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Le molte realtà che frequentiamo
Segnaliamo un articolo pubblicato su la Repubblica di domenica 27 giugno 2015 di Jaime D'alessandro. L'argomento è la mixed reality, una realtà ibrida fatta di realtà virtuale e realtà aumentata e resa possibile da nuove tecnologie che permettono di vedere e sperimentare insieme la realtà fattuale e quelle virtuali.
Si trova in Tecnobibliografia
Le persone hanno trovato da sole le risorse necessarie per contrastare la pandemia (Bruno Marzemin)
È necessario per limitare le nostre fobie, le tensioni, che altrimenti vagherebbero incontrastate rendendoci folli perché viventi in un luogo immenso, dinamico e sempre nuovo. Bello sì, ma a volte terrifico. Siamo nella fase dove dobbiamo arginare, definire, delimitare questa nuova realtà data dalla pandemia. È il momento dove ciò che sappiamo va rivisto e va ampliato, ridimensionato. L’incertezza che proviamo, derivante dall’immaginario collettivo, è intrinsecamente legata all’immaginario individuale.
Si trova in Blog / Parlando di Coronavirus e dei suoi effetti
Le persone non servono: Lavoro e ricchezza nell'epoca dell'intelligenza artificiale
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - L'occhio di Kaplan è informato e tutto rivolto alle numerose rivoluzioni tecnologiche in atto. Lo sguardo è allenato dalle frequentazioni dei mondi della fantascienza che ha sempre cercato di anticipare l’evoluzione della tecnologia. E' ottimista e fiducioso, rivolto verso un mondo futuro che sarà Star Trek e non Terminator. Nonostante questo sguardo positivo alcune affermazioni sembrano richiamare quelle dei luddisto, in particolare quando l'analisi si sofferma suule molteplici disuguaglianze attuali, molte delle quali rese possibili anche dalla rivoluzione tecnologica in atto, i cui ridultati non convincono completamente l'autore. Non potendo fermare questa rivoluzione, non rimane che aumentare il grado di conoscenza e consapevolezza sulla stessa, rinunciare al pessimismo e al timore di distopie future e apocalittiche per tenere fortemente le mani sul timone del progresso, e della tecnologia.
Si trova in Tecnobibliografia / Intelligenza Artificiale
Le Politiche Sociali si sforzino di interpretare il disagio psicologico in senso bio-psico-sociale (Ivan Colnaghi)
Se la comunicazione è contraddittoria e, in questo senso, schizofrenica; se in campo sanitario la parola di un medico vale quanto quella di uno youtuber, tenderanno a scomparire quelli che Kaes chiamava “garanti metapsichici”, quei riferimenti chiari, coerenti e culturalmente connotati, che aiutano a sentirsi vivi, accolti e appartenente al tessuto sociale: così, nella solipsistica ricerca di un garante, la propria foto del profilo Facebook diventerà l’autoevidenza consolatoria della propria esistenza.
Si trova in Blog / Parlando di Coronavirus e dei suoi effetti
Le tecnologie dell'intelligenza (Pierre Levy)
Un testo da collocare in un lavoro di ricerca e riflessione filosofica che ha visto la pubblicazione di altri due libri tutti centrati sul tentativo di riformulare le prospettive del pensiero occidentale atrtaverso l'occhio delle tecnologie digitali e dei loro effetti sul mondo. L'approccio sceglie di evitare di guardare alle tecnologie come semplice oggetto di studio per focalizzarsi sul ruolo da esse giocato nel ridefinire e plasmare, anche cognitivamente, le persone che le utilizzano. Da questo approccio deriva una visione cognitivista tutta centrata sulla interazione ambientale e su meccanismi continuamente ridefiniti dall'interazione tra attori umani e attori macchinici. Una interazione che avviene in un campo di nuove tecnologie intellettuali e intelligenti, aperte, conflittuali e parzialmente indeterminate.
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
Leggere alimenta il tuo cervello
Leggere alimenta il tuo cervello e lo sviluppo della mente, provare per credere In Rete e sui social non si legge, si naviga, si guarda, si condivide, si scorre e si scappa. Su ogni cento persone che arrivano su una pagina Web il 40% l'abbandona in un secondo e le altre, mentre scrollano i contenuti che appaiono davanti ai loro occhi, sono alla ricerca del momento giusto per andarsene.
Si trova in Blog / Tabulario
Leggere e scrivere nell’era iper-tecnologica
Le nuove tecnologie non sono solo potenti strumenti per un ampliamento delle abilità umane e di nuove opportunità. Sono anche motivo di grande inquietudine e incertezza per i cambiamenti profondi che stanno producendo. Lo sono per la loro capacità di cambiare paradigmi, di modificare scenari e di far sperimentare nuove situazioni di vertigine da prestazione o di panico da disorientamento.
Si trova in MISCELLANEA
Lentezza digitale e boschi!
I tempi sono strani, non solo per la pandemia. Sempre in accelerazione, obbligati a interpretare e scegliere ogni minuto, viviamo in uno stato di surplus cognitivo che ci rende complicato dare senso ai frammenti di realtà che sgomitano per emergere e catturare la nostra attenzione. Potremmo farlo andando più lentamente ma abituati come siamo alla velocità non sappiamo più cosa sia la lentezza, ne abbiamo perso il ritmo, dimenticato il significato e reso impraticabile la sua pratica. A parole tutti siamo per la lentezza. La Rete è piena di narrazioni che la celebrano.
Si trova in Blog / Tabulario
Leviatano 4.0. Politica delle nuove tecnologie
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - "L’obiettivo che si pone l’analisi di Garasic è quello di «integrare gradualmente l’analisi della tecnologia in maniera “neutra”, incentrata quindi su valutazioni oggettive di impatto e uso delle stesse, con la presa di coscienza di come questi cambiamenti sistematici abbiano finito per modificare il modo di relazionarsi con gli altri (la polis) e con sé stessi»" - Gioacchino Toni
Si trova in Tecnobibliografia
Libertà vigilata. La lotta per il controllo di internet
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - A trent’anni dalla nascita del web, Internet ha cambiato radicalmente fisionomia, la rete è mutata e da luogo orizzontale è divematata sempre più un sistema centralizzato, sempre plurale e con mille attori ma nelle mani di pochi. Da questa premessa parte la riflessione e la condivisione di esperienze di David Kaye. Collaboratore per le Nazioni Unite su temi quali il diritto di parola e la protezione della libertà di espressione, Kaye stende un saggio agile in cui autobiografia, interviste, testimonianze e materiali di ricerca strutturano una disamina del rapporto tra Internet, politica e società alla luce della storia recente. Se la blogsfera degli anni Novanta era un luogo brulicante e difficile da governare, oggi il web è invece uno spazio dominato dagli algoritmi, in mano a poche compagnie che ne detengono il monopolio, costruendo un ecosistema di passività. Concentrate sul guadagno, queste compagnie hanno poi lungamente ignorato l’aspetto politico e sociale del potere acquisito con la loro diffusione, trovandosi infatti in pochi anni, da aziende private, ad amministrare gran parte dello spazio di dibattito pubblico e dimostrando la loro impreparazione nel gestirlo.
Si trova in Tecnobibliografia / Da leggere - Must read