Non a caso, molte persone che hanno importanti ruoli pubblici, attivi nella politica, nell’impresa, nello sport e nello spettacolo, lavorano anni per imparare a controllare le loro emozioni e il loro linguaggio del corpo. Questo aspetto è fondamentale per la loro credibilità e per la loro capacità di gestire le situazioni più complesse. Ad esempio, tutti sanno che il linguaggio del corpo ha un grande centralità in giochi come il poker, nei quali la strategia ha un ruolo chiave e ogni piccolo gesto viene interpretato dai giocatori con molta attenzione. Il nostro corpo lancia messaggi incontrovertibili, spesso rivelatori e osservarli diventa parte fondamentale di molte sfide.
In un mondo che evolve tecnologicamente sempre più in fretta, la questione del linguaggio del corpo umano è un tema della massima rilevanza. Nuovi dispositivi e nuovi software ci permettono forme di comunicazione sempre più realistica e sofisticata, eppure c’è una parte molto importante del nostro rapportarci ad altri che sembra perderci al di là di uno schermo. Molti studiosi hanno analizzato la cosa del dettaglio. La comunicazione mediata da schermo è faticosa per l’essere umano, perché la bassa definizione delle immagini e la lentezza dei fotogrammi rispetto al fluire naturale dell’immagine rendono il linguaggio non verbale più difficile da interpretare. Si cerca quindi ci creare strumenti sempre più raffinati in grado di riporre quanto più nel dettaglio il linguaggio del corpo umano, e non solo.
Negli ultimi tempi si è lavorato moltissimo allo sviluppo di intelligente artificiali in grado di monitorare e interpretare il linguaggio del corpo umano. A tal proposito, Microsoft ha lavorato al brevetto di una tecnologia capace di rilevare l’attenzione di chi partecipa a un meeting, analizzando le sue espressioni facciali e la postura del corpo degli astanti. La cosa servirebbe per dare riscontri oggettivi in merito alla produttività dei dipendenti. Ovviamente scelta è stata criticatissima e sono state sollevate molte polemiche sul rispetto della privacy sul luogo di lavoro. Lo studio digitale del linguaggio del corpo si trasformerà inevitabilmente in una nuova forma di sorveglianza?
Anche Google sta lavorando alla creazione di nuovi dispositivi capaci di leggere il linguaggio del corpo umano. Lo scopo è quello di creare nuove tecnologie meno “interruttive”, capaci di rispondere ai bisogni dell’utente con il minor sforzo possibile. Si è messa all’opera l’ATAP, ovvero la divisione Advanced Technology and Products di Google. In particolare, si studiano dispositivi in grado di leggere i movimenti più sottili attraverso appositi sensori basati sulla tecnologia radar e l’uso di algoritmi. Le nuove tecnologie allo studio permetterebbero di interagire con i dispositivi attraverso semplici gesti. Non ci sarà quindi più bisogno di toccare schermi o di pronunciare comandi vocali. I sensori saranno capaci di leggere i più piccoli movimenti del nostro corpo e di rispondere di conseguenza.
Google da tempo lavora sullo sviluppo dei radar in questa direzione. Già nel 2015 sono state create sveglie o lettori musicali utilizzabili senza passare per il tocco diretto delle mani, ma attraverso semplici gesti. Sensori di questo genere vengono utilizzati anche per controllare parametri vitali fondamentali dell’utente come la respirazione notturna. Non occorre più indossare dispositivi direttamente sul corpo, i nuovi sensori permettono di leggere il movimento a distanza. La cosa entusiasma e inquieta allo stesso tempo. Come si evolverà il rapporto tra il linguaggio degli uomini e il linguaggio delle macchine nei prossimi anni? Difficile dirlo, ma la cosa sicuramente ci riserverà sorprese.