Il libro di Carlo Mazzucchelli 100 libri per una lettura critica della tecnologia è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital
Esther Dyson - Release 2.0
Scheda libro
Titolo intero: Release 2.0 - Come vivere nell'era digitale
Titolo originale: Release 2.0: A Design for Living in the Digital Age
Genere:
Listino: 21,60
Editore: Broadway (1668)
Collana:
Pagine: 272
Data uscita: 13 ottobre 1997
Valutazione **
Commento
Il libro contiene molte ovvietà su novità tecnologiche sulle quali tutti possono fare facili previsioni di successo ed evoluzioni future. Il libro è ambizioso e può non corrispondere alle motivazioni che hanno portato al suo acquisto. Contiene comunque numerose informazioni, offerte in modo semplice, sulla vita digitale online. Oggi si possono trovare libri migliori, più approfonditi e utili.
Autore
Esther Dyson, nata a Zurigo nel 1951, è una giornalista statunitense, nota esperta e filosofa nel campo delle tecnologie digitali emergenti. Dopo essersi laureata a Harvard in economia, Dyson ha lavorato in Forbes divenendone una reporter. Nel 1977 entra nel dipartimento di ricerca della New Court Securities e segue Federal Express ed altre start-up. Dopo un passaggio alla Oppenheimer dove si è occupata di software, passa alla Rosen Research e nel 1983 compra la società dal suo datore di lavoro Ben Rosen, ribattezzandola EDventure Holdings. Un tratto distintivo dei suoi progetti sono i nomi: Release 1.0 è la rivista mensile sull’industria delle tecnologie, Release 2.0 è il libro di Dyson del 1997 sugli effetti di Internet sulle vite degli individui, Release 3.0 è l’articolo di Dyson sul New York Times e sugli altri giornali del gruppo, Release 4.0 http://weblog.edventure.com è il weblog. Partecipa alle attività di numerose organizzazioni no profit. Dona tempo e denaro in organizzazioni emergenti (Glasses for Humanity, Bridges.org, the National Endowment for Democracy and the Eurasia Foundation).
Come pesci nella rete
“Internet è come l'alcol. Accentua quello che si vorrebbe fare in ogni caso. Se si vuole essere soli, permette di sentirsi più soli. Se si vuole entrare in connessione con qualcuno, facilita la connessione. - Essere online per le aziende non è necessariamente profittevole ma non lo è sicuramente non essere online!"
Esther Dyson è stata una protagonista della rivoluzione digitale e di Internet, sempre dalla parte dell’utente della rete. Nel suo libro qui citato ha esplorato il Web come uno strumento globale di libertà, scelta e responsabilità individuali. Uno strumento capace di generare grandi opportunità di business ma che potrebbe perire nel caso in cui dovessero vincere le grandi multinazionali e la pubblicità. Quasi una profezia sul rischio reale che corre la Rete, considerando che Release 2.0 è stato pubblicato nel lontanissimo 1997.
Il libro contiene numerose ovvietà, la sua lettura non è impegnativa ma può essere essenziale per chi vuole capire il percorso che il Web sta compiendo e la sua importanza in un’ottica di lungo termine. Obiettivo dichiarato del libro era l’analisi dei cambiamenti che Internet e il Web avrebbero introdotto nell’arco dei dieci anni a seguire. Nessuna attenzione è stata posta dall’autrice ad aspetti operativi e pochi consigli sono stati forniti alle aziende che in quegli anni stavano sperimentando le nuove tecnologie e ipotizzando le prime strategie web. Realease 2.0 è stato uno dei primi libri a proiettare la riflessione nel futuro e a focalizzare lo sguardo su un mondo, quello di oggi e che seguirà, completamente diverso perché caratterizzato dalle tecnologie digitali della Rete e dei nuovi media digitali.
Il libro è strutturato su undici capitoli, quattro dei quali sono focalizzati sull’analisi dell’economia di rete e dei suoi effetti sulla vita sociale, lavorativa, educazionale e politica, gli altri cinque su aspetti specifici e più concreti della Rete quali la sicurezza, la privacy, l’anonimato, la proprietà intellettuale e i contenuti.
A distanza di quasi venti anni la lettura del libro della Dyson può risultare una perdita di tempo. Molte delle previsioni fatte si sono avverate e sono entrate nella nostra vita quotidiana così come nella nostra mente sotto forma di cambiamenti cognitivi e di percezione della realtà tecnologica che ci circonda. Può comunque risultare interessante e divertente verificare la distanza che intercorre tra il nostro modo di usare la tecnologia di Internet oggi e quello che era possibile fare venti anni fa. Il percorso fatto si è sviluppato attraverso momenti più o meno rivoluzionari, è stato guidato da schiere sempre più numerose di creativi e sviluppatori ma anche di manager d’azienda che hanno sperimentato nuove strategie basate sulle tecnologie di rete e sul web.
La visione del 1997 di Dyson era quella di un'economia delle Rete nella quale piccole aziende e individui sarebbero stati capaci di riconfigurare sé stessi con l’obiettivo di risolvere rapidamente problemi o introdurre cambiamenti. A prevalere, secondo Dyson, sarebbero stati i più veloci, quelli capaci di muoversi alla stessa velocità imposta dall'evoluzione tecnologica e dagli elettroni.
A preoccupare Dyson erano i rischi associati alla privacy delle persone, alla sicurezza e alla proprietà intellettuale. A questi argomenti sono stati dedicati interi capitoli, non sempre di qualità ma con alcune intuizioni di cui si discute ancora molto oggi. L’idea di Dyson era di introdurre sulla Rete meta-dati capaci di dare all’utente il pieno controllo dell’uso di Internet, ad esempio per monitorare le attività dei più piccoli. Difendendo il diritto alla privacy e alla libera protezione dei propri dati da parte di tutti, Release 2.0 richiamava l’attenzione alla sicurezza e relativa protezione dei dati sensibili, a partire da qualsiasi sito web, dispositivo o server web.
Il libro portava a due conclusioni, un futuro molto diverso perché trasformato dalla potenzialità e dalle opportunità di Internet e basato sulla possibilità di proteggere sé stessi in Rete attraverso strumenti adeguati di crittografia. La prima conclusione ha trovato conferma in tempi brevi, la seconda non ancora perché la Rete è diventata un’ottima opportunità di business e di trasformazione anche per i cibercriminali. Una realtà non interamente compresa né prevista dalla Dyson. Le conclusioni del libro della Dyson possono apparire oggi naïve e superficiali ma molte delle sue analisi sono state riprese e utilizzate da numerosi manager d’azienda impegnati a definire strategie di lungo termine per le loro aziende.
Il libro della Dyson non è stato l’unico a occuparsi, in quegli anni, di Internet e di strategie. Un libro da menzionare è ad esempio Net Gain di John Hagel e Arthur Amstrong, molto diverso da Release 2.0 perché più focalizzato sulla costruzione di modelli di business legati a Internet e meno attento alle strategie di lungo termine. Il tutto a partire dalla considerazione che Internet è comunitario e uno strumento relazionale fondamentale per la costruzione di relazioni one-to-one e per coltivarle nel tempo. I due libri condividevano la visione di una Internet guidata dall’utente e da un’offerta capace di riconoscere i diversi bisogni degli utenti e di soddisfarli, e della visione della Rete come basata su relazioni individualizzate e comunicazioni personalizzate, e di un mondo tecnologico futuro nel quale chi non sarà in grado di adattarsi, sarà destinato a perire (Adapt or Die).
Con questo libro Esther Dyson si è mossa, in modo furbo e intelligente, nello stesso filone nel quale si muovono da sempre molti autori e esperti tecnologici. Il libro non è fine a sé stesso ma uno strumento di comunicazione e marketing finalizzato a promuovere il business. Nel caso di Dyson, una società da lei creata, la EDventure Holfings, che pubblicizza una newsletter e organizza eventi e seminari finalizzati a consulenze tecnologiche. La strumentalità che ha guidato la scrittura del libro ne ha inficiato la qualità e la profondità. Il libro è interessante ma è un’opera incompiuta.
Un’opera leggera e poco approfondita da menzionare perché esprime perfettamente lo spirito tecnofiliaco del tempo e di autori capaci di vedere nelle tecnologie digitali e in Internet la panacea per i problemi del mondo. Strumenti tecnologici utili a creare e a procurare nuovi posti di lavoro, a trasformare modelli di business e organizzazioni, a migliorare il mondo dell'informazione, a offrire nuove opportunità agli individui e a rendere possibile lo sviluppo di una nuova cultura fatta “di onestà, apertura, responsabilità e persistente reputazione oltre che attenzione al bene comune…”.
Una visione del mondo tecnologico utopica e integrata al tempo stesso e sicuramente caratterizzata da tecno-entusiasmo e da tecnofilia.
Bibliografia (da wikipedia)
- Release 1.0 rivista mensile sull’industria delle tecnologie, pubblicata negli ultimi 20 anni da EDventure Holdings.
- Release 2.0 libro di Dyson del 1997 sugli effetti di Internet sulle vite degli individui. Il titolo completo è Release 2.0: A design for living in the digital age. È uscita anche una nuova edizione, Release 2.1, nel 1998.
- Release 3.0 articolo di Dyson sul New York Times e sugli altri giornali del gruppo.
- Release 4.0 (http://weblog.edventure.com) è il weblog di Dyson. Il 4 marzo 2005, Dyson ha cambiato l’indirizzo del suo blog verso il suo account Flickr (http://www.flickr.com/photos/edyson/ ).