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BIG TECH SBOOM?
Mentre in questa fase dell’Antropocene siamo impegnati a riflettere sul collasso della Terra, sulle sue geografie geopolitiche e non solo, molti cominciamo a scoprire che a collassare sembrano essere anche le cosiddette Big Tech.
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Depressioni reattive, in uno scenario preoccupante
Con l’avvento della tecnologia nelle comunicazioni e nelle relazioni umane, siamo caduti in un grande tranello, ovvero pensare che, comunicare in istantaneo con chiunque e in ogni parte del mondo a costo zero, non avesse un costo psichico ed emotivo.
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Siamo tutti chiamati a cambiare abitudini
Parlare oggi di felicità è diventato molto difficile soprattutto se in un periodo come quello che stiamo vivendo negli ultimi 2-3 anni. Il punto di partenza è quello di pensare sempre positivo, poiché se io mi immagino già che accada qualcosa di brutto e penso che nulla andrà bene, inizio già da subito a vivere male l’esperienza anche se magari non accade niente di brutto.
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STORIE DALLA FINE DEL MONDO 🍒🍒
Il titolo di questa edizione è lo stesso di un libro di Matteo De Giuli e Nicolò Porcelluzzi pubblicato da Nero edizioni. Il sottotitolo relativizzava la parola fine ricordando che il mondo che starebbe finendo sarebbe quello attuale, ma “per quello che lo consociamo”. Utile chiarificazione perché non è detto che noi oggi si conosca realmente il mondo a cui pensiamo o crediamo di appartenere. Anche considerando il livello attuale di disinformazione e manipolazione raggiunto, favorito dal surplus informativo e dalla credenza diffusa di essere tutti informati che ingannano le mappature cognitive della realtà di molti se non di tutti noi.
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MA COS’E’ QUESTA CRISI! 🍒🍒
La crisi attuale è causa di effetti dolorosissimi ma anche effetto di una decomposizione in atto da tempo, tutta occidentale, di modelli sistemici, istituzionali, economici, sociali ed etici. Altre civiltà non ne sono escluse, la mega-crisi in atto è globale, travalica confini nazionali e aree geopolitiche. Per questo siamo tutti un po’ spaesati per non riuscire a prendere i ritmi di una società in crisi e intimoriti perché il motore della crescita sembra ingolfato. Per questo parliamo d’altro.
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Il tempo tecnologico è viscoso e agitato!
Il tempo tecnologico è lineare, binario, accelerato, compresso, pulsante. L’istantaneità del feedback e la velocità che caratterizza il mondo digitale definiscono un tempo viscoso che ci fa vivere in perenne affanno, in apnea, sempre in assenza di (aria) tempo. Inutile accelerare, si rimane ancorati allo stesso punto! Come nelle sabbie mobili!
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🌗🌘🌒 Rabbia in crescendo!
Rabbia: impossibile non percepirne l’emergenza. Non se ne parla e non trova ancora espressione evidente ma è impossibile non coglierla nella sua formazione ed emergenza. Parliamo di rabbia come effetto di paure psichiche e difficoltà materiali, come reazione, potenzialmente anche sana e utile, alla situazione corrente. Sulla rabbia ho provato a scrivere una riflessione, forse utile nella fase di negoziazione che sperimentiamo con noi stessi ogni qualvolta dobbiamo superare uno shock.
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🐞 🐞 Da smart city a smart land
Segnaliamo una intervista al sociologo Aldo Bonomi (fondatore di Aaster) sui tempi del contagio e sui cambiamenti che ha determinato. Una intervista ricca di spunti per una riflessione ampia che vada oltre la pandemia sanitaria e utile per approfondire un periodo di crisi dentro una crisi più grande e che obbliga tutti a fare i conti con modelli, approcci, modi di lavorare, studiare e vivere diventati all'improvviso obsoleti.
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🌗🌘🌑🌒 Ma di cosa parliamo?
L’Italia non cambia mai. Lo si nota analizzando la narrazione mediale prevalente. Una narrazione artificiale, poco responsabile, che non aiuta ad affrontare il periodo che tutti gli italiani stanno vivendo. L’ultimo evento che testimonia artificialità, irresponsabilità e voglia che non cambi nulla è come è stata accolta l’esternazione di un ex presidente del consiglio in sofferenza per non essere amato dagli italiani. Ho provato a tradurre alcuni pensieri in riflessioni scritte. Chissà che non siano condivisi da altri!
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🌗🌘🌑🌒 Non ci sono scappatoie
Foto di un viaggio in Kamchatka usate per commentare una riflessione sul bisogno di un sano realismo. La lettura può essere stimolante, le immagini spettacolari e uniche. Un modo per suggerire cosa fare appena il confinamento sarà terminato: mettersi in viaggio, viaggiare, abitare altri mondi, non più solo con la mente ma poggiando i nostri piedi per terra, su altri suoli e in compagnia di altre persone! In bocca al lupo per i viaggi futuri!
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