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DIFFIDENZA [1]
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Diffidènza s.f. [dal latino diffidentia].
E' la mancanza di fiducia verso gli altri che nasce dalla paura di essere ingannati.
L’esser diffidente, mancanza di fiducia negli altri per timore o sospetto di essere ingannato: uomo pieno di diffidenza verso tutti; guardare, procedere con diffidenza; suscitare diffidenza.
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PENSARE [1]
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pensare [dal latino pensare, pendĕre «pensare»; cfr. pesare] - Per analoga pensiero, far pensare, preoccupare, ragionamento, intelligenza, meditare, considerare, ricordare, tenere presente, rievocare, credere, giudicare, provvedere, prevedere, progettare, architettare, macchinare, immaginare, raffigurare nella mente, parere, occuparsi, preoccuparsi. Nel suo significato generico esercitare l’attività del pensiero, cioè l’attività psichica per cui l’uomo acquista coscienza di sé e del mondo in cui vive: penso, dunque sono (Cogito Ergo Sum). Pensare a qualcuno o a qualcosa, pensa e ripensa,pensare bene o pensare male, lasciami pensare fino a domani, lasciami riflettere, pensare con raccapriccio o co rammarico, non pensiamoci più, pensa ai fatti tuoi, una ne fa e cento le pensa....
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SEMPLICITA'
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semplicità [dal latino simplicĭtas -atis, da simplex]. Qualità di ciò che è semplice: di un corpo, di un elemento, del moto. Per analogia facilità, ingenuità, sincerità, dabbenaggine, inesperienza, schiettezza, naturalezza, modestia, sobrietà.
Principio di s., principio in base al quale si asserisce che fra due possibilità (per es. due ipotesi per una teoria scientifica), a parità di altre condizioni va assegnata maggiore plausibilità a quella che si può formulare nel modo più semplice; il principio consente, almeno in certi casi, di ordinare diversi enunciati in base alla loro probabilità (si noti che la semplicità della formulazione può dipendere anche dal linguaggio usato).
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GRAZIE
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grazie - esprime ringraziamento o gratitudine per qualcosa che si è ricevuto o che è stato offerto: grazie per i bei fiori; sì, grazie!; no, grazie!; grazie di tutto; grazie infinite!, mille grazie!, molte grazie! |dire grazie, ringraziare
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STANCHEZZA
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stanchézza [der. di stanco]. – Stato, condizione di chi, in conseguenza di uno sforzo fisico o mentale, o di un forte stato di tensione o emozione, sente diminuita la propria forza e la propria capacità di continuare nell’attività normale, o in quella in cui era impegnato. Può essere fisica, mentale, psichica. Per analogia fiacchezza, fiacca, infiacchimento, fatica, spossatezza, sfiancamento, languore, stordimento, debilitazione, offuscamento. Modi di dire: essere nato stanco, non stancarsi di dire, di fare, di ripetere, ecc.
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ORGASMO
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orgasmo [dal greco ὀργασμός, da ὀργάω «essere pieno d’ardore, di voglia ardente»]. Stato di eccitamento parossistico. In particale o. sessuale, complesso evento psicofisiologico, di breve durata, che costituisce l’acme dell’eccitamento sessuale ed è accompagnato da un particolare stato di coscienza, intensamente piacevole.
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La cura tra il silenzio degli organi e il paradigma bio-psico-sociale
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Cura s. f. [lat. Cūra].
Interessamento solerte e premuroso per un oggetto, che impegna sia il nostro animo sia la nostra attività. (treccani.it)
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PREGHIERA [2]
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preghièra - Dalla radice indoeuropea prach- (sanscrito pracchāti = domandare, chiedere) al latino prex (genitivo, precis). In seguito, dal latino popolare precaria, sostantivazione femminile di precarius = "ottenuto con preghiere", si arriva al provenzale preguiera da cui l'italiano preghiera. La parola è strettamente legata all'atto di chiedere, di domandare. Pregare implica, primariamente, mettersi in relazione con la divinità ma anche porre delle richieste a qualcuno in segno di umiltà, sottomissione, con cortesia
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TELEFONO
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telèfono [composto da tele- e -fono; il termine, di coniazione francese (téléphone) ma con altro significato, solo nel 1885 acquista, con l’inglese telephone, il significato attuale]. Dispositivo che, trasformando le vibrazioni acustiche in variazioni di una corrente elettrica e queste ultime di nuovo in suoni, consente la trasmissione della voce e di suoni a distanza (v. telefonia). L’apparecchio, dotato di un microfono e di un ricevitore, dal quale si parla e si ascolta nelle conversazioni telefoniche con altra persona lontana che fa contemporaneamente uso di un altro apparecchio uguale o analogo. Oggi evolutosi e trasformatosi, nella forma. nelle dimensioni e nelle funzionalità, in un telefonino.
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LIMITE [1]
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lìmite [dal lat. limes -mĭtis]. – Confine, linea terminale o divisoria frontiera, cortina (di ferro). Qualsiasi contrassegno che ha la funzione di determinare il confine di un terreno. In senso più astratto, confine ideale, livello massimo, al disopra o al disotto del quale si verifica normalmente un determinato fenomeno. Per analogia linea di demarcazione, di delimitazione, di separazione, spartiacque, margine, orlo, ciglio, fronte, estremità, sponda, riva, costa, barriera, sbarramento, blocco, recinzione, steccato, siepe, palizzata, muretto, perimetro, contorno, fossato, trincea, solco, . Può essere temporale, spaziale, quantitativo, qualitativo, iniziale, finale, inferiore e superiore, naturale, convenzionale, artificiale, assegnato, stabilito, prestabilito, geografico, politico, processuale, di sicurezza.
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