Ciò spiega l’attenzione riposta dalla società nella scelta delle partnership negli ultimi tempi: con Microsoft, Google e OpenAI in particolare.
Ampia intesa con Microsoft e…
Sul finire dello scorso anno Oracle ha ampliato la collaborazione multicloud con Microsoft in modo significativo. E’ stato concordato, in particolare, di lavorare insieme per supportare OpenAI e ChatGPT e 11 dei 23 data center OCI che si stanno costruendo all'interno di Azure sono diventati operativi. “Quando questa capacità cloud di Azure/OCI diventerà disponibile per l’ampia base installata di clienti Microsoft e Oracle, ha precisato Larry Ellison, presidente e CTO di Oracle, darà un forte impulso alla crescita del nostro database cloud. Ora i clienti possono eseguire qualsiasi versione del database Oracle (autonomo, 23ai Vector DB e così via) sia in Azure che in Oracle Cloud. Poiché i clienti continuano a scegliere e utilizzare più cloud, gli hyperscaler come Microsoft e Google stanno rispondendo interconnettendo i propri cloud”.
Oracle ha anche firmato verso la fine dello scorso anno un accordo con Google per interconnettere i cloud e inizialmente costruire 12 data center OCI all'interno di Google Cloud. “Prevediamo, ha precisato Ellison, che il database Oracle sarà disponibile all'interno di Google Cloud a settembre di quest'anno”.
.. nuovamente con Google e…
E’ invece recente una nuova partnership con Google Cloud per offrire ai clienti la possibilità di abbinare le tecnologie Oracle Cloud Infrastructure e Google Cloud per accelerare la migrazione e la modernizzazione delle applicazioni. Oracle Interconnect for Google Cloud sarà inizialmente disponibile per l'onboarding dei clienti in 11 regioni cloud a livello globale e consentirà ai clienti di distribuire carichi di lavoro generici senza costi di trasferimento dati tra i due cloud. Entro la fine dell'anno sarà disponibile una nuova offerta, Oracle Database@Google Cloud, caratterizzata dal più alto livello di performance del Database e della rete Oracle, unito alla parità di funzioni e prezzi con OCI.
Circondati da troppi schermi non sappiamo più guardarci dentro
Oracle Database@Google Cloud offre l'accesso diretto ai servizi database Oracle in esecuzione su OCI e distribuiti nei datacenter di Google Cloud. La nuova offerta è stata progettata per consentire ai clienti di accelerare la migrazione al cloud, in modo da modernizzare gli ambienti IT e sfruttare l'infrastruttura Google Cloud, gli strumenti e i servizi AI, inclusi dati e analytics, AI Vertex e i foundation model di Gemini.
I clienti, precisa una nota della stessa Oracle, potranno ottenere diversi vantaggi, quali:
- opzioni flessibili per semplificare e contribuire ad accelerare la migrazione dei database Oracle nel cloud, inclusa la compatibilità con strumenti di migrazione collaudati come Oracle Zero-Downtime Migration;
- Esperienza di acquisto e gestione dei contratti semplificata tramite Google Cloud Marketplace, che consente ai clienti di acquistare i servizi di database Oracle utilizzando gli impegni in essere con Google Cloud e sfruttando i vantaggi delle licenze Oracle, tra cui il modello BYOL (Bring Your Own License) e i programmi di scontistica Oracle come Support Rewards (OSR);
- Customer Experience e supporto unificati da parte di Google Cloud e Oracle;
- Semplicità, sicurezza e latenza di un ambiente operativo unificato (datacenter) all'interno di Google Cloud per distribuire l’intera gamma di servizi database Oracle, tra cui Oracle Exadata Database Service, Oracle Autonomous Database Service, MySQL Heatwave, Oracle Database Zero Data Loss Autonomous Recovery Service, Oracle GoldenGate e Oracle Data Safe;
- Possibilità di connettere i propri dati Oracle con i servizi AI leader di settore di Google, tra cui i foundation model di Vertex AI e Gemini, per portare i veri dati aziendali in applicazioni, e agenti basati su AI da utilizzare per il servizio clienti, per i servizi ai dipendenti, le attività degli studi creativi, negli ambienti di sviluppo e altro ancora.
.. e OpenAI
Oracle, Microsoft e OpenAI hanno poi siglato una partnership per estendere la piattaforma Microsoft Azure AI su Oracle Cloud Infrastructure con l'obiettivo di fornire capacità aggiuntiva per OpenAI.
Come noto OpenAI è la società di ricerca e sviluppo nel campo dell'AI creatrice di ChatGPT, che fornisce servizi di intelligenza artificiale generativa a oltre 100 milioni di utenti ogni mese.
"Siamo lieti di lavorare con Microsoft e Oracle. OCI estenderà la capacità della piattaforma di Azure e consentirà a OpenAI di continuare a crescere scalando sulle proprie risorse cloud”, ha dichiarato Sam Altman, Chief Executive Officer, OpenAI.
L'infrastruttura AI all’avanguardia di OCI sta favorendo l’innovazione in questo campo. OpenAI, informa sempre la nota aziendale, si unirà alle migliaia di innovatori a livello globale, appartenenti a tutti i settori, che eseguono i propri carichi di lavoro AI sull'infrastruttura AI di OCI. Adept, Modal, MosaicML, NVIDIA, Reka, Suno, Together AI, Twelve Labs, xAI e altri ancora utilizzano OCI Supercluster per l'addestramento e l'inferenza dei modelli di AI di nuova generazione.
Le funzionalità ad hoc per l’AI offerte da OCI consentono a startup e aziende di ogni settore di creare e addestrare modelli in tempi più rapidi e in modo più affidabile, in qualsiasi modalità/luogo di esecuzione del cloud distribuito di Oracle.
Per la formazione di modelli LLM (Large Language Model), precisa ancora una nota, OCI Supercluster può scalare fino a supportare 64.000 GPU NVIDIA Blackwell da o Superchip GB200 Grace Blackwell connessi tramite una rete di cluster RDMA a bassissima latenza e una varietà di soluzioni di storage HPC . Le virtual machine OCI Compute e le istanze NVIDIA GPU Bare Metal di OCI sono in grado di alimentare le applicazioni per l'AI generativa, la computer vision, l'elaborazione del linguaggio naturale, i sistemi di suggerimento e molto altro ancora.