare qualcosa di lei? A chi si rivolge con le sue attività e come vive l’era digitale che ha trasformato il mondo attuale?

Mi presento sono Stefano Tomasi, lavoro da oltre 15 anni nel web marketing. Sono Web marketing specialist, SEO e Google Expert. Svolgo anche lavori grafici e sono specializzato in programmi Adobe (Acrobat Pro, Photoshop, InDesign e Illustrator); tengo corsi in azienda su queste applicazioni e su programmi Office (Word, Excel e Powerpoint).

Conosco tutte le applicazioni Google e in particolare mi occupo di campagne Google Adwords e social media (Facebook e Youtube). Sono Google Community Manager del gruppo sviluppatori Google di Trento.

Sono cresciuto molto professionalmente in questi ultimi anni, sono stato anche speaker in sala SEO all'ultima edizione del Web Marketing Festival di novembre, il più grande evento sull'innovazione digitale. Cerco sempre di imparare e cercare nuove soluzioni web, anche innovative per stare al passo con i tempi.

Nell’azienda per cui lavoro ho implementato recentemente, causa pandemia, una strategia di creazione periodica di webinar e live-streaming, oltre ad offrire attività costanti di video-editing che mirano ad offrire un miglior engagement per gli utenti, potenziando così il canale YouTube. 

Di SEO si parla da molti anni. Nel tempo gli algoritmi di Google Search sono costantemente cambiati, in sintonia con gli obiettivi di business di Google. Quali sono secondo lei i motivi per cui oggi bisognerebbe investire in attività SEO? E perché la SEO è così importante?

Google effettua quotidianamente cambiamenti all’algoritmo e pertanto tutte le attività di SEO risultano sempre più essenziali per poter raggiungere gli utenti e soddisfare il loro intento di ricerca. Proprio per questo è necessario avere delle strategie SEO e attività SEO quotidiane per poter stare al passo con i tempi.

Mi riferisco in particolare alla “voice search” e alle indicazioni sulle pagine web, come velocità, layout ed esperienza utente, che saranno sempre più importanti per Google e che Google inizierà ad applicare nella SERP già a partire dai primi mesi del 2021, i cosiddetti “Core Web Vitals”.

Non tutti concordano sul fatto che la SEO risponda ai bisogni di chi vi investe e alle promesse in essa comprese. Molti sostengono di avere risultati buoni anche senza SEO. Cosa c’è di errato in queste scelte e comportamenti. Cosa direbbe a un potenziale cliente che manifestasse scetticismo e resistenza all’investire in questo tipo di pratiche?

Le attività di SEO mirano a migliorare le pagine web e l’esperienza utente, affinché Google possa far comparire la nostra pagina web in un miglior posizionamento nella SERP. Non escludo che alcuni possano dire che ottengono risultati anche una strategia SEO e un SEO che se ne occupi, forse perché già godono di una buona posizione. Tuttavia questi chiudono anzitempo le porte a possibili migliorie e risultati  a livello di numero di utenti e visualizzazioni. Penso che avere più visualizzazioni di pagina e anche più utenti su una determinata pagina web, che si possono poi tramutare in acquirenti o lead importanti, possa interessare chiunque. Nel mio intervento all’ultimo Web Marketing Festival, il più grande evento sull’innovazione digitale, ho illustrato alcune tecniche SEO che ho adottato per far decollare una pagina del sito, ottenendo il doppio di visite mensili della homepage.

Come dicevo in precedenza, c’è poi da stare attenti ai continui cambiamenti dell’algoritmo di Google; quindi oggi magari questi sostenitori sono casualmente secondi in SERP, ma domani non si devono spaventare di scivolare in ultima posizione della prima pagina di ricerca, se non adottano costantemente migliorie e tecniche SEO.

Inoltre c’è da considerare anche la costante evoluzione tecnologica che influenza inevitabilmente l’esperienza utente in fase di ricerca, basti pensare alla “voice search”. Dubito fortemente che questi sostenitori siano posizionati bene in ambito ricerche vocali senza fare nulla.

SEO, storytelling, social media marketing, SEM, ecc. Sono tante pratiche che sono emerse negli anni come utili per trasformare in digitale molti aspetti del business. Sono pratiche che coinvolgono migliaia di operatori e professionisti. Come vede lei questo mercato in Italia? Non crede che ci sia un surplus di offerta e che molta di essa sia inadeguata? Non crede che anche la domanda sia altrettanto inadeguata?

Credo che negli anni le figure web siano aumentate proprio perché stiamo vivendo una delle evoluzioni tecnologiche più grandi della nostra storia.

La pandemia mondiale inoltre ha notevolmente accellerato questo processo. Penso che in Italia non abbiamo ancora capito quanto queste figure siano importanti, tant’è che capita spesso di vedere offerte di lavoro per posizioni troppo generiche, offrendo poi stipendi per nulla all’altezza della loro importanza. Esempio: se ho da ristrutturare un bagno e voglio qualità, mi preoccuperò di chiamare i professionisti del caso, ossia un muratore, un elettricista e un idraulico. Ma se si punta più al risparmio che alla qualità si cerca il “tuttofare”.

Credo dunque che sia importante separare le figure professionali anche in ambito web. In questo modo ogni professionista si potrà quotidianamente dedicare al lavoro per il quale è pagato, si potrà formare con un costante learning-by-doing, nonché attraverso il web stesso (corsi e-learning, webinar, articoli) e auspicare così a una crescita professionale anche economica, che lo ripagherà dello sforzo. Crescita che ovviamente andrà di pari passo alla crescita aziendale, se l’azienda avrà capito l’importanza nell’investire in queste figure così preziose.

Pertanto la costanza di lavoro in un particolare ambito, mira ad aumentare il livello di professionalità ed efficacia dell’attività stessa. Le aziende dovrebbero iniziare a capire questo concetto e a credere di più nelle persone.

 

Infine una domanda filosofica. Praticando un’attività volta a soddisfare gli algoritmi non le sembra di contribuire alla costruzione di una realtà dominata dalle macchine? E’ come se ci si adeguasse al codice straniero che fa funzionare gli algoritmi e decide per noi cosa sia bene e male, cosa si debba comperare e quando, ciò che conviene pubblicare o meno, come va scritto e quanto deve essere esteso, ecc. Come professionista lei non si pone mai domande di questo tipo?

Penso che tutto parte dall’esistenza del mercato. Esistono i colossi in ogni mercato, nell’ambito della ricerca web sono Google ed Amazon. Il web e la navigazione ormai è un’attività non solo di lavoro ma anche di svago e le nuove generazioni stanno crescendo insieme ad internet. Pertanto se si vuole poter interagire con le persone, per qualunque scopo ormai, sia commerciale che relazionale, si deve poter essere presenti sul web. Ma non solo presenti. Se si ha un’azienda si deve per forza di cose creare strategie che possano abbracciare qualunque ambito, in particolare i due ambiti più importanti: social e SEO 

Per terminare e ringraziandola vuole aggiungere altro?

Concludo con un’approfondimento sulla SEO. Le attività SEO si possono suddividere in: SEO off-page, SEO on-page e SEO tecnico. Anche qui potremmo potenzialmente avere due figure, il SEO Specialist e il SEO Copywriter, che dovranno lavorare per obiettivi comuni. E ovviamente sempre all’interno di una strategia aziendale più ampia, che deve mirare a definire chiari KPI per ogni settore.

Se volete interagire con me, ecco i miei contatti:

Linktr.ee/stefanotomasi

Buon 2021 a tutti

 P1020024 copia.JPG

comments powered by Disqus

Sei alla ricerca di uno sviluppatore?

Cerca nel nostro database