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Come gestire i dati in ambito IA

Come gestire i dati in ambito IA

06 Ottobre 2025 Gian Carlo Lanzetti
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Gian Carlo Lanzetti
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Le pressioni sulle aziende per gestire la qualità, la provenienza e la sicurezza dei dati stanno crescendo con la stessa rapidità dell’IA. Ma senza fiducia nei dati, sostiene Nutanix, nessuna strategia di IA può evolvere in modo responsabile. Senza governance, le aziende passeranno più tempo a correggere gli errori dell’IA che a creare valore. Forse un giorno, quella del ‘Retro Data Manager’ diventerà una professione del futuro.

Ciò è tanto più vero se troverà conferma la previsione delle Nazioni Unite che nel 2033 l’IA sarà un mercato 4,8 trilioni di dollari, Ovvero una mole immensa di dati, e di rischi, da gestire

Ecco perché la regolamentazione si è dovuta adeguare rapidamente. L'AI Act dell’Unione Europea, ad esempio, rappresenta il primo tentativo al mondo di definire norme complete nell’ambito dell'intelligenza artificiale. Stabilisce requisiti rigorosi per i sistemi ad alto rischio, obblighi specifici per i modelli di uso generale e sanzioni per le aziende che non sono in grado di dimostrare controllo e trasparenza.

Per le aziende europee e per chiunque commerci con loro, è fondamentale sapere dove risiedono i propri dati, come fluiscono e come si comportano i loro modelli. La governance perciò deve essere integrata nella piattaforma fin dall'inizio, seguendo i dati e i modelli attraverso cloud, edge e processi aziendali.

Nuove sfide

Per molte aziende , osserva Nutanix , tra i leader globali nel software cloud, offre alle aziende un'unica piattaforma per l'esecuzione di applicazioni e la gestione dei dati, tutto ciò si traduce in una sfida. La società indica tre aree di fallimento ricorrenti che minano la governance e la fiducia. La prima è legata alle lacune in materia di residenza e sovranità dei dati.

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Molte piattaforme, ad esempio, non riescono a stabilire dove risiedono o come si muovono i dati quando i carichi di lavoro si estendono tra SaaS, hyperscaler ed edge. La situazione sta diventando insostenibile. L’EU Data Act, in vigore da settembre 2025, pone l’accento su portabilità, accesso e verificabilità. Se a ciò si aggiungono le iniziative nazionali di ‘sovereign AI diventa chiaro che le aziende hanno bisogno di controlli che non si limitino a conservare i dati in sicurezza bensì che dimostrino anche dove e come vengono elaborati.

La seconda area di criticità è l'implementazione frettolosa dei Large Language Model (LLM). Questi modelli vengono messi in produzione più velocemente di quanto ci voglia per essere validati. Senza una supervisione rigorosa, tendono ad "allucinare", a deviare dalle intenzioni iniziali o a non allinearsi alle policy aziendali. Anche le autorità di regolamentazione hanno notato questo problema, come dimostra l'attenzione specifica dell'AI Act dell'UE sull'intelligenza artificiale di uso generale e la creazione del nuovo AI Safety Institute nel Regno Unito dedicato al testing dei modelli. Implementare modelli senza una governance adeguata è un rischio per la reputazione aziendale.

Il terzo problema è rappresentato dai punti ciechi nel ciclo di vita dei dati. Ciò accade quando la mancanza di strumenti integrati per applicare le policy - dall'ingestione all'addestramento, al deployment fino all'inferenza - compromette la supervisione e la verificabilità. Di conseguenza, le aziende non possono dimostrare la conformità end-to-end. E quando si verifica un problema, come una violazione dei dati, segnalazione di bias o un'ispezione normativa, queste aziende si ritrovano a gestire registri frammentati e dati incompleti.

Lapproccio vincente?

Se le lacune nella governance generano rischi, un approccio vincente prevede che la sovranità, la validazione e la gestione del rischio siano integrate nella piattaforma di IA fin dalla sua progettazione e non semplicemente aggiunte in un secondo momento. Non è più sufficiente affermare che i dati sono "conservati in modo sicuro". Le aziende devono dimostrare dove si trovano, come si muovono e chi li gestisce, in tutti gli ambienti multicloud ed edge. Ciò si traduce nella necessità di una tracciabilità verificabile, uno storage e una gestione geolocalizzati nonché controlli che seguano i dati ovunque si spostino.

Un approccio vincente, aggiunge ancora Nutanix,  richiede anche una validazione continua per gli LLM. L'accuratezza è solo un punto di partenza, non un traguardo finale. Gli LLM devono essere monitorati costantemente per identificare problemi come la deviazione dalle intenzioni originali, bias e allucinazioni con la tecnica di Retrieval-Augmented Generation (RAG) e l’audit trail, che rafforzano la fiducia nei risultati. Le autorità di regolamentazione hanno già chiarito che la presenza di pipeline dedicate alla trasparenza e alla valutazione saranno requisiti obbligatori.

Il terzo elemento di un approccio vincente è una governance integrata in ogni livello dell'infrastruttura..

La sfida per i responsabili aziendali risiede nel tradurre i principi di governance in pratiche operative quotidiane. Alcune priorità emergono chiaramente:

  • Adottare un framework riconosciuto.
  •  Rendere portabili le policy.  
  •  Investire nella valutazione e nell'osservabilità. 
  • Pianificare la sovranità.,
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