Basata sullo scatto di una fotografia ad alta definizione, questa applicazione rappresenta uno degli sviluppi assolutamente futuristici dell'uso dello smartphone, dispositivo sempre più tecnologico ed in grado di stupire.
Lo sviluppo tecnologico dei dispositivi mobili ha oggi raggiunto limiti quasi impensabili soltanto fino a poco tempo fa. Ancora oggi, nonostante si cominci ad abituarsi ed a convivere con applicazioni assolutamente futuristiche, ci si ritrova nuovamente a stupirsi di fronte ad una nuova applicazione rivoluzionaria, che sposta forse ancora più in là quel limite verso cui potersi spingere.
Sviluppata dalla University School of Medicine di Stanford, questa nuova applicazione sarà in grado di sostituirsi ad un classico oculista, semplicemente con l'utilizzo del proprio smartphone. Con la semplice aggiunta di due dipositivi, lo smartphone sarà in grado di effettuare un vero e proprio monitoraggio della struttura interna dell'occhio umano, basandosi su di una fotografia scattata in alta definizione, che possa poi essere condivisa con operatori sanitari.
In questo modo, sarebbe possibile creare una sorta di cartella clinica virtuale, dove l'utente possa salvare alcuni dei documenti importati ed averli quindi in rapida consultazione in qualsiasi momento. Un vero passo in avanti verso la velocizzazione delle cure oculistiche e di tutte le procedure annesse, come ad esempio la possibile riduzione dei tempi di attesa per una visita, spesso quantificabili in mesi e mesi.
Altro aspetto positivo da sottolineare, derivante dall'utilizzo di questa nuova innovativa applicazione, è costituito dall'aiuto che verrebbe fornito alle persone con impossibilità di muoversi da casa per recarsi presso uno specialista, un problema che verrebbe praticamente eliminato. Ultimo aspetto è poi quello dell'immediatezza fornita dall'immagine, punto a favore non irrilevante dato che si tratta di un'informazione precisa ed univoca.
Nota particolare giunge dal costo del progetto sviluppato. Alcuni dei protagonisti confessano infatti che i costi della tecnologia utilizzata sono stati ridotti al minimo grazie ad un semplice metodo: il riciclo. I materiali utilizzati sono stati infatti realizzati con il recupero di semplici tappi di bottiglia e addirittura mattoncini Lego, segno di come l'innovazione tecnologica mobile possa coesistere con una sostenibilità dell'ambiente sempre più ricercata ed apprezzata dagli utenti.