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Necessaria una consapevolezza dei passaggi matematici e algoritmici della tecnologia (Scelzi Raffaella )
La tecnologia è strutturata e governata troppo liberamente, mancano i riferimenti di governance a livello internazionale e questo è e sarà secondo me il vero ed unico problema su cui dibatteremo attivamente nei prossimi anni.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Necessario integrare pensiero scientifico e umanistico (Gerardo Ricciardi)
Fin dall’inizio della relazione uomo-macchina, l’uomo ha dovuto vivere nuovi problemi, ma in questa era tecnologica la “macchina”, nella sua versione digitale, è dotata di una “volontà di potenza” molto forte, in relazione all’impatto che ha sulla vita umana, in dimensioni fondamentali, come quelli legati agli spazi e ai tempi di vita e di lavoro oppure alla interazione uomo-dispositivo nella sua componente psicologico-emotiva. Pertanto è abbastanza evidente che l’umanità deve porsi il problema del controllo della tecnologia, del suo uso, sia in termini comunitari sia in termini personali.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Nel pieno di una grande transizione: la formazione di un ecosistema digitale compiuto
Credo che nessuna persona intelligente, orientata eticamente e attenta al bene comune possa avere creduto e potrà credere che la tecnologia sia la risposta a tutto. Anche ai bisogni sociali, culturali, conviviali, emozionali che ci caratterizzano come persone, individui, cittadini. Il problema che abbiamo è restituire umanità e spirito sociale a grandi moltitudini di persone che negli ultimi 30/40 anni sono cresciuti in contesti dominati da un consumismo esasperato, da una esagerata propensione a rincorrere i simboli del successo, a privilegiare le apparenze, le immagini e un agire mai disinteressato e sempre finalizzato.
Si trova in Blog / Sociologia e tecnologia
Nell'era tecnologica dobbiamo focalizzarci sull'etica (Nausica Manzi)
Dal mio punto di vista, la tecnologia quindi è il velo di Iside, perché si pone come un mezzo da un lato utile alla vita umana, sostegno, aiuto (si pensi alle intelligenze artificiali o agli odierni sistemi informatici che permettono di svolgere più lavori contemporaneamente, videochiamate e possibilità di connettersi con chiunque nello stesso momento in tutto il mondo), dall’altro, come arcano oscuro, come mistero tremendo che fa paura. Tale velo che è la tecnologia si pone quindi come un elemento terzo, che è sia tremendum che fascinans, due termini questi su cui concentro l’attenzione nel primo capitolo del mio saggio “Custode di esistenza”.
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Nessun singolo individuo è in grado di controllare un dispositivo tecnologico ( Nicola Giusto)
Pensare la tecnologia è possibile solamente a partire da una posizione svantaggiata. La tecnologia, sviluppata dall’uomo per allontanare il panico vissuto nell’oscurità della notte, il pericolo degli animali selvaggi e la violenza della natura, è a sua volta opaca, a volte incomprensibile, aliena al proprio creatore e instaura un secondo ordine, questa volta artificiale, di panico.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Noi siamo cultura. Perché sapere ci rende liberi
LIBRI DI TECNOLOGIA - Non siamo solo quello che mangiamo ma anche quello che conosciamo perchè l'essere umano vuole capire ed è capace di huardare al di là dei propri sensi. Questa la tesi del libro del genetista Edoardo Boncinelli, autore per Rizzoli di "Noi siamo cultura". Il lbro aiuta il lettore a comprendere il ruolo della conoscenza come molla principale della natura umana. Una esperienza che porta alla costruzione del bagaglio culturale che ogni persona si porta appresso. Maggiore sarà la conoscenza e la cultura e più grande sarà la felicità e la capacità di goderne con piena consapevolezza. Il libro guida il lettore in una lunga chiacchierate divulgativa e ricca di spunti utili a capire quanto sia importante appagare la sete di sapere e di cultura fatta di un misto di saggezza e buon senso, scienza e arte, progresso tecnologico, morale e spirituale. Grazie alla cultura l'essere umano ha la possibilità di essere unico e il lusso di differenziarsi dagli altri. Una libertà che comporta responsabilità, fatica e coraggio.
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Non accontentarti delle risposte rassicuranti e certe di Google, pretendi di più
Stiamo vivendo tempi caotici e disordinati ma grazie al motore di ricerca di Google Search abbiamo sempre la percezione di essere sul pezzo, costantemente aggiornati, con le conoscenze che servono per risolvere ogni tipo di quesiti e problemi e per affrontare preparati il presente e il futuro, il noto e l'ignoto.
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Non c’è nulla di vero tranne le esagerazioni
La tecnologia ci sta riprogrammando e noi non comprendiamo pienamente il radicale cambiamento di paradigma in essere. Lo dice Byung-Chul Han, filosofo tedesco-sudcoreano, nel suo ultimo libro “Nello sciame”. Uno dei numerosi testi che invitano a una riflessione critica sugli effetti del medium tecnologico e i suoi prodotti. Una riflessione che guarda al sociale e al privato ma anche alla sfera del discorso pubblico e alla politica. Nella visione tecno-apocalittica dell'autore la rappresentanza politica non esiste più. Tutto è cinguettare e chiacchierare, naturalemente online!
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Non pubblicare le foto dei tuoi figli online soprattutto se non hai chiesto loro il permesso
L'uso e abuso delle piattaforme tecnologiche da parte degli adolescenti per appuntamenti e chat erotiche, per la navigazione di siti e la visione di filmini pornografici è pratica diffusa e condivisa. Lo è anche la pratica del selfie, motivata dalla ricerca continua di un'identità e dalla scelta di condividere fotografie personali per ammiccamenti o approcci di tipo sessuale, e per la pratica del sexting, un fenomeno favorito dallo stesso narcisismo esibizionista che alimenta il selfie.
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Non sanno di far ciò ma lo fanno
La Rete e i social network sono sempre più l’espressione di un reale fittizio vissuto come reale. A nulla serve spiegare la distorsione della verità in atto perché essa è già nota e accettata dall’utente della rete e dal social networker. Ne deriva un comportamento fatto di ignoranza e di cinismo avvalorato dal suo essere diffuso e condiviso con una grande maggioranza di persone.
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