La gabbia di vetro

01 Gennaio 2017 Redazione SoloTablet
SoloTablet
Redazione SoloTablet
share

Il libro di Carlo Mazzucchelli 100 libri per una lettura critica della tecnologia è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital

Carr Nicholas - La gabbia di vetro

 

Scheda libro

Tutolo intero: La gabbia di vetro - Prigionieri dell'automazione

Titolo originale: The Glass Cage: How Our Computers Are Changing Us

Genere: Filosofia

Listino: 25,00

Editore: Cortina Raffaello

Collana: Scienza e idee

Pagine: 294

Data uscita: 13/05/2015

Valutazione ***

Commento:

La voce critica nei confronti della tecnologia di Nicholas Carr è attiva da tempo. Sempre un pò catastrofista e tecno-apocalittica ma anche molto lucida e utile per coloro che vogliono intraprendere un percorso critico nella comprensione degli effetti della tecnologia e dei rischi ad essa associati. Il libro suggerisce una visione e una prospettiva umanistica finalizzata a rimettere l'uomo al centro riducendo il potere disumanizzante e alienante della tecnologia. Chi è disposto a sposare questa visione dovrebbe spegnere il suo smartphone, togliersi di dosso qualsiasi dispositivo digitale e leggere il libro. Troverà il modo di riflettere su cose che già sospetta ma delle quali non ha ancora grande conoscenza e adeguata consapevolezza. Questo libro può essere letto da ingegneri del software e amanti della tecnologia ma anche da persone normali e senza conoscenze tecnologiche specifiche.

Autore

Nicholas Carr è famoso per essere stato tra i primi a parlare di tecnologia dell’informazione come commodities. Una tesi che ha stupito e irritato molti protagonisti del mercato IT ma ricevuto nel tempo il sostegno di numerosi commentatori. Gli articoli che lo hanno reso famoso sono IT Doesn't Matter pubblicato su Harvard Business Review, The End of Corporate Computing nel MIT Sloan Management Review e Is Google Making Us Stupid? pubblicato su The Atlantic. In The Big Switch, Carr  esamina le conseguenze economiche e sociali della crescita di internet e del cloud computing.  In The Shallows, pubblicato nel giugno 2010, ha sviluppato la tesi che Internet abbia effetti negativi sulla cognizione che diminuiscono la capacità di concentrazione e di contemplazione. È attivo in rete con il blog Rough Type, tramite il quale ha sviluppato e condiviso il suo pensiero critico verso l’utopia tecnologica e offerto numerose riflessioni critiche anche sulla blogosfera, Wikipedia (suo il termine di Wikicrats) e il web 2.0.  

 

"L'automazione può mettere un'ipoteca sul nostro lavoro, sul nostro talento, sulle nostre vite. Può restringere le nostre prospettive e limitarci nelle scelte. Può renderci vulnerabili alla sorveglianza e alla manipolazione. Poichè i computer sono diventati compagni che ci affiancano costantemente, aiutanti familiari e cortesi, è saggio esaminare con più attenzione come stanno cambiando ciò che facciamo e ciò che siamo."

 

 

Il libro è stato pubblicato in lingua italiana nel 2015 confermando la visione del mondo tecnologico di uno studioso che da tempo esplora il lato oscuro della tecnologia mettendo in guardia contro la sua eccessiva pervasività e volontà di potenza. È una visione nella quale le macchine sono diventate indispensabili e hanno portato all'automazione di infiniti processi umani, ma ci stanno anche rubando qualcosa di essenziale, come la gratificazione di portare a termine un lavoro complicato nel mondo reale. Una prima conseguenza è che quando lo strumento tecnologico non funziona, siamo tutti in grave difficoltà.

Rassicurati dal supporto di macchine tecnologiche e intelligenti sempre più efficienti, siamo sempre più disponibili a rinunciare a sviluppare competenze cruciali in vari ambiti e complici nel favorire la nostra stessa schiavitù e dipendenza.

Nel 2010 nel suo libro The Shallows, Carr analizzava quello che Internet ha prodotto nel nostro cervello. Il nuovo libro è al tempo stesso una celebrazione del potere della tecnologia e una messa in guardia contro il suo potere crescente e eccessivo. Con la sua opera Nicholas Carr ha prodotto un nuovo lavoro capace di cambiare il modo con cui oggi si pensa alla tecnologia, suggerendo nuovi spunti per una riflessione critica diventata, per l'autore, ancora più urgente e necessaria.

Il libro è un viaggio attraverso le novità tecnologiche in ambiti industriali e produttivi quali la robotizzazione delle fabbriche, le macchine con guida automatica o senza aurista, i computer indossabili e le medicine digitali. Un viaggio fatto per evidenziare i costi nascosti della nostra crescente disponibilità ad affidarci alla tecnologia ed a cedere ad essa molte delle nostre attività lavorative e professionali. Lo scopo del viaggio è dimostrare che tra i molti vantaggi e benefici elargiti dalla tecnologia si nascondano costi nascosti ed effetti collaterali che andrebbero meglio valutati, monitorati e misurati. Le tecnologie ci stanno rubando qualcosa d'essenziale del nostro essere umani e lo fanno a nostra insaputa o grazie alla nostra elevata incoscienza.

L'automazione è sotto gli occhi di tutti. Basti considerare quanto abbia cambiato alcuni settori produttivi e sociali come la produzione di aerei capaci di prendere decisioni in aiuto o al posto del pilota obbedendo ad algortimi e calcoli computazionali. Basti pensare a quanta strada abbia fatto la robotizzazione nelle fabbriche e quanti posti di lavoro oggi stiano scomparendo per lasciare spazio a macchine intelligenti, sistemi di automazione e robot.

Con riferimenti alla psicologia e alla neurologia Nicholas Carr racconta quanta parte della nostra felicità e soddisfazione quotidiana sia frutto della nostra capacità di portare a termine delle attività nel mondo reale e quanto al contrario l'affidarsi alla tecnologia e ai suoi irresistibili schermi crei scontentezza, noia e passività.

Il libro esplora l'intero percorso dell'automazione, dalle manifatture tessili dell'ottocento alla miniere di carbone fino alle aziende digitali moderne, per evidenziarne l'impatto e offrendone un’analisi da una prospettiva umana, pre-tecnologica, nell'intento di esaminare le conseguenze individuali, sociali ed economiche della crescente dipendenza dalle macchine e dai computer. Nel portare a termine la sua analisi Carr cita poeti e filosofi, storici e scienziati, economisti come Adam Smith e molti pensatori moderni che da tempo suggeriscono una riflessione critica sul modo di usare la tecnologica con l'obiettivo di espandere l'esperienza umana, invece di subirne gli efftti negativi.

Diventando sempre più dipendenti dalla tecnologia stiamo disarmando noi stessi rimuovendoci dal mondo reale, vivendo attraverso schermi, interagendo attraverso interfacce tecnologiche (parliamo di più con Siri o Cortana che con le persone a fianco) e perdendo l'esperienza e il senso di attività che ci rendono umani. Persino la ricerca in Google non richiede più la scrittura completa di una domanda. Sono sufficienti pochi caratteri e il motore di ricerca di Google si fa carico di comporre per noi frasi complete e di dare forma ai nostri pensieri traducendoli in una domanda.

Nonostante l'analisi di Carr evidenzi molti effetti deleteri della tecnologia, la sua visione non è anti-tecnologica ma finalizzata a mettere in guardia da un mondo dominato dalla tecnologia. Un mondo nel quale le relazioni umane sono governate e determinate dalla pervasività e dalla potenza degli algoritmi e nel quale l'amicizia è diventato più un fattore consumistico che umano.

Carr rifiuta di farsi sedurre dalla tecnologia e rivendica un pensiero critico, autonomo, indipendente per evitare il facile e diffuso ottimismo fatto di troppa accondiscendenza al pensiero unico dominante e da scarso senso di responsabilità. È una accondiscendenza che può diventare pericolosa se si considera il peso e il ruolo che i numerosi guru dell'era tecnologica stanno acquisendo anche in termini politici e di governo del mondo.

Al termine della lettura ciò che rimane al lettore è nuova conoscenza sulla evoluzione tecnologica, sulla sua storia e i suoi effetti ma anche un lungo elenco di domande, sulle quali forse sarebbe meglio impegnarsi per cominciare a darsi delle risposte. Domande di tipo filosofico ed etico che vanno rivolte ai produttori e a chi oggi è impegnato nella creazione di nuove tecnologie e nuova automazione ma anche a sè stessi allo scopo di comprendere meglio cosa stia succedendo e cosa sia possibile fare.

Le risposte fornite da Carr possono fornire numerosi spunti di riflessione per risposte individuali che potrebbero portare a rapportarsi alla tecnologia in modi nuovi e possibillmente positivi.

 

 

 

comments powered by Disqus

Sei alla ricerca di uno sviluppatore?

Cerca nel nostro database