La bibliografia qui proposta non deve essere considerata esauriente né completa. Gradite segnalazioni su eventuali dimenticanze o omissioni che serviranno a aggiornare e migliorare il lavoro fin qui fatto. Potete scrivermi a questo indirizzo.
Questa è una biblografia essenziale e ragionata, rivolta a tutti coloro che si occupano di restauro sia in ambito pratico (restauratori, artigiani, ecc.) che in ambito teorico (storici dell'arte, conservatori ecc...). E' una bibliografia pensata anche per semplici appassionati che intendono approfondire le affascinanti tecniche e teorie sul restauro delle opere d'arti.
Comporre una bibliografia del restauro (Instaurare, reficere, renovare, restaurare, ripristinare, ecc.) non è semplice perchè molte e diverse sono le tipologie di restauro possibili così come numerose sono le scuole di pensiero (restauro alla maniera di Violet Le Duc (restauro stilistico) che punta a riportare agli antichi splendori monumenti, pitture e sculture con tecniche e materiali usati nell'epoca del manufatto (“restaurare un edificio significa ristabilirlo in uno stato di integrità che può non essere mai esistito”); restauro secondo John Ruskin (restauro romantico) che mira a preservare il segno del tempo sulle opere; restauro filologico di Camillo Boito che mira al rispetto per le aggiunte di valore artistico che nel corso del tempo sono state apportate al manufatto).
Le modalità di restauro praticate nel tempo sono però più numerose. Si parla di Restauro storico di Luca Beltrami (integrazioni all'opera fondate su documenti storici), Restauro di consolidamento (opere che mirano a ristabilire un adeguato livello di sicurezza all'edificio/opera/manufatto, opere necessarie a ristabilire un adeguato livello di sicurezza statica), Restauro di ricomposizione o anastilosi (ricostruzione di un monumentodel quale si hanno le parti applicando il criterio della riconoscibilità), Restauro scientifico di Gustavo Giovannoni (in ogni intervento bisogna sfruttare tutte le più moderne tecnologie per poter giungere a interventi scientifici di restauro), Restauro di liberazione (rimozione di superfetazioni ritenute di scarso valore storico-artistico), Restauro innovativo (porta all'aggiunta di parti rilevanti, talvolta necessarie per il riuso del maufatto), Restauro di completamento (aggiunta di parti accessorie realizzate secondo il criterio della riconoscibilità), Restauro di innovazione (aggiunge parti rilevanti di nuova concezione che talvolta risultano necessarie per il riuso del manufatto), Restauro critico (approccio metodologico che punta al riconoscimento dell'opera d'arte, nella sua consistenza fisica e nella sua duplice polarità estetica e storica, in vista della trasmissione al futuro), Restauro archeologico (identifica, nelle accezioni più comuni, interventi conservativi di manufatti e reperti mobili provenienti per lo più da operazioni di scavo) e Teoria del caso per caso.elaborata (trattare ogni manufatto come opera a sé stante, rifuggendo teorizzazioni astratte a favore dell'analisi attenta dei documenti storici e del manufatto) da Ambrogio Annoni
Di seguito sono segnalati i principali testi di restauro suddivisi in base alle varie tipologie di appartenenza:
- Bibliografia - Teoria
- Bibliografia della storia del restauro architettonico (PDF Universitario con bibliografia completa)
- Bibliografia dei testi sulla chimica del restauro (PDF sul tema)
- Bibliografia Restauro Dipinti (PDF bibliografia ODP)
- Bibliografia Restauro pitture murali e affreschi
- Bibliografia Restauro della pietra e dei materiali lapidei
- Bibliografia del resaturo architettonico (PDF per saperne di più)
- Bibliografia del Restauro dei materiali lignei
- Bibliografia del restauro del mobile antico (PDF)
- Bibliografia del restauro dei materiali cartacei (per saperne di più sul restauro del libro - bibliografia suggerita da ODP)
- Bibliografia dei materiali ceramici e plastici
- Bibliografia del Restauro Archeologico
- Bibliografia del restauro di manufatti tessili
- Riviste di Restauro
- Saggi sulle attività di restauro
- Riferimenti bibliografici vari
- TESI Universitarie sul Restauro
- Le carte del restauro
- LINK E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI SPARSI
Bibliografia - Teoria
Quella che segue è la mia selezione di libri sul restauro che suggerisco per un approfondimento teorico e metodologico sul tema e sulle buone pratiche in uso. Potete trovare altre utili informazioni sulla bibliografia anche a questo indirizzo: tine.it-conservazione e restauro.
Teoria del restauro
"Il restauro costituisce il momento metodologico del riconoscimento dell'opera d'arte, nella sua consistenza fisica e nella sua duplice polarità estetica e storica, in vista della sua trasmissione al futuro"
Oltre a Cesare Brandi vanno menzionati come esponenti contemporanei della disciplina del restauro i seguenti studiosi: Umberto Baldini, Giorgio Bonsanti, Giovanni Carbonara, Alessandro Conti, Roberto Di Stefano, Paolo Fancelli, Francesco Gurrieri, Francesco La Regina, Nullo Pirazzoli, Gianfranco Spagnesi Cimbolli,Benito Paolo Torsello ,Giovanni Urbani .
Il volume nasce dal lavoro svolto dall'autore all'Istituto Centrale del Restauro, fondato nel 1939, ed è una raccolta organica delle lezioni e degli scritti di Brandi in quell'epoca, in cui sottolinea i criteri che ne hanno ispirato l'attività e i risultati.
Cesare Brandi espone in questo libro il significato e i metodi del restauro indirizzandoli ai tecnici, ai critici e agli storici dell'arte, ma soprattutto al pubblico e a chi voglia approfondire la materia attraverso lo studio e l'applicazione pratica.
Ne risulta così un'opera di notevole importanza, la cui funzione è stata peraltro riconosciuta dalla Carta del Restauro del 1972[1], che si ispira fedelmente al volume in questione.
L'opera è suddivisa nei seguenti otto capitoli: Il concetto di restauro; La materia dell'opera d'arte; L'unità potenziale dell'opera d'arte;Il tempo riguardo all'opera d'arte e al restauro; Il restauro secondo l'istanza della storicità; Il restauro secondo l'istanza estetica; Lo spazio dell'opera d'arte; Il restauro preventivo.
Il volume nasce dal lavoro svolto da Brandi all'Istituto Centrale del Restauro: è una raccolta organica di scritti in cui vengono sottolineati i criteri teorici che hanno ispirato l'attività dell'autore e dell'Istituto, traendo da questa esperienza conferme, approfondimenti e precisazioni. Ne risulta un'opera che dà tutti gli strumenti informativi e teorici utili per applicarsi a una disciplina ritenuta oggi indispensabile.
Per chi ama o vuole approfondire l'opera del Brandi può seguire i link che seguono e che portano ad un portalecompletamente dedicato all'opera di Cesare Brandi: Opere di estetica, Poesie e libri di viaggio, Il Restauro, RAI. Terzo Programma, Film, programmi e documentari tv, Varie, Inediti postumi, Bibliografia completa.
Il libro dell'arte,di
Scritto a cavallo tra il XIV e il XV secolo da Cennino Cennini, un pittore di scuola fiorentina, nato a Colle di Val d'Elsa, allievo di Agnolo Gaddi e autore forse di una "Madonna col Bambino" conservata presso il Deposito degli Uffizi, "Il libro dell'arte" è certamente tra i più famosi trattati sulle tecniche artistiche che siano stati tramandati.
La fortuna di quest'opera, che probabilmente nacque nell'ambito di una delle potenti corporazioni che regolamentavano e tutelavano l'attività dei pittori risale soprattutto agli ultimi due secoli, nei quali è diventata una sorta di totem, di manifesto della pittura a partire da Giotto, il gran maestro che secondo le parole di Cennino "rimutò l'arte del dipingere di grecho in latino e ridusse al moderno".
Sin dai primi dell'Ottocento divenne un documento prezioso per la storia dell'arte e per quanti ne potevano cogliere i valori storici, stilistici o filologici. Con l'edizione curata da Franco Brunello nel 1971, fu definitivamente recepito come "il primo esempio di opera tecnologica rinascimentale, precorritrice di quella serie di trattati sulle diverse arti industriali, fioriti in Italia tra il XV e il XVI secolo". Questa edizione sottopone il testo cenniniano a un esame integrale e contestuale.
La bibliografia sul Cennini di Wikipedia:
- F. Dini, Cennino di Drea Cennini da Colle Val d'Elsa, in "Miscellanea d'arte della Val d'Elsa", XIII (1905), pp. 76-87
- The book of the art of Cennino Cennini: a contemporary practical treatise on Quattrocento painting, translated from the Italian with notes on mediaeval art methods by Chistiana J. Herringham, London: Allen & Unwin, 1922
- Miklos Boskovits, Cennino Cennini pittore non conformista, in "Mitteilungen des Kunsthistorisches Instituts in Florenz", XVII (1971), pp. 201-222
- Miklos Boskovits, Pittura fiorentina alla vigilia del Rinascimento, Firenze 1975.
- M. L. Cristiani Testi, Modello e invenzione nel Dugento e nel Trecento: da Villard de Honnecourt a Niccola Pisano, da Giotto a Cennino Cennini, in "Studi storici e geografici" (Facoltà di lingue e letterature straniere dell'Università degli studi di Pisa), I (1977), pp. 103-242.
- Sandro Baroni e Silvia Bianca Tosatti, Sul libro dell'arte di Cennino Cennini, in "Acme : annali della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università degli studi di Milano", vol. LI, n°1, 1998, pp. 52-72.
Il restauro. Giovanni Urbani e Cesare Brandi, due teorie a confronto
"Viviamo una stagione di crollo verticale (e trasversale) dell'attenzione per i temi della tutela dei beni culturali: un crollo evidenziato, sancito e promosso dal massiccio taglio delle risorse pubbliche e dal continuo calo degli investimenti privati.
Di fronte a questi ed altri segni di pesante degrado, a leggere i giornali sembrano ancora salvarsi due sole oasi: le mostre e il restauro. In queste sue pagine dense e documentate, Bruno Zanardi mette a confronto le due teorie del restauro di Cesare Brandi e Giovanni Urbani.
Il lettore di questo libro vedrà come, e quanto, formulazioni di Brandi e proposte di Urbani siano ora complementari tra loro, ora invece in stridente contrasto: la biografia dei due studiosi diventa così non solo la traccia di due percorsi intellettuali fra loro fittamente intrecciati e tuttavia tutt'altro che coincidenti, ma anche lo snodo fondativo per scelte etiche e politiche che ancora non abbiamo saputo fare." (dalla prefazione di Salvatore Settis.)
Teoria Del Restauro E Unità Di Metodologia. Vol. 1 - Baldini
Giunto ormai alla decima edizione il volume di Umberto Baldini continua a essere un testo indispensabile per gli storici dell’arte, i conservatori, i restauratori e gli operatori del settore Beni culturali.
Nato da un’esperienza trentennale di convivenza quotidiana con l’opera d’arte sui tavoli di lavoro, il libro sviluppa una originale impostazione critica del restauro che fissa regole precise per quell’unità di metodologia che trova qui una sua chiara formulazione e anche indicazioni precise per una pratica risoluzione nel settore operativo.
Teoria del restauro e unita' di metodologia. vol. 2 Baldini
Quanto raccolto in questo, e nel precedente volume, è frutto maturato in trent'anni di convivenza quotidiana con l'opera d'arte sui tavoli di lavoro, nel difficile compito della conservazione.
Anche in questo secondo volume si motiva una originale e reale impostazione critica del restauro non già astratta, ma capace di dare regole per quell'unità metodologica che qui trova alfine, oltre alla sua formulazione e chiarificazione, anche indicazioni precise per una pratica risoluzione nel settore operativo: una vera e propria "deontologia del restauro", indispensabile per gli storici dell'arte e i conservatori come per i restauratori e gli operatori.
- Brachert, Thomas. La patina nel restauro delle opere d' arte. Firenze, Nardini Editore.
Pubblicazioni principali (tratto dal profilo dell'autore su Wikipedia)
- Beato Angelico, Bergamo, Istituto italiano d'arti grafiche, 1964.
- Pittori toscani del Novecento, Firenze, Nardini-Centro internazionale del libro, 1978.
- Pittori del Novecento in Toscana : i toscani di adozione, Firenze, Nardini-Centro internazionale del libro, 1979
- Teoria del restauro e unità di metodologia, 2 voll, Firenze, Nardini Editore, 1978-1981.
- Metodo e Scienza: operatività e ricerca nel restauro, Firenze, Sansoni, 1982.
- Masaccio, Firenze, Edizioni d'arte Il fiorino, 1990.
- Il Duomo e il Battistero di Firenze, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1995.
Il restauro pittorico nell'unità di metodologia
Un titolo che, per la prima volta, illustra e chiarisce il metodo di "astrazione" e "selezione" cromatica messo a punto da Ornella Casazza nel corso del lavoro compiuto sul Crocifisso di Cimabue nella chiesa di Santa Croce a Firenze.
Ornella Casazza, storica dell'arte presso la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Firenze, dove dirige il Dipartimento per lo studio e l'applicazione di tecnologie avanzate.
Le Vernici per il Restauro - di Giovanna C. Scicolone
La scelta di una vernice protettiva e della sua metodologia di utilizzo non può essere effettuata senza un preventivo attento esame della pellicola pittorica da proteggere, anche attraverso opportune indagini di laboratorio.
Solo in base ai risultati di tale esame, e attraverso una valida conoscenza delle caratteristiche chimico-fisiche e prestazionali dei prodotti disponibili, sarà possibile definire quale prodotto può rispondere meglio, e con quali modalità applicative, alle esigenze primarie di un dipinto; esigenze che sono sempre estremamente particolari e caratterizzanti in modo preciso e differenziato ogni singolo manufatto.
Un corretto intervento di restauro sulla vernice dei dipinti richiede quindi, oltre a conoscenze storico-estetiche e ad abilità pratiche, un complesso di informazioni di tipo tecnico-scientifico la cui trattazione esauriente è molto impegnativa.
Nell'intento di fornire all'esperto di restauro i concetti e le notizie che gli possono essere di utilità operativa ricorrente, nonché di base e stimolo per ulteriori approfondimenti, viene qui presentata una selezione delle conoscenze essenziali
Il culto moderno dei monumenti. Il suo carattere e i suoi inizi - di Alois Riegl
Tipico esponente della cultura danubiano-austro-ungarica, Riegl deve la sua fama soprattutto alle teorie storico-artistiche che vedono nelle "volontà artistiche" (Kunstwollens) il fattore centrale della produzione artistica
Secondo Riegl il restauratore deve operare con la consapevolezza dell'esistenza di diversi valori, agendo attraverso il confronto dialettico tra questi. Il "valore storico" che invita a garantire la leggibilità del documento storico (richiedendo l'eventuale reintegrazione di parti mancanti o perdute); il "valore d'antichità", invece, reclama in non-intervento (andando contro la stessa conservazione) per tutelare gli effetti causati dal passaggio del tempo (e dunque, a favore della "patina" tanto amata da John Ruskin); il "valore di novità" asseconda gli istinti di ripristino e rifacimento, è visibile nei restauri di Viollet-le-Duc; infine il "valore d'uso" garantisce la sopravvivenza del documento storico e non mero resto archeologico. Grazie al suo contributo teorico, in Austria si giunse alla prima sistematica legge nazionale di tutela dei monumenti.
"La co nservazione di Riegl rappresenta un fattore decisivo del mutamento sociale e della costruzione della nostra identità.
Noi siamo per ciò che conserviamo e per come lo conserviamo. La conservazione è, infatti, un lavoro specialistico ma i beni a cui si dedica sono patrimonio comune." (Sandro Scarrocchia).
Bibliografia suggerita da Wikipedia
- S. Scarrocchia, Alois Riegl: teoria e prassi della conservazione dei monumenti. Antologia di scritti, discorsi, rapporti 1898-1905, con una scelta di saggi critici, Bologna, CLUEB, 1995.
- G. Vasold, Alois Riegl und die Kunstgeschichte als Kulturgeschichte. Überlegungen zum Frühwerk des Wiener Gelehrten, Freiburg im Breisgau, Rombach Verlag, 2004, 153 pp. (recensione di Emanuele Pellegrini su Università di Pisa, Predella, a. V, n. 18, 2006: http://predella.arte.unipi.it/predella18/inlibreria.htm).
- B. P. Torsello, "Che cos'è il restauro? Nove studiosi a confronto", Venezia, Marsilio Editori, 2005.
- G. Dolff-Bonekämper, Gegenwartswerte. Für eine Erneuerung von Alois Riegls Denkmalwerttheorie. In: Hans-Rudolf Meier und Ingrid Scheurmann (eds.). DENKmalWERTE. Beiträge zur Theorie und Aktualität der Denkmalpflege. Georg Mörsch zum 70. Geburtstag. Deutscher Kunstverlag, Berlin, München 2010, ISBN 978-3-422-06903-9, p. 27-40.
- M. Ghilardi - F. Zevi, Echi di Riegl nella critica italiana, in Alois Riegl (1858-1905) un secolo dopo, Atti del Convegno Internazionale di Studi, Roma 30 novembre / 1-2 dicembre 2005, Accademia Nazionale dei Lincei, Atti dei Convegni Lincei 236, Roma 2008, pp. 219-237. https://www.academia.edu/2307464/Echi_di_Riegl_nella_critica_italiana
Dizionario del restauro. Tecniche, diagnostica, conservazione
Una parte culturalmente saliente e cospicua del nostro patrimonio storico-artistico è rappresentato dagli strumenti di interesse storico-scientifico, appartenenti a collezioni di antichi Gabinetti scientifici ubicati all’interno di Licei, Atenei o Seminari.
Con questo libro ci si può avvicinare a questo mondo sia per quanto riguarda la nascita e l’impotanza culturale di queste collezioni, sia per quanto concerne il restauro dei principali materiali che compongono gli antichi strumenti.
Le relazioni tecniche di restauro
Link alla Collana a cura di Paolo Cremonesii denominta a i Talenti della Casa Editrice Il Prato.
Nell’attività di restauro importantissima risulta la relazione tecnica, per apprendere, catalogare ed archiviare le relazioni emerse prima, durante e dopo il restauro.
Con questo testo si propongono tre modelli di schede tecniche: scheda di sopralluogo, scheda di restauro, scheda di manutenzione
Il volume è esaurito.
Sul sito della Casa Editrice disponibili numerose informazioni e link a riviste, collane e libri
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Baldini, U. et al. Confronto metodologico nel restauro delle discipline artistiche. Busto Arsizio, Bramante Editrice, 1985
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Baldini, Umberto. Il restauro. Aspetti teorici e metodologia d' intervento. In: U. Baldini et al. Confronto metodologico nel restauro delle discipline artistiche. Busto Arsizio, Bramante Editrice, 1985, pp.9-18
Schede tecniche per il restauratore di dipinti murali, su tela e su tavola di Luigi Rella
Progettare ed eseguire un restauro, controllare lo stato conservativo di un manufatto artistico, proporre soluzioni conservative, sovrintendere alla movimentazione di un’opera d’arte sono alcune fasi operative di competenza del restauratore-conservatore. Una nuova figura professionale, altamente qualificata, indispensabile per una moderna gestione e fruizione del patrimonio artistico.
Nell’ottica della “conservazione preventiva e programmata”, che privilegia la manutenzione all’intervento di restauro e il controllo periodico dello stato di salute dell’opera, gli autori propongono le schede tecniche come strumento indispensabile al restauratore-conservatore per spiegare e documentare le scelte e le fasi operative, in maniera rigorosa e scientifica. Inoltre, le schede forniscono a chi è preposto alla gestione del bene un archivio informativo per conoscere passato, presente dell’opera e per predisporne il futuro.
Per ognuno dei cinque momenti che vedono direttamente coinvolto il restauratore-conservatore è stata individuata e formulata una specifica scheda tecnica: scheda di rilevamento: una sorta di “cartella clinica” del manufatto artistico, poiché individua le problematiche conservative in relazione ai materiali costituenti l’opera e la loro interazione con l’ambiente espositivo; scheda di sopralluogo: il punto di partenza per progettare l’intervento conservativo, programmandone anche la durata e i costi; scheda d’intervento: la scheda un tempo denominata “relazione di restauro”; scheda di controllo: il monitoraggio costante delle condizioni conservative e la verifica dei precedenti interventi; scheda di movimentazione: l’ispezione e l’assistenza tecnica in momenti critici per la salvaguardia dell’integrità dell’opera.
Sommario dell'opera: Evoluzione del concetto di restauro - Il restauratore-conservatore - La conservazione preventiva-programmata - La progettazione dell’intervento conservativo - Tempistica e costi dell’intervento conservativo - La relazione tecnica - L’ispezione e la manutenzione - Mostre ed esposizioni. Appendice.
Storia del restauro delle opere d'arte - Martini Luciana
Dall’Antichità Classica ai giorni nostri, il libro ripercorre i tempi e i modi di una disciplina affascinante quanto complessa. Senza avere la pretesa di essere esaustiva o di rappresentare un nuova storia del restauro. L’opera è da intendersi come “strumento didattico”.
Linea guida per lo studente alle prime armi nonché manuale da integrare e approfondire per l’insegnante.
Ognuno dei diciassette capitoli è corredato da numerose tavole illustrate, per un testo dall’impostazione chiara e rigorosa che, attraverso un profilo critico e concreto, assolve il difficile compito di rendere la teoria qualcosa di realmente “praticabile”.
Altri riferimenti bibliografici di Storia e Teoria del restauro:
- Leon Battista Alberti, e Architettura, ristampa anastatica 1994
- Quatremère de Quincy, Dizionario storico di architettura, Parigi 1836, ed. it. Venezia 1986.
- E. Viollet-Le-Duc, L'architettura ragionata , estratti dal Dictionnaire raisonné de l'architecture française du XI au XVI siècle, a cura di M.A. Crippa, Milano, JacaBook, 1982, voce "Restauro", pp.247-271;
- J. Ruskin, The Seven Lamps of Architecture, London 1849, trad. it., Le sette lampade dell'architettura, Milano, Jaca Book, 1982, in particolare "La lampada della memoria", pp.209-230;
- C. Boito, I restauri in architettura. Dialogo primo, in Questioni pratiche di Belle Arti, Milano, 1893, ora in Il nuovo e l'antico in architettura, antologia a cura di M.A. Crippa, Milano, Jaca Book, 1989, in particolare pp.107-126;
- G. Giovannoni, Restauro dei monumenti, alla voce Restauro in Enciclopedia Italiana di Scienze Lettere e Arti, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana fondato da G. Treccani, Roma, 1936, vol.XXIX, pp.127-130;
- R. Pane, Architettura ed a arti figurative, Napoli 1948.
- R. Bonelli, Architettura e restauro, Venezia 1959.
- C. Ceschi, Teoria e storia del restauro, Roma 1970;
- P. Sanpaolesi, Discorso sulla metodologia generale del restauro dei monumenti, Firenze, 1973;
- P. Fancelli, Il progetto di conservazione, Roma, Guidotti, 1983;
- P. Torsello, Restauro architettonico, padri, teorie, immagini, Milano 1984;
- P. Marconi, Dal piccolo al grande restauro, Colore, struttura, architettura , Venezia 1988;
- M. Dezzi Bardeschi, Restauro: punto e da capo.Frammenti per una (impossibile) teoria, (a cura di V.Locatelli), Milano, Franco Angeli ed., 1992;
- S. Casiello, La cultura del restauro, Marsilio, 1996; - Voce Restauro dell'E.U.A., vol.XI, coll.322-332 (C. Brandi), coll.344-351 (R. Bonelli);
Bibliografia dei testi sulla chimica del restauro
Opere con informazioni importanti sullo studio del comportamento di materiali chimici (film pittorici, leaganti polimerici, additivi, tensioattivi, ecc.) impiegati nella pittura contemporanea, sulle tecniche innovative per la conservazione e il restauro delle opere pittoriche contemporanee ( riadesione, consolidamento, nuovi sistemi per la pulitura, ecc.), sulla caratterizzazione di leganti organici naturali impiegati nella pittura murale e quella chimico-fisica dei materiali di manufatti architettonici ed archeologici, sulla messa a punto di prodotti e tecnologie per la conservazione ed il restauro di superfici architettoniche e molto altro.
La chimica nel restauro. I materiali dell'arte pittorica
Come i grandi maestri della pittura antica erano pienamente consapevoli del comportamento dei materiali che impiegavano, anche la cultura odierna del restauro deve possedere quelle cognizioni, arricchendole del contributo conoscitivo che viene dalla scienza: in questo modo è possibile intervenire con metodologie e con materiali che assicurino durata nel tempo e compatibilità con i substrati originali dell'opera d'arte.
Questo volume offre dettagliate conoscenze relative alle proprietà dei materiali pittorici, alle loro possibili ed eventuali trasformazioni, alle loro interazioni con l'ambiente. Sono inoltre prese in considerazione le sostanze tradizionali e quelle più moderne utilizzate per il restauro, inquadrandole secondo il profilo delle più ricorrenti tecniche conservative.
Il libro si propone obiettivi essenzialmente operativi ed è finalizzato a creare un efficace terreno d'intesa tra chimica e restauro. Per favorire la comprensione del testo anche per i non esperti, la seconda parte del volume presenta una facile ed esaustiva trattazione dei concetti e delle nozioni di chimica generale.
Il libro è opera di Mauro Matteini, chimico, esperto a livello internazionale di Scienza per la Conservazione, che opera attualmente come consulente privato.
E’ stato fondatore e direttore dei Laboratori Scientifici dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze (1975-2002) e direttore dell’Istituto del CNR per la Conservazione e la Valorizzazione de Beni Culturali (ICVBC) (Firenze, Milano e Roma) (2002-2007).
E’ autore e co-autore di oltre 350 pubblicazioni scientifiche nell’ambito della Conservazione e autore di libri sulla Chimica della Conservazione, adottati in molte Università italiane e straniere.
La biologia vegetale per i beni culturali: 1
L'opera nasce con l'obiettivo di trattare in maniera organica e articolata i diversi contributi scientifici della biologia vegetale alle problematiche di conoscenza, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. Si vuole così contribuire alla costruzione di una disciplina basata su ormai numerose esperienze e che può utilmente fornire conoscenze di base mirate alla soluzione di aspetti applicativi.
La materia è utile per rispondere alle esigenze di riforma degli ordinamenti didattici universitari che, sia in ambito delle classi di laurea umanistiche che in quelle scientifiche, pongono sempre maggiore attenzione agli aspetti tecnici e scientifici connessi alla conservazione del patrimonio culturale. Il volume approfondisce le questioni legate al degrado biologico suddividendo l'argomento per temi affrontati in termini analitici fino ad arrivare all'esame delle soluzioni dei problemi legati alla prevenzione e al controllo del degrado, con indicazioni utili per le tecniche diagnostiche da utilizzare. Realizzato con il patrocinio della Società Botanica Italiana.
La biologia vegetale per i beni culturali: 2
Il volume tratta i diversi contributi scientifici della biologia vegetale alle problematiche di conoscenza, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale.
Questo secondo volume approfondisce i contributi che le discipline della biologia vegetale offrono per una conoscenza dei materiali costitutivi dei beni culturali, dalla morfologia all'anatomia per il riconoscimento degli stessi, allo studio delle rappresentazioni botaniche nell'arte, alla dendrocronologia, affrontando poi gli aspetti legati alla loro valorizzazione.
Si introduce quindi all'importanza della componente vegetale del paesaggio e al ruolo dell'ecologia vegetale, dell'archeobotanica e dell'approccio storico-archeologico nella progettazione ambientale.
Scritto da competenti dei diversi settori dei beni culturali, il volume costituisce uno studio sistematico sull'applicazione delle tecniche laser per il restauro di materiali lapidei, pittorici, monumentali, archeologici. A cura dell'Istituto di Elettronica Quantistica del CNR - Firenze.
Chimica e restauro. La scienza dei materiali per l'architettura
Ordinario di chimica industriale il primo, già docente di chimica analitica, fisica e organica e tecnologia dei materiali il secondo, Enrico Pedemonte e Gabriella Fornari offrono uno strumento per comprendere la chimica applicata al restauro architettonico.
La chimica è infatti presente nel restauro sia come metodo per le analisi dei materiali e dei fenomeni di alterazione sia come mezzo di controllo e di decisione negli interventi, nei casi di consolidamento, protezione, pulitura.
L'uso di tensioattivi e chelanti nella pulitura di opere policrome
I tensioattivi e i chelanti, descritti in questo libro, offrono il vantaggio di operare in ambiente acquoso, con trascurabile impatto di tossicità per l'operatore. Spesso a questo pregio se ne associa un altro, la maggior selettività d'azione.
L' uso dei solventi organici nella pulitura di opere policrome
Il volume descrive le procedure applicative che permettono di utilizzare i solventi in una maniera che risulti essere più rispettosa dell'integrità strutturale dell'opera trattata.
Il testo descrive inoltre le caratteristiche chimico-fisiche e tossicologiche dei solventi organici, spiegandone il loro possibile modo di azione e le interazioni sfavorevoli in relazione ai materiali presentati nei casi applicativi specifici.
L’uso dei solventi organici nella pulitura di opere policrome, di Paolo Cremonesi, è in un certo senso un “classico” della collana I talenti della casa editrice Il prato. Rivolto principalmente ai restauratori, è accessibile per la chiarezza espositiva e la semplicità con cui sono rese le informazioni tecnico-scientifiche anche alle altre figure professionali che lavorano nell’ambito che hanno normalmente minor familiarità con l’argomento, come storici dell’arte, architetti o conservatori. La trattazione della materia non è certo nuova, ma innovativo è stato sicuramente l’approccio con il quale l’autore l’ha affrontata.
Dagli aspetti teorici dei solventi organici (neutri, dipolari aprotici ed acqua) si passa all’interazione con i materiali costitutivi le opere d’arte, con una particolare attenzione anche alla tossicità per l’operatore. Il libro cerca di guidare il lettore verso un approccio più scientifico e più ragionato nell’uso di solventi da sempre utilizzati nel settore del restauro, facendogli comprendere il loro meccanismo d’azione ed indicando perché escludere certe tipologie e come sostituirle con altri materiali più adeguati, meno aggressivi nei confronti delle opere e meno tossici per gli operatori.
Concludono il manuale quattro utili appendici: strumenti utili per imparare a leggere e interpretare i cataloghi, un aiuto per acquistare solventi puri di buona qualità, gli indirizzi dei fornitori ed una piccola guida sulla sicurezza nell’uso dei solventi organici neutri. (da una recensione di Cristiana Sburlino)
Altri libri utili:
- Un approccio alla pulitura dei dipinti mobili Copertina flessibile, 31 gen 2013,di
- L'uso degli enzimi nella pulitura di opere policrome,di
- G. Torraca –“Solubilità e Solventi: note per i restauratori”, Centro studi per la conservazione della carta
- P. Cremonesi – “L’uso dei Solventi Organici nella pulitura di opere policrome”, Collana Talenti
- L. Masschelein Kleiner -“Les Solvants”, Institut Royal du Patrimoine Artistique, Bruxelles1991
- R. Wolbers - “Methods of cleaning Painted Surfaces”, Archetype Publications, London 2000
- P. Cremonesi – “Parola d’ordine: Ligroina!” (ovvero, considerazioni sull’utilizzo di certisolventi organici), in Progetto Restauro, il Prato, Padova 2002
- Metodi di documentazione e indagini non invasive sui dipinti di
Bibliografia del restauro di dipinti
"Il restauro costituisce il momento metodologico del riconoscimento dell'opera d'arte nella sua consistenza fisica e nella duplice polarità estetico-storica in vista della sua trasmissione al futuro." (Cesare Brandi)
Il restauro dei dipinti e delle sculture lignee. Storia, teorie e tecniche di Giuseppina Perusini
L'opera, giunta ormai alla sua seconda edizione, è il rifacimento di un fortunato libro comparso nel 1985 con il titolo Introduzione al restauro: storia, teorie e tecniche. È più giusto parlare di rifacimento, e non di ristampa, in quanto in occasione di questa riedizione, l'opera è stata completamente rivista in ogni punto e in taluni addirittura del tutto rifatta ed ampliata.
E così la materia trattata è lievitata di un buon terzo per cui ora questo libro, che si può giustamente definire come un classico, si presenta come il più completo trattato italiano dedicato al restauro dei dipinti e delle sculture lignee.
Aggiornatissimo sulle varie tecniche adottate e sui materiali usati, il volume pone le basi per una trattazione scientifica del restauro, creando più di una premessa perché questa difficile professione si avvii sempre di più a quel ruolo di disciplina scientifica che indubbiamente le compete.
Manuali Hoepli - L'arte Del Restauro Dei Dipinti -
Opera di piva gino (curatore). Teoricamente il più importante manuale di restauro sul quale si sono formati generazioni di professionisti. . L'autore tratta il restauro di ogni genere di dipinto: dall'affresco, alla tavola e si sofferma su ogni tecnica pittorica e i relativi materiali di utilizzo.
Il volume, dedicato al restauro dei dipinti, contiene gli insegnamenti dello scrittore e restauratore G. Secco-Sguardo nella prima parte, e l’aggiornamento per i progressi scientifici e meccanici degli ultimi trent’anni, nella seconda.
Il restauro dei dipinti nell’opera di Secco-Suardo. Restauro conservativo delle tavole - Trasporto dei dipinti non murali - Il trasporto dei dipinti murali - La foderatura. Restauro pittorico. Pulimento dei dipinti - Restauro dei dipinti - Ricettario. - I progressi scientifici nel restauro delle pitture. Le principali operazioni di laboratorio - I raggi ultravioletti e infrarossi per l’esame delle opere d’arte - I raggi X per l’indagine e l’autenticità dei dipinti - Ricerche microchimiche e chimiche nei dipinti - Come si esamina un dipinto - Pulitura dei dipinti - Le sostanze coloranti nei loro caratteri chimici e pittorici - Pigmenti coloranti conosciuti dagli antichi maestri - Impalchettatura delle tavole. Bibliografia. Tavole illustrative.
- Tecniche pittoriche e restauro dei dipinti, Corrado Rosati.
- Giovanni bedotti. Il restauro dei dipinti. A cura di Valentina Parodi.
Meccanismi di cedimento nei dipinti su tela: approcci per lo sviluppo di protocolli di consolidamento
Failure mechanisms in canvas supported paintings: approaches for developing consolidation protocols
Ricerca delle proprietà meccaniche dei materiali, sviluppo e migliore comprensione delle teorie di perdita di efficenza, sviluppo di modelli di previsione per la conservazione delle collezioni dello Smithsonian Institute di Washington.
Questi, in sintesi, gli interessi professionali prevalenti di Marion Mecklenburg. Gli americani sono bravi nel fornire sintesi del loro pensiero e attività. Sono abituati a dover presentare il lavoro, magari di decenni, in dieci minuti o cinque cartelle. Questa sintetica frase, in effetti, descrive bene il lavoro quotidiano di Marion da vent'anni, anche se si è estesa ben oltre il glorioso Smithsonian e l'ambiente scientifico americano.
Per la prima volta in Italia vengono pubblicate, in questo importante quaderno della Collana Talenti, i risultati del lavoro che Mecklenburg svolge da anni sulle caratteristiche meccaniche dei materiali costitutivi dei dipinti “da cavalletto”
Tensionamento dei dipinti su tela. La ricerca del valore di tensionamento
All'interno delle iniziative di aggiornamento professionale promosse dal Laboratorio di Restauro della Provincia di Viterbo, si è organizzato tra il 2001 e il 2004 un protocollo di ricerca sulle tematiche conservative connesse al tensionamento dei dipinti su tela.
Obiettivo della ricerca, che si avvale anche di un inquadramento storico e teorico, è quello di arrivare a una definizione scientifica del corretto valore di tensionamento per i dipinti su tela, rivendicando la centralità di questa valutazione nel progetto conservativo, troppo spesso considerata secondaria e quindi risolta nella pratica empirica della foderatura tradizionale. All'iniziativa hanno aderito importanti istituzioni pubbliche ed accademiche: Dipartimento di Fisica, ICR; Laboratorio di Diagnostica, Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, Università degli Studi della Tuscia; Université Paris 1, Sorbonne, Institut National du Patrimoine.
Il restauro dei Dipinti contemporanei. dalle tecniche di intervento TR
Prima edizione, 1993 - Per i dipinti contemporanei gli interventi di restauro e di conservazione non possono prescindere da una rigorosa analisi scientifica dei materiali impiegati, assommando alle più tradizionali problematiche del restauro una nuova dimensione che richiede un'attenta preparazione analitica del lavoro.
In questo campo di studi e d'intervento relativamente nuovo, la ricerca di Scicolone si pone all'avanguardia per la qualità delle esperienze che supportano i suoi studi e per il rigore e la linearità scientifica del suo scritto.
Il restauro dei materiali tessili
Il volume raccoglie le relazioni più significative sugli interventi di restauro e conservazione eseguiti dal Settore Tessili dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze su opere e manufatti tessili.
Queste relazioni sono state pubblicate nel corso degli anni nell'annuario "OPD Restauro' e sono qui raccolte in un volume che fa il punto della situazione sull'attività di restauro dei tessili operata negli anni dal prestigioso istituto di restauro fiorentino.
Il restauro dei dipinti: interventi e ricerche
Secondo volume della collana che raccoglie gli articoli più significativi su uno dei settori di attività dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, apparsi sulla rivista 'OPD Restauro' negli ultimi anni. Corredato da un'aggiornata prefazione del responsabile della sezione dei dipinti, Marco Ciatti, il presente volume costituisce un bilancio di oltre vent'anni di crescita e sviluppo delle tecnice di intervento, degli strumenti di conoscenza e dell'impostazione metodologica dell'attività di restauro.
Altri titoli suggeriti:
- Meccanismi di cedimento nei dipinti su tela. Approcci per lo sviluppo di protocolli di consolidamento,Failure Mechanisms in Canvas Supported Paintings : Approaches for developing consolidation protocols. Mecklenburg, M. F., Il Prato 2008.
- Un tavolo a bassa pressione. Suggerimenti per la realizzazione e l'utilizzo. Cannizzaro Carolina - Carolina Cannizzaro - Laura Franceschini, Il Prato, 1999.
Bibliografia del restauro degli affreschi e delle pitture murali
La Cappella Sistina. Il restauro degli affreschi di Michelangelo
Il volume intende offrire un'analisi ravvicinata degli affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina che vengono qui presentati in seguito all'intervento di restauro.
Le immagini che accompagnano il testo, arricchite di particolari pubblicati in dimensioni reali o ingranditi, offrono l'occasione di una nuova rilettura del ciclo michelangiolesco grazie ai continui confronti con lo stato di conservazione precedente all'intervento di Gianluigi Colalucci.
G. Botticelli, "Metodologia e Restauro delle Pitture Murali"
G. Botticelli, "Metodologia e Restauro delle Pitture Murali", Edizioni Centro Di, Firenze, 1992. Il testo è un manuale che dettaglia tutte le principali fasi del restauro di un dipinto murale o di un affresco.
Guido e Silvia Botticelli "Lezioni di restauro"
'Lezioni di restauro' appare a sedici anni dalla pubblicazione di Metodologia di Restauro delle pitture murali (Centro Di, 1992), un libro oggi alla sua terza ristampa (2008), diventato vero e proprio testo di riferimento sull'argomento e strumento fondamentale per la specializzata cerchia di operatori del settore, per gli studiosi, gli studenti e per tutti coloro che gravitano attorno al mondo del restauro.
In questo libro, impostato come una serie di "lezioni", si parla di tecniche e di metodi cercando di affrontare i vari argomenti in modo critico e talvolta polemico, sempre con l'approccio semplice e diretto che deriva dalla grande esperienza di Guido Botticelli anche nel campo della didattica.
'Lezioni di restauro' appare a sedici anni dalla pubblicazione di Metodologia di Restauro delle pitture murali (Centro Di, 1992), un libro oggi alla sua terza ristampa (2008), diventato vero e proprio testo di riferimento sull'argomento e strumento fondamentale per la specializzata cerchia di operatori del settore, per gli studiosi, gli studenti e per tutti coloro che gravitano attorno al mondo del restauro.
Le pitture murali: il restauro e la storia
Questo volume approfondisce e completa il tema dedicato alle pitture murali cominciato nel quarto numero della collana, Le pitture murali: il restauro e la materia (Centro Di, 2007), che ha proposto una scelta di relazioni su interventi di conservazione. Questo libro esamina e chiarisce il posto che l'opera d'arte ha occupato e occupa nella Storia, intesa come sintesi fra la storia dei suoi precedenti restauri, la storia dell'arte e la Storia in generale.
Sono qui raccolti gli articoli più significativi apparsi nel corso di dieci anni (dal 1994 al 2004) nella rivista dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze 'OPD Restauro', con lo scopo di offrire al lettore lo spunto per approfondire e sviluppare la ricerca sulle opere d'arte, attraverso le osservazioni e i commenti relativi all'intervento conservativo eseguito su ciascuna di esse.
La Conservazione delle Pitture Murali
Di
Un testo di base unico nel settore: una serie di conoscenze di tipo storico-artistico, scientifico e tecnico necessarie alla preparazione del restauratore.
Affresco e pittura murale. tecnica e materiali
Prendendo ad esempio le testimonianze di tre grandi artisti vissuti tra il XIV e il XVIII secolo (Cennino Cennini, Giorgio Vasari, Andrea Pozzo), l'autrice divulga la tecnica dell'affresco, la più nobile e durevole nel tempo, che prevede l'uso di colori sciolti semplicemente nell'acqua e stesi sull'intonaco ancora umido.
In particolare il volume racconta l'evolversi della pittura murale e ne illustra i materiali, il metodo di stesura e di realizzazione degli intonaci, la tecnica della macinazione e quelle per la preparazione e l'uso dei colori.
Altri titoli suggeriti:
-
La conservazione dei dipinti murali. Affreschi, dipinti a fresco, graffiti - Copertina flessibile – 22 gen 2004 di
Bibliografia Restauro della pietra e delle opere Lapidee
Il restauro dei materiali lapidei. Vol. 1/2
L'ottavo volume della collana che raccoglie i contributi più significativi pubblicati nel corso degli anni sulla rivista OPD Restauro, è dedicato al settore dei materiali lapidei dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
Restauro del marmo Opere e problemi Copertina flessibile – 1 gen 1986
(Numero speciale OPD restauro Quaderni dell'Opificio delle Pietre dure e Laboratori di Restauro di Firenze).
La scelta di dedicare un numero speciale e monografico al restauro del marmo è stata motivata dall'opportunità di documentare gli interventi maggiormente rappresentativi di questi ultimi e più intensi anni di attività dei laboratori di lapidei e mosaico, accompagnandoli con le ricerche di quanti operano all'interno del nostro Istituto o in rapporto con esso.
Il restauro del mosaico e del commesso in pietre dure
Il sesto volume della collana Ú dedicato al settore che discende direttamente dal laboratorio artistico fondato per volontà granducale alla fine del Cinquecento, quello del restauro del Mosaico e del Commesso in Pietre Dure. Questo settore ha tramandato, sino ai giorni nostri, la sofisticata manualità che consente di restaurare i mosaici di pietre pregiate (noti anche come "commessi") ad un livello di specializzazione che solo l' Opificio delle Pietre Dure di Firenze oggi detiene.
Nella presente raccolta, oltre a pagine attuali di restauro, si ripropongono anche contributi di argomento archivistico come quello dedicato ad alcuni aspetti dei lavori effettuati sui mosaici della Cupola di Santa Maria del Fiore tra fine Otto e inizio Novecento, collocandolo ad introduzione del nucleo di contributi sui restauri condotti, sempre nel complesso di San Giovanni, ma negli ultimi venti anni.
L'integrazione delle lacune nel restauro dei mosaici
Il trattamento delle lacune non è semplicemente l’atto conclusivo di un restauro, ma va inquadrato in una preliminare visione critica dell’opera, dei relativi aspetti di degrado e conservazione, antecedenti e successivi al restauro stesso. Gli interventi di integrazione nel restauro di mosaici non hanno trovato, a tutt’oggi, una metodologia unica e precisa, ma ci si affida ancora, caso per caso, ad una vasta gamma di soluzioni. Alle questioni poste dalla presenza di lacune si danno così risposte diversificate, spesso nella convinzione di rispettare un metodo valido in generale. Il trattamento deve essere progettato tenendo conto di un complesso di variabili che comprendono epoca e tipologia del manufatto musivo, quindi tecniche e materiali per la sua realizzazione, manifestazioni e cause di degrado, quantità, qualità e distribuzione delle lacune, collocazione e presentazione dell’opera a restauro ultimato. Oltre alle qualità estetiche dell’intervento, occorre considerare il ripristino della stabilità strutturale dell’opera che si può ottenere con l’integrazione. Il contenuto di questo testo è un tentativo di costruire una base più solida, rispetto al passato, per progettare interventi di integrazione nel particolare settore del restauro musivo.
TECNICHE DI DISTACCO NEL RESTAURO DEI MOSAICO
La tecnica del distacco nel restauro dei mosaici, aveva il solo scopo della conservazione dell'immagine, tralasciando l'importanza della sua matericità e distruggendone i valori tridimensionali: il mosaico era considerato, al pari di una pittura muraria, un'immagine applicata a un muro o a un pavimento e non come parte integrante di essi.
Negli ultimi decenni l'interesse e le riflessioni sul restauro del mosaico hanno prodotto fondamentali progressi: si è iniziato a percorrere la strada della conservazione in sito (non solo per quanto riguarda le superfici musive ma anche per i supporti), delle indagini diagnostiche, del minimo intervento e della reversibilità, nell'ottica secondo la quale per quanto oggi un intervento può sembrare il più corretto ed efficiente è comunque destinato a non essere più considerato tale nel corso del tempo.
In questo manuale si tratta, oltre che dei problemi connessi alla pulitura, anche dei materiali e metodi attualmente impiegati per il consolidamento e la protezione; sono inoltre brevemente descritte le operazioni di incollaggio e di stuccatura.
Accanto ai concetti teorici di base, i suggerimenti e le indicazioni pratiche utili agli operatori che si occupano del restauro e della conservazione dei materiali lapidei si è fornita una bibliografia rimandando ad essa quando non si sia ritenuto opportuno sviluppare un singolo argomento.
Alterazione e degrado dei materiali lapidei naturali
Il pessimo esito di numerosi restauri su manufatti di interesse storico artistico, a distanza di pochi anni, ha dimostrato quanto, ai fini dell'affidabilità dell'intervento, sia indispensabile un'accurata valutazione preliminare delle problematiche conservative del manufatto.
La corretta diagnosi delle cause a monte dei fenomeni di alterazione e degrado, siano essi fisiologici o patologici, diventa il presupposto fondamentale per la scelta di qualsiasi intervento conservativo o restaurativo. In tale ottica, al fine di fornire al lettore un utile strumento per l'indagine e il riconoscimento in campo, nel testo vengono illustrati i fenomeni di alterazione e degrado che possono interessare i materiali lapidei naturali utilizzati per la realizzazione di manufatti architettonici e, con l'ausilio di un ricco repertorio fotografico, si propone una classificazione utile a correlare i fenomeni alle cause scatenanti. In particolare, vengono presi in considerazione le alterazioni e i degradi che affliggono le murature archeologiche, poiché in tali strutture i meccanismi agenti sono enfatizzati dalle particolari condizioni ambientali.
Bibliografia del resaturo architettonico
Atlante del Restauro architettonico
L’opera completa il TRATTATO DI RESTAURO ARCHITETTONICO, arricchendolo di una raccolta di oltre 500 schede tecniche (con dettagli, dati e informazioni, casi di studio) e di circa 35 progetti italiani e internazionali, completi di particolari costruttivi.
L’approccio è di tipo tecnico-scientifico, ricco di informazioni pratiche, derivanti dall’esperienza dei professionisti coinvolti.
Il ricchissimo apparato iconografico (oltre 6.000 immagini, in gran parte a colori) e il sistema di rinvii ai contenuti del “Trattato di restauro architettonico” (ogni scheda tecnica rimanda a un paragrafo specifico dei volumi precedenti del Trattato) rendono i due volumi dell’Atlante di Restauro un sistema completo di contenuti unici in Italia e in Europa sul tema del restauro e del recupero.
I robot si danno all'arte
Manuale operativo per il restauro architettonico
Il manuale raccoglie una panoramica di soluzioni indirizzate alla conservazione del patrimonio edilizio storico. Le diverse procedure illustrate analizzano e descrivono sia operazioni attinenti il restauro sia interventi propri del consolidamento delle strutture, fornendo per ogni singola problematica, un ventaglio di soluzioni possibili.
Il risultato finale si traduce in uno strumento operativo e, allo stesso tempo, conoscitivo utile per individuare la soluzione più idonea al caso specifico.In questa quarta edizione: nuove procedure e un ampliamento dell'apparato illustrativo.
Il CD-Rom contiene le procedure e le schede tecniche di intervento: documenti già pronti da ampliare, modificare e stampare secondo le specifiche esigenze di lavoro. Inoltre esempi di elaborati grafici e scritti per l'analisi e la redazione del progetto di restauro.
Conservazione e restauro strutturale dei beni architettonici
"Conservazione e restauro strutturale dei beni architettonici" fornisce una visione generale dei problemi coinvolti nella conservazione e nel restauro strutturale, mettendo in luce come solo una corretta metodologia di studio, che coinvolga la storia, l'attenta osservazione dell'opera, associata quando necessario ad appropriate indagini, e l'intelligente uso di modelli matematici, possa portare a una diagnosi corretta e quindi a una valutazione attendibile della sicurezza, premessa indispensabile per ogni decisione e scelta mirata degli interventi.
Prendendo le mosse da progetti condotti nel corso della sua carriera, Giorgio Croci, in questa nuova edizione del volume, fornisce un approccio chiaro e semplice allo studio e all'analisi strutturale delle costruzioni, con particolare riferimento agli edifici storici, con l'obiettivo di offrire un utile strumento ad architetti, ingegneri e chiunque si occupi di conservazione e restauro di edifici. Un'occasione di approfondimento è infine offerta dal saggio di Chiara Occelli ricercatore presso il Politecnico di Torino, dedicato al progetto di restauro, con attenzione particolare ai caste.
Restauro architettonico: principi e metodo di Giovanni Carbonara
Questo libro raccoglie le riflessioni maturate da Giovanni Carbonara nel corso d'un quindicennio sulla materia del restauro.
« S'intende per "restauro" qualsiasi intervento volto a conservare e a trasmettere al futuro, facilitandone la lettura e senza cancellarne le tracce del passaggio nel tempo, le opere d'interesse storico, artistico e ambientale; esso si fonda sul rispetto della sostanza antica e delle documentazioni autentiche costituite da tali opere, proponendosi, inoltre, come atto d'interpretazione critica non verbale ma espressa nel concreto operare » Giovanni Carbonara
Riflessioni sviluppate sotto gli stimoli del lavoro di ricerca, dell'esperienza didattica e della consulenza specialistica prestata anche in ambito ministeriale.
Un osservatorio, dunque, certamente privilegiato sul panorama della tutela e del restauro in Italia.
La materia è presentata con linguaggio semplice ed accessibile ma senza improprie semplificazioni, ripercorrendo i temi e i problemi del restauro dall'antichità all'oggi, seguendo una consapevole indagine orientata a dimostrare l'unicità progettuale e metodologica del restauro.
Restauro architettonico. esempi a confronto
Vengono presentati in questo testo numerosi esempi ragionati di restauro realizzati in ambito nazionale e internazionale.
I casi trattati sono stati selezionati prediligendo alcuni dei temi più controversi nell'attuale dibattito sul restauro: il restauro archeologico, il restauro del nuovo, il restauro delle superfici, il restauro dei beni industriali. Con un saggio di Beatriz Mugayar Kühl.
Complementi di restauro architettonico Dalla Costa Mario; Accurti Lisa
Il libro delinea un profilo dell'evoluzione concettuale e disciplinare del restauro, nella molteplicità delle sue manifestazioni e forme d'essere.
Affrontando temi specifici, dallo sviluppo dei princìpi storici e teorico-metodologici alle ricadute operative e alle implicazioni normative correlate all'esercizio dell'attività di tutela, il testo intende porsi a disposizione di chi voglia avvicinarsi alla materia e conoscerne i fondamenti disciplinari.
Saggi sul restauro architettonico (tratto dal sito dell'ordine degli architetti di Treviso):
- “Le sette lampade dell’architettura” – John Ruskin – Ed. Jaca Book
- “Le pietre di Venezia” - John Ruskin – Biblioteca Universale Rizzoli - Classici BUR
- “Principi di Restauro” Hanna Jedrzejewska – Opus Libri
- “Erre come Restauro”. Terminologia degli interventi sul patrimonio architettonico – Gabriella Contorni – Alinea editrice
- “Il Restauro: una sfida mondiale?” – Franco Borsi – Officina Edizioni
Bibliografia del restauro delle opere lignee
Il restauro dei supporti lignei. Le parchettature e le nuove strutture
Il testo affronta le problematiche della conservazione e del restauro dei dipinti su supporto ligneo e ne illustra i materiali e le tecniche più attuali, fino alla complessa progettazione e realizzazione delle parquettature, le particolari strutture atte al sostegno e alla regolazione dei movimenti delle fibre del legno.
Una s ezione è dedicata all'analisi dell'evoluzione storica delle tecniche artistiche su supporto ligneo, alle esperienze "storiche" di restauro e propone le tecniche di restauro più recenti.
Dettagli su Il restauro ligneo secondo le regole dell'arte - di Ferruccio Amati
l manuale tratta le varie fasi operative del restauro ligneo in forma chiara ed essenziale, e descrive sia le esperienze di artisti e artigiani del passato sia quelle di quasi trent'anni di lavoro e di insegnamento dell'autore. Rivolto sia a chi dell'arte del restauro voglia farne una professione sia all'amatore che desideri procedere nel rispetto delle regole di questa disciplina, il testo consente di approfondire le conoscenze basilari che deve possedere un buon restauratore: artistica, chimica, alchemica ed ebanistica.
La comprensione degli argomenti trattati è facilitata dalla presenza di numerosi disegni esplicativi e da schede riassuntive che forniscono quadri sintetici del percorso evolutivo tecnico-costruttivo, tipologico-formale, storico-stilistico e ornamentale. Chiude il volume un utile glossario e un dettagliato indice analitico.
Consolidamento e restauro delle strutture in legno
Il miglioramento sismico consiste nell'esecuzione di una o più opere riguardanti i singoli elementi strutturali dell'edificio per conseguire un maggior grado di sicurezza, senza mod
ificarne in maniera sostanziale il comportamento globale. Esso interessa gli edifici monumentali, ma dovrebbe applicarsi all'intero patrimonio edilizio dei centri storici stratificati per non snatu
rare gli schemi statici tradizionali ed evitare operazioni sostitutive. Ciò riguarda anche le strutture lignee, ovvero solai e capriate presenti nei manufatti storici, alle quali dedica specifica attenzione il volume, che costituisce un utile ausilio per i professionisti e per gli operatori del settore, approfondendo le tematiche di un processo progettuale che va dalla conoscenza all'individuazione degli interventi di consolidamento.
Partendo dall'impiego di tali strutture nel corso della storia della tecnica edilizia, se ne precisano caratteristiche, difetti e vulnerabilità, passando poi ad affrontare la fase diagnostica. Un ampio capitolo viene dedicato alle tecniche di consolidamento.
La scultura lignea policroma: ricerche e modelli operativi di restauro
Terzo numero della collana che raccoglie gli articoli più significativi su vari settori di attività dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, apparsi sulla rivista 'OPD Restauro' negli ultimi anni.
Corredato da un'aggiornata prefazione il volume costituisce un bilancio di oltre vent'anni di crescita e di sviluppo delle tecniche di intervento, degli strumenti di conoscenza e dell'impostazione metodologica dell'attività di restauro.
Funghi e insetti nel legno. diagnosi, prevenzione, controllo.
Questa pubblicazione è rivolta a quanti si interessano del degrado da agenti biotici (insetti e funghi) e della conservazione di manufatti lignei in ambienti museali o chiese, di suppellettili in genere, di orditure lignee di sottotetti... Di tutto quello che viene considerato patrimonio artistico o storico ligneo.
Il libro è utile anche per la conservazione di manufatti presenti in ambienti diversi, come nelle abitazioni, sottoposti ad uso comune e quotidiano, che spesso subiscono deterioramenti da parte degli agenti biotici considerati in questo manuale.
Sono descritti i principali organismi effettivamente riscontrati e sono considerate le modalità con cui attaccano il legno, a seconda delle specie, le caratteristiche significative per diagnosticare la presenza degli infestanti, le tipologie di rischio di degrado dei manufatti.
Partendo da un quadro generale sugli insetti e sui funghi, sono affrontati in particolare i temi del biodegradamento e dei trattamenti preservanti, con le metodologie di intervento. Nell'appendice: insetti non xilofagi che spesso si trovano in ambienti museali e possono degradare carta o stoffa, ed esempi di interventi di trattamento effettuati con nuove metodiche.
Altri titoli suggeriti:
- Effetti d'oro. Storia e tecnica della doratura nell'arte Copertina flessibile – 1 set 2002, di
- Metodologia tecnica restauro della doratura a foglia Copertina flessibile – 31 ago 2007, di
Bibliografia del restauro dei materiali cartacei
- C. Federici e L. Rossi, Manuale di conservazione e restauro del libro, , Roma, 1983, 260 pp.
- L. Rossi/G. Guasti, Dal restauro alla conservazione, Roma, 1987, 171 pp.
- A. Zappalà, Introduzione agli interventi di restauro e conservazione dei beni culturali cartacei, Udine, 184 pp.
- M. Copodè, La carta e il suo degrado, Firenze, 168 pp.
- F. Gallo, Roma, Il biodeterioramento di libri e documenti, 1992, 128 pp.
- Manuale per la conservazione e il restauro di disegni e stampe antiche, Firenze, 1981, 244 pp.
- M. Morgana, Restauro dei libri antichi, Milano, 1932, 192 pp.
- Scaramella, Fotografia. Storia e riconoscimento dei procedimenti fotografici, Roma, 1999, 258 pp
- Puglia, Il libro offeso. Insetti carticoli e roditori nelle biblioteche antiche, Napoli, 1991, 129 pp.
- Puglia, La cura del libro nel mondo antico. Guasti e restauri del rotolo di papiro, Napoli, 1997, 166 pp.
- G. Toracca, Solubilità e solventi: note per i restauratori, Roma, 1992, 60 pp.
- P. Dell'Orto, Manuale del rilegatore, 280 pp.
- G. Banik/P. Cremonesi/A. de La Chapelle/L. Montalbano, Nuove metodologie nel restauro del materiale cartaceo, Padova, 144 pp.
- Corso di laurea sul resatruro cartaceo
- M. Copedè, La carta e il suo degrado,Nardini 2003, pp. 51-80 2.
- Laura Dellapiana, Oltre il restauro: la riscoperta di un Officio della Beatissima Vergine Maria del 1750, Tesi di Diploma Accademico di I livello, Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino, A.A. 2009/2010 3.
- Pedemonte, La carta storia produzione degrado restauro, Marsilio 2008, pp. 85-132 4.
- Aa. Vv.,Nuove metodologie nel restauro del materiale cartaceo, Il prato 2003, pp. 5-31 5.
- Aa. Vv.,Manuale per la conservazione e il restauro di disegni e stampe antichi, Olschki 1991, pp. 171-177 6.
- Aa. Vv.,Insetti e restauro: legno carta tessuti, pellame e altri materiali, Calderini Edagricole 7.
- S. Lorusso,Caratterizzazione, tecnologia e conservazione dei manufatti cartacei, Bulzoni 2006, pp. 17-22, 55-64 8.
- Boni, Cassinelli, Vero o falso: guida al riconoscimento delle opere grafiche, Edifir 2009, pp. 77-79 9.
- R. Giorgi, D. Chelazzi, P. Baglioni, Il ruolo degli inchiostri metallo gallici nei processi di degrado dei manoscritti cartacei in Lo stato dell’arte– atti del V congresso nazionale IGIIC 2007, pp. 273-279 10.
- M. Zotti, A. Ferroni, P. Calvini, boxing biologico: diagnostica multidisciplinare in Lo stato dell’arte – atti del V congresso nazionale IGIIC 2007, pp. 267-272 11.
- Aa. Vv., La biologia vegetale per i beni culturali – vol.1, Nardini 2007 in particolare pp. 107-112 12.
- Bicchieri, Chimica della cellulosa e metodi di studio della sua degradazione, 2011 – pubblicazione on-line 13.
- G. Impagliazzo, D. Ruggiero, Struttura e composizione della carta (pp. 25-39) e La carta: caratteristiche fisiche e tecnologiche (pp. 43-55) in MIBAC – Centro di fotoriproduzione e restauro degli Archivi di Stato, Chimica e biologia applicate alla conservazione degli archivi, pubblicazioni degli Archivi di Stato, Union Printing Roma 2002
- Mantovani, Il deterioramento di natura chimica – il degrado del materiale cartaceo in MIBAC – Centro di fotoriproduzione e restauro degli Archivi di Stato, Chimica e biologia applicate alla conservazione degli archivi , pubblicazioni degli Archivi di Stato, Union Printing Roma 2002, pp. 299-318 15.
- D. Matè, Il biodeterioramento dei supporti archivistici in MIBAC – Centro di fotoriproduzione e restauro degli Archivi di Stato, Chimica e biologia applicate alla conservazione degli archivi, pubblicazioni degli Archivi di Stato, Union Printing Roma 2002, pp. 407-413 16.
- ICPAL, Sugli infestanti e le infestazioni , Gangemi 2008 a cura di M. Montanari, E. Rusconi, P. Trematerra
Bibliografia dei materiali ceramici e plastici
- Rosanna Moradei, Daniele Angellotto, Marco Verità, Metodologia d’intervento per il restauro del ciclo di vetrate policrome del salone di Michelangelo nella Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, in OPD restauro, 18, Firenze marzo 2007, pp.79-107
-
Francesca Kumar, Serena Pini, Laura Speranza et alii, Ercole che abbatte l’Idra di Lerna. Modello in cera di Giambologna, in in OPD restauro, 18, Firenze marzo 2007, pp.253-263
-
Laura Speranza, Andreina Andreoni, Fabio Burrini, La Madonna con Bambino detta del cuscino (1475 circa), in OPD restauro, 19, Firenze, marzo 2008, pp.241-246
-
Laura Speranza, Andreina Andreoni, Francesca Kumar, I rilievi in cera di Giambologna raffiguranti gli atti di Francesco I dei Medici. Restauro e Studio della tecnica esecutiva. Confronto con le matrici bronzee e i rilievi in lamina d’oro. in OPD restauro, 19, Firenze, marzo 2008, pp.286-302
-
Maria Grazia Vaccari, Laura Speranza, Francesca Kumar, Daniele Angellotto, Verso il Perseo: il modello in cera di Benvenuto Cellini al Museo del Bargello.Note sulla storia, il restauro e la nuova sistemazione museale. in OPD restauro, 19, Firenze, marzo 2008, pp.67-84
Bibliografia Restauro Archeologico
In Italia la sopravvivenza del patrimonio culturale, e in particolare di quello archeologico, che ne rappresenta la parte più fragile, è un obiettivo tutt’altro che scontato. In quello che André Chastel definì il grande “museo all’aperto”, il rapporto con il passato vive oggi momenti di maggiore consapevolezza di massa e gode di attenzioni e risorse maggiori che nei decenni precedenti. Ma l’archeologia, pur avendo consolidato il proprio profilo di disciplina autonoma, continua a trascurare il restauro come momento specifico della sua metodologia di ricerca.
La nuova edizione, riveduta e aggiornata, di Archeologia e restauro rappresenta l’ultimo contributo della studiosa prematuramente scomparsa per colmare questo vuoto, percorrendo attraverso casi esemplari la storia del problema, presentando e discutendo i principali nodi metodologici e tecnici, tracciando uno stato dell’arte.
Manuale del restauro archeologico di Ercolano Pierattini Alessandro
Il manuale si propone come un passo avanti nel metodo di tramandare ad archeologi e architetti assieme - se coinvolti nelle operazioni di restauro archeologico - la conoscenza tecnica dell'edilizia antica corrotta dal tempo e dagli eventi subiti, al di là dei rilievi frammentari dei ruderi e delle loro fotografie, utili al massimo allo scopo di classificarne i "pezzi" in un museo.
Riflessioni sulla conservazione del patrimonio archeologico
Il volume raccoglie gli esiti di progetti di conservazione del patrimonio archeologico in Italia, in Europa e in alcuni paesi del Bacino Mediterraneo, con specifico riferimento alla valorizzazione del sito archeologico di Elaiussa Sebaste in Turchia.
Nel testo si affrontano temi legati al restauro archeologico nei suoi aspetti storici, normativi, teorici e operativi come la rifunzionalizzazione e la valorizzazione dei ruderi e dei siti archeologici attraverso l'inserimento di sistemi di illuminazione, oppure la gestione e la divulgazione dei dati di scavo e di restauro, attraverso aggiornati sistemi informatici, che permettano agli studiosi un agevole accesso ai risultati ottenuti.
Pratiche conservative sullo scavo archeologico. Princìpi e metodi
Questo libro si rivolge ad un settore specialistico in cui interagiscono molteplici categorie professionali che hanno competenze, obiettivi ed approcci diversi e talvolta contrapposti e compiono operazioni di scavo e recupero, condizionando, più o meno inconsapevolmente, il destino dei reperti rinvenuti.
L'iter dello scavo e con esso le problematiche conservative vengono analizzati nel dettaglio.
Le fasi archeologiche e quelle di recupero sono ridisegnate secondo un nuovo modello concettuale a cui si fanno coincidere puntuali azioni di primo soccorso e strategie di conservazione a medio e lungo termine.
Restauro archeologico. Storia e materiali
L'autrice, già direttrice dell'Istituto centrale del restauro, ha voluto raccogliere in un manuale rivolto soprattutto al mondo universitario una sintesi della storia e delle tecniche del restauro archeologico, arricchendola con un'ampia bibliografia. Il centro dell'attenzione è la conservazione dei manufatti antichi, cura sempre esistita nelle società antiche ed esaminata in un'ampia casistica per quanto riguarda il mondo greco e romano.
Anche il medioevo non trascurò, in alcuni casi illuminati, di proteggere i monumenti del passato, ma solo con la cultura rinascimentale si posero le basi per un restauro che fosse anche dotato di profondità storica e, dunque, si compisse attraverso un'analisi critica del suo oggetto. Questa fu resa possibile dal fondamentale lavoro di Winckelmann e dalla sua influenza sull'ambiente collezionistico romano, in parallelo alle scoperte archeologiche che si andavano facendo negli stessi anni nelle città vesuviane.
Si arriva così ai lavori teorici di Viollet-le-Duc e Ruskin, superati poi dall'elaborazione degli studiosi italiani (Boito, Brandi), che portò alla nascita, nel 1939 dell'Icr a Roma.. La seconda parte del volume prende in esame le varie tipologie di materiali (pietra, terracotta, vetro, materie organiche) e le classi di opere più rilevanti (pittura, metallurgia) e si conclude con una veloce disamina dei problemi di conservazione museale e dei falsi. La densità dei contenuti è bene rappresentata dai corposi indici analitici, mentre la mancanza di un apparato iconografico rende l'accostamento all'opera non facile per i non specialisti.
Bibliografia allargata
- G. CARBONARA, Trattato di restauro architettonico. Terzo aggiornamento. Utet Giuridica, 2008
- F. DOGLIONI, Nel restauro. Progetti per le architetture del passato. IUAV documenti, Marsilio, 2008
- G. P. TRECCANI, Archeologie, restauro, conservazione, Unicopli, Milano, 2000
- B.P. TORSELLO; S.F. MUSSO, Tecniche di restauro architettonico,Utet, 2003
- F. DOGLIONI, Stratigrafia e restauro. Tra conoscenza e conservazione dell’architettura, Trieste,1997
- G. CARBONARA, Restauro dei monumenti. Guida agli elaborati grafici. Liguori, 1989
Bibliografia del restauro di manufatti tessili
Il restauro dei manufatti tessili: aggiornamenti di
"Appunti del Museo Bagatti Valsecchi" è una collana di pubblicazioni in italiano e inglese in cui verranno raccolti, in forma sintetica, i testi di conferenze, seminari, incontri avvenuti presso il Museo milanese dedicato al collezionismo e alla cultura dell'abitare di fine Ottocento.
Storia dell'Arte, restauro, arti decorative, società e gusto del XIX secolo saranno alcuni tra gli argomenti trattati negli "Appunti" cin una formula che, privilegiando la brevità, intende offrire le linee generali dei temi affrontati e originale chiavi di lettura. Aggiornate bibliografie arricchiranno i testi, proprio per consentire queglia pprofondimenti e quei seccessivi percorsi personali che la veloce lettura degli "Appunti" ci auguriamo possa stimolare. (P-)
Il restauro dei materiali tessili
Curatore Ciatti M.; Conti S.
Il volume raccoglie le relazioni più significative sugli interventi di restauro e conservazione eseguiti dal Settore Tessili dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze su opere e manufatti tessili.
Queste relazioni sono state pubblicate nel corso degli anni nell'annuario "OPD Restauro' e sono qui raccolte in un volume che fa il punto della situazione sull'attività di restauro dei tessili operata negli anni dal prestigioso istituto di restauro fiorentino.
Altri libri consigliati
- Le antologie di OPD restauro 7 – il restauro dei manufatti tessili – a cura di S. Conti e M.Ciatti – Centro Di -2010
- MECHTHILD FLURY-LEMBERG, Textile conservation and research, 1998, Abegg-Stiftung Bern
- Lorusso, S. Gallotti, L., Caratterizzazione, Tecnologia e conservazione dei manufatti tessili, II ed.,Pitagora, Bologna 2007.
- Pertegato F., I Tessili. Degrado e restauro, Nardini, Firenze, 1993
- PEACOCK E.E., 1992, Drying archaeological textiles. In WALTON P., WILD J.P. (eds.), Archaeological Textiles in Northern Europe. London: Archetype Publications, pp. 195-204.
- Caneva G., Nugari M.P, Salvadori O., 2002 – La biologia nel restauro. Nardini Editore.
- Caneva G., Nugari M.P., Salvatori O. (eds.), 2005 – La biologia vegetale per i beni culturali. Voll. I, II. Nardini Editore, Firenze.
Riferimenti bibliografici vari
I materiali cartacei
Costituita da volumi monotematici, la collana creata in collaborazione con l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, nasce con lo scopo di soddisfare le crescenti esigenze di studenti, restauratori ed esperti che chiedono uno strumento specialistico che sia allo stesso tempo agile e a un prezzo accessibile.
Saranno pubblicati due volumi all'anno, una in primavera e una in autunno. Ciascuno raccoglierà gli articoli più significativi, su uno specifico argomento apparsi sulla rivista "OPD Restauro" e ormai spesso introvabili.
Tali articoli sono selezionati dai responsabili dei vari settori ed introdotti da brevi saggi ed aggiornate prefazioni.
Le resine sintetiche usate nel trattamento di opere policrome
Nel restauro delle opere policrome (dipinti, sculture lignee, affreschi, ma anche opere su carta, ceramica...) i materiali sintetici hanno in gran parte rimpiazzato sostanze con proprietà analoghe, ma di origine naturale. Diventa quindi imprescindibile per il restauratore comprendere le proprietà fondamentali di questi materiali che troppo spesso sono stati utilizzati in modo improprio.
Dopo una parte introduttiva che risponde sostanzialmente alla domanda “Cos'è un polimero?”, viene esposta nel 2° capitolo la problematica riguardante la durata di questi materiali. Un discorso complesso, dato che per i materiali che vanno ad integrarsi in un opera d'arte divengono stringenti i requisiti di “longevità”. Il discorso è complicato dal fatto che questi materiali sono di recente sviluppo e che si hanno casistiche di invecchiamento di una cinquantina d'anni al massimo.
Lo studio di questi materiali è reso ancora più difficile dal fatto che la maggior parte delle formulazioni correntemente utilizzate sono state originariamente sviluppate per applicazioni completamente diverse dal restauro dei beni culturali, e che raramente sono dichiarati tutti i componenti.
Dipinti su rame: storia, tecnica, fenomeni di degrado, diagnostica, indicazioni per la conservazione e il restauro
Chi voglia oggi approfondire il tema della pittura su rame non si meravigli se, nonostante questa tecnica abbia una storia antica e fatta da nomi importanti, poco troverà sull’argomento. Famosi artisti italiani, fiamminghi e tedeschi scelsero la lamina di rame come supporto per i piccoli e raffinati dipinti. Sebastiano del Piombo, il Correggio, il Vasari, il Bronzino, i Carracci, il Domenichino, Guido Reni, Rembrant, Rubens ed in ultimo.
Per quanto riguarda la conservazione di queste opere, nella pratica comune, i restauratori ed i conservatori dei musei hanno quasi sempre proceduto con le stesse modalità con cui si trattano i dipinti mobili costituiti da supporti più comuni come tele e tavole, ignorando la specificità della tecnica. Questa pubblicazione vuole quindi essere uno strumento, utile a chi, per motivi professionali, per necessità di studio, per interesse personale o per semplice curiosità, vuole comprendere meglio la natura, la storia ed i problemi di questa tipologia di opere ritenute un tempo vanto delle “Wunderkammern” dei palazzi nobiliari e delle residenze della ricca borghesia europea.
CONSERVARE L’ARTE CONTEMPORANEA Problemi, metodi, materiali, ricerche
Il restauro dell'arte contemporanea è un campo poco esplorato in quanto solleva problematiche che esulano dal tradizionale restauro delle opere d'arte.
La scarsa conoscenza delle tecniche e dei materiali dell'arte contemporanea e della loro deperibilità ha portato finora quasi sempre alla scelta di non intervenire.
Oggi invece si tende a considerare il restauro possibile, se riunisce due condizioni fondamentali: la conoscenza di tecniche e materiali e la consapevolezza del significato che questi hanno per l'artista stesso.
Questo saggio affronta la problematica sia dal punto di vista metodologico, sia da quello scientifico.
Tecniche e sistemi laser per il restauro dei beni culturali
Scritto da competenti dei diversi settori dei beni culturali, il volume costituisce uno studio sistematico sull'applicazione delle tecniche laser per il restauro di materiali lapidei, pittorici, monumentali, archeologici. A cura dell'Istituto di Elettronica Quantistica del CNR - Firenze.
Altri titoli suggeriti:
-
I pigmenti. Prontuario per l'arte e il restauro Copertina flessibile di
- La questione del ritocco nel restauro pittorico Copertina flessibile – 31 lug 2002 di
- Materiali tradizionali ed innovativi nella pulitura dei dipinti e delle opere policrome mobili Copertina flessibile – 31 ago 2003 di
Riviste di Restauro
Una tabella con riviste pubblicata da TINE.IT (conservazione e restauro) e modificata con l'aggiunta di riviste mancanti.
Nardini | Attività di studio e di ricerca (storica, scientifica e tecnologica) | |
Istituto Poligrafico Zecca dello Stato | Rivista del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali | |
I Beni Culturali Tutela e valorizzazione, attività culturali, atchitettura contemporanea e bioarchitettura |
Betagamma Viterbo | Rivista a carattere scientifico-divulgativo. La Betagamma pubblica la rivista bimestrale, distribuita a livello nazionale, sia in abbonamento che in vendita nelle principali librerie. Essa presenta novità ed iniziative nel campo del patrimonio culturale, sia esso monumentale, storico, artistico, archeologico, librario ed archivistico. La rivista offre puntualmente, da ormai dicannove anni, un'ampia rassegna delle attività che si svolgono nell'intero settore dei Beni Culturali e si avvale di numerosi collaboratori tra cui docenti universitari, funzionari del Ministero, professionisti e studiosi. |
Nardini Editore | Rivista di restauro con notizie storiche e relazioni di restauri effettuati | |
l'Erma di Bretschneider | Articoli su vari temi scientifici | |
Éditions du patrimoine | Rivista scientifica e tecnica dei Monumenti Storici - Direzione del Patrimonio | |
Editinera s.r.l. |
ARKOS è destinata principalmente ad architetti, ingegneri, tecnici, imprese edili specializzate
nel recupero e nel restauro, soprintendenze ai beni artistici e architettonici, responsabili
di uffici tecnici e lavori pubblici, di enti pubblici, enti di ricerca e sperimentazione, laboratori
di diagnostica, studenti universitari e di corsi professionali |
|
OPD Restauro | Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze | Rivista con note e schede di restauri |
Palladio | Istituto Poligrafico Zecca dello Stato | Rivista del Ministero per i Beni Culturali ed ambientali |
Progetto restauro | Il Prato | Trimestrale per la tutela dei beni culturali - Quadrimestrale PROGETTO RESTAURO ABBONAMENTO a 4 numeri - € 25,00 |
RECUPERO & CONSERVAZIONE | De Lettera editore | Rivista di settore – Bimestrale |
Recuperare l'edilizia |
Alberto Greco Editore Milano | Rivista per il risanamento la ristrutturazione il restauro |
Restauro | Edizioni Scientifiche Italiane Napoli | Quaderni di Restauro dei Monumenti e di urbanistica dei Centri antichi Direttore Roberto Di Stefano ordinario di Restauro Architettonico all'Università Federico II di Napoli |
Restauro & Citta |
Marsilio Editore | Studio, ricerca e cultura del restauro |
Allinea Editrice | Numeri monografici - Documentano tematiche particolarmente rilevanti che necessitano di approfondi-mento Rivista diretta da Marco Dezzi Bardeschi - dal 2009 |
|
Restauro & Conservazione |
MiCroma srl | Applicazioni e tecnologie per il restauro e la conservazione dei beni culturali |
Rivista del Convegno di Studi di Bressanone |
Arcadia Ricerche Venezia | Per informazioni arcadia@vegapark.ve.it |
MP Mirabilia Servizi | QuotidianoArte.it è lo strumento per essere sempre aggiornati su tutto ciò che succede nel mondo della cultura, in modo costante e accurato. Il quotidiano, nella sua stessa forma on-line, si inserisce, come altro importante elemento innovativo, nel processo di promozione e valorizzazione del nostro patrimonio culturale. intrapreso. | |
Scienza e Beni culturali |
Arcadia Ricerche Venezia | ARCADIA RICERCHE s.r.l. opera nel settore del restauro e della conservazione dei Beni Culturali con particolare riferimento ai Beni Architettonici ed all'edilizia tradizionale. |
Edizioni New Press | Rivista di restauro - Direttore Amedeo Bellini |
Saggi sulle attività di restauro
- SAGGIO PITTORICO Sul RISTAURO DEI QUADRI ANTICHI di GIUSEPPE MAZZARESE di Trapani
- Il restauro delle pitture murali di Palazzo Gini a Prato
- Il resaturo dei ripinti 'olio su tela'
- I supporti artistici in tela: studio delle caratteristiche chimiche-strutturali-meccaniche e metodi di riconoscimento delle fibre
- Restauri pittorici e allestimenti museali a Roma tra Settecento e Ottocento
- Il restauro delPalazzo della Consulta
- IL RESTAURO DEI DIPINTI TRA STORIA E SCIENZA
- Restauri affreschi cinquecenteschi
- Moderne tecniche nelle foderature trasparenti dei dipinti. - Autori: L. Speranza, M. Verdelli, N. Presenti. Versione completa, rivista e aggiornata con nuove immagini inedite - Scarica il pdf (848 KB)
- Indagini Termografiche e Radiografiche nel Consolidamento in Sottovuoto degli Strati Pittorici dei Dipinti su Tavola. - Autori: Mario Verdelli, Nadia Presenti e Alfredo Aldrovandi - Scarica il pdf (932 KB)
- Il controllo delle temperature nel restauro delle opere d’arte. - Autori: M. Verdelli, N. Presenti, M. Goretti - Estratto completo dell'omonimo articolo pubblicato su KERMES 25, 1996 - Scarica il pdf (892 KB)
Le carte del restauro
- La carta di Atene (1931) è alla base della discussione successiva (si compone di 10 punti che più che stabilire dei veri e propri principi, detta delle raccomandazioni, rivolte ai governi degli Stati)
In Italia i principali documenti prodotti sono stati:
- La prima "carta del restauro" italiana del 1883, votata al termine del IV congresso degli ingegneri ed architetti di Roma
- La "carta italiana del restauro" (1932)
- Le "istruzioni per il restauro dei monumenti" (1938)
- La "carta di Venezia" (1964)
- La "carta del restauro del Ministero della pubblica istruzione" (1972)
- Carta di Amsterdam (1975)
- La "carta del restauro degli oggetti d'arte e di cultura" o Carta di Washington (1987)
- Carta di Cracovia (2000)
TESI Universitarie sul Restauro
- RESTAURO DEI MONUMENTI E CONSERVAZIONE DEI CENTRI STORICI E DEL PAESAGGIO di Piero Gazzola
- Rocca delle Caminate a Meldola (FC): dal restauro al recupero funzionale di Fabio Rossi
LINK E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI SPARSI
- G. DORFLES, Il Kisch. Milano 1969.
- G. CARBONARA, Restauro dei monumenti. Guida agli elaborati grafici, Napoli 1990
- E. MARCONI, Spazio e linguaggio, Milano 1990.
- C. FEIFFER, La conservazione delle superfici intonacate. Il metodo e le tecniche, Milano 1997
- M. DOCCI, D. MAESTRI, Manuale di rilevamento architettonico e urbano, Bari 1998
- Atlante del Restauro, diretto da G. Carbonara, Torino 2004, tt. I-II
- Trattato di restauro architettonico, diretto da G. Carbonara, Torino 1996-2008
- Masiero, Roberto - Codello, Renata (a cura di). Materia signata-haecceitas tra restauro e conservazione. Milano, Franco Angeli, 1990.
- La conservazione e il restauro oggi. Atti del convegno, Ferrara, 26-29 settembre 1991. 2. Conservare l' arte contemporanea. A cura di Lidia Righi. Bologna], Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia Romagna; Firenze, Nardini, 1992.
- Maramotti, Anna Lucia. La materia del restauro. Milano, Franco Angeli, 1990.
- Brivio, Ernesto. Il restauro conservativo delle vetrate storiche: l' esperienza vissuta al Duomo di Milano. In: "I Beni Culturali. Tutela e valorizzazione.", a. 3, n. 6 (nov-dic 1995), pp. 42-48.
- Torselli, B. Paolo. La materia del restauro. Tecniche e teorie analitiche. Venezia, Marsilio Editori, 1988.
Le tecniche artistiche Copertina flessibile , di C. Maltese (a cura di) 31 gen 1991.