Il futuro però non è prevedibile e tutte le opzioni sono aperte!
Sulla capacità del tablet di proporsi come alternativa al PC, nelle sue varie personalità desktop, laptop, notebbok e netbook, la letteratura in rete è già vasta e contradditoria. Prevale per il momento la visione Post-PC ma la realtà racconta per il momento un contesto individuale nel quale l'utente dispone ed utilizza per finalità diverse il PC o il laptop, il tablet e lo smartphone. Nulla ha per il momento sostituito nulla e tutto si tiene insieme perchè ogni dispositivo offre funzionalità, modi d'uso e risposte a bisogni diversi.
Scrivere sui muri
Facile condividere la visione sopra esposta. Il tablet non è destinato a sostituire un bel nulla e nessuno dei gadget con cui siamo abituati fin qui ad interagire. Il tablet offre qualcosa di più di uno smartphone e di un e-reader ma meno di un PC laptop che continua ad appesantire le nostre borse di viaggio come prima.
Il tablet, nella sua configurazione attuale, non viene acquistato in sostituzione di qualcosa ma per complementare ciò che già si ha o meglio ancora per fare cose diverse e in modo diverso.
Le idee su come aiutare il tablet nella sua evoluzione a prevalere sono molte e molti sono i vendor che si stanno cimentando in tecnologie e prodotti innovativi. Apple certamente ma anche Samsung, Amazon, Google e altri ancora.
Il problema dei tablet attuali è che offrono cose già disponibili su uno smartphone. A fare la differenza al momento è la maggiore dimensione dello schermo e la qualità di una visione su un display ad alta risoluzione.
Le funzionalità per la produttività personale sono però simili. Sul tablet è più comodo navigare il web, leggere le notizie, guardare un video ma non si possono ancora fare telefonate e non dispone delle capacità di storage tipico del PC.
A fare la differenza in futuro saranno dispositivi che vedono convergere ed integrarsi funzioni oggi disponibili su dispositivi singoli come PC, smartphone, telefoni fissi e cellulari e TV.
"I giornali e le riviste hanno un vantaggio sui media digitali di cui non sempre si rendono conto: gli iPad sono tutti uguali, dall'esterno non si può vedere cosa uno ci stia leggendo, mentre se hai in mano la Repubblica, la Gazzetta dello Sport o il Foglio, chiunque capisce al volo che tipo di persona sei" Tyler Brulè, editore di Wallpaper e Monocle