Il libro di Carlo Mazzucchlli 80 PROFILI DIGITALI - Identità, personalità e stili di vita determinati tecnologicamente, è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital
Tecnofili
La tecnofilia (dal greco τέχνη, technē, "arte, capacità, saper fare" e φίλος, philos, "amato, caro, amico") è un termine sociologico con il quale si indica “un atteggiamento culturale e psicologico di chi nutre fiducia o prova entusiasmo nei confronti della tecnologia, soprattutto verso le nuove tecnologie (personal computer, Internet, media sociali. Home entertainment, TV, ecc.) che si prospettano sul panorama tecnologico.”(Wikipedia1).
Il Tecnofilo è un appassionato della tecnologia, delle sue realizzazioni e degli ultimi ritrovati tecnologici, ha una visione ottimistica e, a volte, trionfalistica delle potenzialità delle tecnologie dell'informazione, come Internet e i media sociali e crede nella capacità taumaturgica, democratica e antiautoritaria della tecnologia. E' convinto che la tecnologia abbia prodotto il progresso e un miglioramento radicale delle condizioni di vita, è un consumatore avido di oggetti tecnologici e spesso acquirente compulsivo di prodotti tecnologici non propriamente e sempre utili.
Tecnomobili
Il tecnofilo è solitamente contrapposto, con un approccio riduzionista e sbagliato, al tecnofobo. Tra il primo e il secondo esistono in realtà gradazioni diverse con posizioni teoriche e pratiche di vita più riflessive e critiche che meritano altrettanta attenzione e considerazione. Queste gradazioni definiscono livelli diversi di tecnofilia e descrivono una relazione con la tecnologia sempre un po’ conflittuale e contraddittoria, di amore e odio, di esaltazione e di timore, di utopia visionaria e paura catastrofista.
Il tecnofilo più entusiasta è noto anche come Geek2 (persona solitaria affascinata dalla tecnologia) e/o Nerd. Il Geek (lo sono Alan Turing il padre della scienza dell'informazione, Tim Berners-Lee inventore del world wide web, Ralph Baer il padre dei videogiochi, Dennis Ritchie creatore del linguaggio di programmazione 'C', Michel Hart creatore dell'e-book, , Shawn Fanning creatore di Napster, Bram Cohen inventore di BitTorrent) è solitamente un tecnofilo fanatico o una persona con conoscenze informatiche (tecnologie della informazione) superiori alla media. Il Nerd (Bill Gates, Steve Jobs, Melissa Meye, Albert Eistein, Jack Dorsey, Jimmy Whales, Tina Fey, Tom Anderson, Mark Zuckerberg, Ben Stein, Michael Dell, Steve Urkle, Linus Torvalds, Chris Hardwick, George Takei, Kevin Smith, Aisha Tyler) è una persona con una predisposizione verso la scienza e la tecnologia e i nuovi media sociali. Entrambi tecnofili, il primo è un nerd meno abile tecnicamente e con difficoltà a socializzare, il secondo è bravo in entrambe le cose.
L'arcipelago dei tecnofili è vasto e rappresentato da sottoculture diverse che esprimono l'entusiasmo per l'intelligenza artificiale e la robotica, teorizzano l'arrivo del cyborg post-umano o transumano, celebrano le avanguardie artistiche, le sette dei tecnognostici californiani e il cyberpunk. Tante gradazioni di tecnofilia, tutte tra loro collegate dalla visione di scenari futuri, nei quali la tecnologia avrà un ruolo determinante e positivo per il progresso dell'umanità. Una visione che non sembra preoccuparsi del minore ruolo che l'essere umano potrebbe giocare in questi scenari perchè ormai superato dalle macchine e dalla loro capacità autonoma di evoluzione.
Tecnofile sono anche le posizioni di quanti hanno preconizzato l'avvento di nuove realtà digitali in sostituzione di quelle analogiche e tradizionali precedenti. Tecnofilo si è mostrato Michael Chichton quando nel 1993 ha parlato della morte dei 'mediasauri' ancorati alla carta e l'avvento del libro e del media digitale.
Tecnofili sono nei loro atteggiamenti, sempre un po' esibizionisti, narcisisti e arroganti, i fan di Apple che passano le nottate in sacchi a pelo e tende per entrare in possesso del nuovo iPhone o iPad. Lo sono anche tutti coloro che, da 'early adopter' (i primi a adottare l'ultima novità tecnologica, secondo una terminologia coniata da Geoffrey Moore nel suo libro Crossing the chasm) decidono di fare da cavie di nuovi prodotti non ancora completamente testati e sperimentati. Sia i primi sia i secondi si ritrovano ad essere corteggiatissimi dalle grandi marche, molto interessate ai loro profili psicologici e comportamentali per commercializzare meglio i loro marchi. I tecnofili di questo tipo hanno caratteristiche comuni, riconducibili al reddito, alle abitudini, di consumo hi-tech, all'apertura mentale, alla stima di se', alla creatività e alla propensione al comando e alla leadership.
Il comportamento tecnofilo nell’intellettuale o studioso può portare all’apologia della tecnologia e alla sua ideologizzazione, nel consumatore può condizionare processi decisionali di acquisto. Il consumatore tecnofilo tende ad acquistare beni e prodotti tecnologici inutili o complicati, crede nel ruolo della tecnologia nello sviluppo e nel progresso economico e sociale ma anche nel dare forma a una società più libera e democratica perché più ricca di opportunità e di beni.
Il tecnofilo non è cieco di fronte agli effetti negativi della tecnologia e ai suoi effetti collaterali ma non ne fa un problema e cerca di superarli con altre scelte di tipo tecnologico.