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Siamo ormai sottomessi alle categorie dell’ovvio e del necessario (Claudia Faita)
Il futuro dipende da noi, dagli obiettivi che ci poniamo nel costruire tecnologie e porle al servizio dell’uomo. Purtroppo ci stiamo rivelando dei “cattivi filosofi” poiché stiamo edificando un avvenire “a misura di macchina” anziché utilizzare le macchine per un domani “a misura di uomo”. Sono tuttavia convinta che siamo ancora in tempo per invertire la rotta. Anche se è difficile immaginarlo, un mondo migliore per l’uomo potrebbe essere davvero a portata di mano.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Possiamo fidarci dei nostri consulenti digitali?
Intelligenze artificiali, APP, assistenti personali sono oggi sempre al nostro fianco. Ci assistono, ci orientano, ci seguono, ci sorvegliano, ci condizionano e ci controllano. Ma forse ci stiamo abituando male, soprattutto perchè ci stiamo dimenticando della complessità del mondo reale. Sul tema ha scritto un interessante articolo ANDREA DI MENNA che qui segnaliamo.
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I robot occuperanno i campi!
Le macchine, dotate di intelligenza e di capacità di apprendere stanno cambiando il mondo e la realtà di molti ambiti lavorativi . Nel farlo sostituiscono manodopera umana diostrando non soltanto una elevata versatilità ed efficienza ma anche una crescente insostituibilità. Il tutto mentre molti stanno semplicemente a guardare, ragionando su benefici, costi e interessi. Siamo ancora lontani dalla cosiddetta singolarità, un momento nel futuro nel quale le macchine avranno forse reso completamente inutili i lavoratori e i lavori umani. Per avere un'anticipazione di queanto sta succedendo basta guardare al mondo dell'agricoltura.
Si trova in Tecnobibliografia
The Posthuman Manifesto
BIBLIOTECA DI TECNOLOGIA - Per l'autore di questo manifesto post-umanista «oggi gli uomini non sono più la cosa di maggior importanza nell’universo. Questo è qualcosa che gli umanisti devono ancora accettare […]. I corpi umani non hanno confini». Utilizzato per la prima volta nel 1992 il termine postumano è stato usato per mettere a fuoco l’affermarsi di alcune tendenze generali nella costruzione di nuove coordinate di definizione della soggettività, che partendo dall’arte potevano poi avere diramazioni significative nella società e nella cultura in senso ampio. Postumano, da semplice neologismo, usato prevalentemente in ambito artistico, è diventato un termine‐chiave per comprendere alcuni degli snodi principali del mondo tecnologico e digitale attuale. L’idea di fondo degli autori che si richiamano a questo termine è che l’uomo, sotto molteplici riguardi, avrebbe esaurito la sua parabola e che, pertanto, dovremmo prepararci alla strutturazione di una idea di uomo e umanità non più legate alle dicotomie del pensiero tradizionale.
Si trova in Tecnobibliografia / Intelligenza Artificiale
Intelligenza artificiale e arte
Segnaliamo un articolo di Elio Cappuccio pubblicato su ARTRIBUNE. Vi si parla di intelligenza artificiale e arte attraverso la storia della tecnologia che più di altre è destinata a cambiare il futuro delle relazioni tra esseri umani e tecnologia.
Si trova in Tecnologia e Impresa
🧀 Intelligenze artificiali e esseri umani
Su Linkedin e altre piattaforme di social networking si discetta molto di intelligenza artificiale. Spesso chi lo fa evidenzia conoscenza limitata dell’argomento, superficialità e confusione nell’approccio al tema, limitata consapevolezza sulle opportunità e sui rischi che ne derivano.
Si trova in Tecnopillole
Il dialogo filosofico online è possibile, anzi coltivabile (Alessandro Mattioli)
Il dialogo socratico, indagatore e che si pone in maniera critica rispetto al mondo, dovrebbe, a parer mio, essere insegnato a tutti e fin da subito nella scuola, affinché ognuno di noi possa avere i mezzi e gli strumenti necessari per mettersi un poco di più in discussione, sia nei confronti di sé che dei propri modelli e paradigmi di vita, sia nei confronti degli altri e dei rapporti che si intrattengono col cosmo tutto. In consulenza filosofica, il dialogo socratico e pertanto l’arte maieutica, fatta di domande e risposte che vadano a scavare nelle profondità del nostro essere, è fondamentale per la buon riuscita della seduta, proprio perché, anche grazie a essa, è possibile mettere a nudo e lasciar cadere quei paradigmi e stereotipi che continuamente indirizzano il nostro modo di essere e di pensare.
Si trova in Blog / Tecnologia e dialogo socratico
L'assenza di autentico dialogo è problema centrale del nostro tempo ( Stefano Zampieri)
Non c’è singola consulenza filosofica o laboratorio di pratica filosofica che non mi abbia imposto una riflessione, che non mi abbia posto delle domande teoriche alle quali era necessario dare risposta. Credo sia proprio specifico del lavoro filosofico il mettersi costantemente in questione. Il filosofo non è mai arrivato alla fine del suo percorso. La filosofia è proprio un viaggio senza termine ultimo, o se vogliamo è proprio quella “analisi interminabile” di cui parlava Freud. Per usare una formula la guida del nostro lavoro non può che essere l’indicazione socratica del non sapere.
Si trova in Blog / Tecnologia e dialogo socratico
Sandy e il web: riflessioni sull'intelligenza artificiale
C’è un mondo dietro l’Intelligenza Artificiale, il suo scopo è rendere migliore la nostra vita in ogni aspetto della vita quotidiana, a partire dalle cose più futili, quali fare la spesa on line, per cui ci sono sistemi intelligenti che in base alle nostre preferenze di servizi e prodotti ci portano ad una scelta o ad un’altra, fino ad arrivare alle cose più complicate come la creazione di automobili che viaggiano automaticamente; o arti artificiali che per mezzo dell’Intelligenza Artificiale hanno raggiunto una struttura così sofisticata da cambiare profondamente il vivere quotidiano di un disabile; oppure sistemi di Intelligenza Artificiale che permettono al disabile di poter accedere senza problemi al mondo del web, ai siti Internet, e quindi di poter essere parte integrante della società.
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La realtà tecnologica cambia, i concetti usati per comprenderla no!
Fino a quando nelle scuole non verranno dedicate delle ore finalizzate all’educazione digitale è difficile coltivare una visione ottimistica del futuro. Avere una cultura sulle tematiche inerenti alla tecnologia e ai suoi effetti non può essere solo priorità di alcune classi sociali o culturali. Questi argomenti hanno la stessa importanza delle materie canoniche studiate normalmente negli istituti.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia