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PAZIENTE
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Da infante malato a soggetto “esperto”.
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OLTREPASSARE
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STUPIDITA'
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stupidità s. f. [dal lat. stupidĭtas -atis, der. di stupĭdus «stupido»]. – 1. letter. Stato di torpore, insensibilità o sbalordimento, causato da condizioni fisiche o morali: [il succo del papavero] Lene serpendo per le membra, acqueti A te gli spirti, e ne la mente induca Lieta stupidità (Parini). 2. Lo stesso, e più com., che stupidaggine, per indicare scarsità o mancanza d’intelligenza: ha dato prova di grande s.; la s. degli altri mi affascina, ma preferisco la mia (Ennio Flaiano); la s. di un discorso; ma meno com. con sign. concreto, cioè detto, azione, comportamento non intelligente: dire, fare una s.; è stata una s. non accettare l’incarico.
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OLTREPASSARE
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VITA
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vita s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione e complessità, e di cui la cellula è considerata unità fondamentale; in essi, un numero elevato di sottosistemi, o organi diversi, concorrono funzionalmente a costituire un tutto unico, per cui si parla di individuo vivente o organismo (e i sistemi viventi formano il mondo organico), che dà luogo a capacità di crescita, sviluppo e movimento autonomo, di autoregolazione, di metabolizzazione, di adattabilità, di reattività e, soprattutto, di riproduzione, agamica o per mezzo di particolari cellule sessuali (gameti). Constatata come proprietà di un numero enorme di specie, è stata ricondotta a un principio unitario dalla teoria dell’evoluzione per selezione naturale.
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OLTREPASSARE
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Perchè la parola è diventata così importante?
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Mai come in questi tempi contagiosi, la parola ha assunto un significato così importante. La parola nella sua etimologia, nei suoi significati polisemici, nella sua musicalità (Conte o Draghi pari sono? Meglio Madame e i Måneskin!), nel suo utilizzo, spesso distorto e manipolatorio. La parola, comunque e sempre voce di realtà.
Sulla parola SoloTablet ha lanciato a inizio Marzo 2021 una iniziativa che alla parola fa riferimento. Si chiama OLTREPASSARE (Pensare significa Oltrepassare), nasce dalla collaborazione di un gruppo di viandanti curiosi della lingua e di abitanti della Rete, con l'obiettivo di provare a dare nuovo senso alle parole, in un'era caratterizzata dall'epidemia ma soprattutto dalla tecnologia.
OLTREPASSARE non è l'unica iniziativa nata di questi tempi sulla parola. Una che vale la pena di essere menzionata è quella del Piccolo Teatro di Milano (Marzo 20211) che mira a comporre un abbecedario utile a interpretare la realtà di oggi.
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Tabulario
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Solitudine 🍒 🍒
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solitùdine s. f. [dal lat. solitudo -dĭnis, der. di solus «solo»]. – 1. La condizione, lo stato di chi è solo, come situazione passeggera o duratura; anche, condizione di chi vive solo, dal punto di vista materiale, affettivo e sim. 2. Luogo solitario, disabitato. (Estratto dall’Enciclopedia Treccani)
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AMORE [2]
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vita s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione e complessità, e di cui la cellula è considerata unità fondamentale; in essi, un numero elevato di sottosistemi, o organi diversi, concorrono funzionalmente a costituire un tutto unico, per cui si parla di individuo vivente o organismo (e i sistemi viventi formano il mondo organico), che dà luogo a capacità di crescita, sviluppo e movimento autonomo, di autoregolazione, di metabolizzazione, di adattabilità, di reattività e, soprattutto, di riproduzione, agamica o per mezzo di particolari cellule sessuali (gameti). Constatata come proprietà di un numero enorme di specie, è stata ricondotta a un principio unitario dalla teoria dell’evoluzione per selezione naturale.
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OLTREPASSARE
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COLLABORAZIONE
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Rispondo all'invito di Carlo Mazzucchelli, per la Challenge Oltrepassare, avendo dimenticato o forse volutamente non riuscendo, nel proteggermi con la consueta cera nelle orecchie, son caduto nella sua trappola mesmerica, avvinghiato e accalappiato dalle sue potentissime sirene suadenti, che in modo così persuasivo e delicato, dissemina nel web.
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SAGGEZZA
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saggézza – L’essere saggio; capacità di seguire la ragione nel comportamento e nei giudizî, moderazione nei desiderî, equilibrio e prudenza nel distinguere il bene e il male, nel valutare le situazioni e nel decidere, nel parlare e nell’agire, come dote che deriva dall’esperienza, dalla meditazione sulle cose, e che riguarda soprattutto il comportamento morale e in genere l’attività pratica.
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Straniero
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stranièro agg. e s. m. (f. -a) [der. del lat. extraneus «estraneo, esterno»; cfr. il fr. ant. estrangier, der. di estrange «estraneo»]. – 1. a. Di altri paesi, di altre nazioni: emigrare, andare esule in terra s.; imparare una lingua s., le lingue s.; avere una pronuncia s.; parlare con accento s.; usi, costumi s.; respingere ogni ingerenza s.; un popolo s., i popoli stranieri. In partic., riferito a persona, che appartiene per cittadinanza a uno stato estero, ma che gode dei diritti civili attribuiti ai cittadini dello stato, a condizione di reciprocità e nell’osservanza di norme contenute in leggi speciali: i turisti s. in Italia; frequentissimo in questo sign. come sost.: i diritti degli s.; la condizione giuridica dello s.; università per stranieri. Per estens., appartenente a cittadini stranieri: beni s. in Italia; formato di elementi stranieri: la legione s. (v. legione, nel sign. 3). b. Con connotazione ostile, alludendo a popolazioni nemiche o comunque avverse e odiate: eserciti s.; l’invasione, l’occupazione s.; languire sotto il dominio s.; anche come sost.: essere soggetti agli s., oppressi dagli s.; spesso al sing. con valore collettivo: combattere lo s., cacciare lo s.; allearsi con lo s., passare allo straniero. 2. agg., letter. Estraneo: sentirsi s. in patria, in casa propria; Giovani madri che a s. latte Non concedean gl’infanti (Foscolo); quando la terra Mi fia s. valle, e dal mio sguardo Fuggirà l’avvenir (Leopardi). Meno com., strano: l’aria intorno avea di Sogni piena Di varie forme e stranier portamenti (Poliziano).
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VIRTU' E GRANDEZZA
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virtù (ant. virtude o virtute, e anche vertù, vertude o vertute) - [lat. virtus-ūtis «forza, coraggio», derivazione di vir «uomo»; il significato moderno è dovuto principalmente al lat. cristiano]. – Disposizione naturale a fuggire il male e fare il bene, perseguito questo come fine a sé stesso, fuori da ogni considerazione di premio o castigo. Facoltà, capacità, potenza, soprattutto con riferimento a singole facoltà psichiche e intellettuali.
grandézza [der. di grande] - In senso morale, elevatezza, magnanimità: grandezza d’animo; in tutte quelle circostanze ha rivelato vera grandezza; carattere, spirito, comportamento privo di grandezza.
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