Io abito la possibilità /

La gentilezza dell'amore

La gentilezza dell'amore

23 Maggio 2019 Anna Maria Palma
Anna Maria Palma
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“I tuoi occhi che mi interrogano sono tristi.

Cercano di conoscere il mio pensiero, come la luna cerca di scandagliare il mare.
Ho messo la mia vita dinanzi ai tuoi occhi dal principio alla fine, senza celare o scansare nulla.
Ecco perché tu non mi conosci.

Se fosse solo una gemma la romperei in cento pezzi e ne farei una catena da metterti al collo.
Se fosse solo un fiore, piccolo e soave, lo coglierei dallo stelo per metterlo nei tuoi capelli.
Ma è un cuore, mia diletta. Dove sono i suoi lidi, dov'è il suo fondo?
Tu ignori i limiti di questo regno, pur essendone la regina.
Se fosse solo un attimo di gioia, fiorirebbe in un facile sorriso, tu lo vedresti e lo comprenderesti subito.
Se fosse solo un dolore si scioglierebbe in limpide lagrime, rivelando il segreto più intimo senza una parola.
Ma questo è amore mia diletta.
Le sue gioia e i suoi dolori e le sue ricchezze sono senza limite.
E' unito a te come la tua vita, ma non potrai mai comprenderlo interamente.
(R. Tagore, Il Giardiniere)

E’ a questo amore che sono interessata,  un amore unito a noi come la nostra vita, ma talvolta difficile da comprendere, perché nella sua infinita manifestazione rischia di perdersi in grandi concetti e di non essere vissuto, praticato, nel nostro quotidiano, nel nostro respiro, nelle semplici azioni di ogni giorno.

“Ho messo la mia vita dinanzi ai tuoi occhi dal principio alla fine, senza celare o scansare nulla.

Ecco perché tu non mi conosci”.

E’ nella volontà di conoscersi profondamente che mette radici l’amore. Una conoscenza che trascende qualunque impressione l’altro possa rimandarci, qualsiasi impressione che si possa avere di noi stessi.

Se l’amore nasce e si conferma in spazi sottili, in livelli di coscienza profondi, questo non significa che per viverlo si debba collocarci sempre nel sublime.

“Preferisco me che vuol bene alla gente a me che ama l'umanità”, è un verso che ci riporta ancora alla semplicità di un quotidiano d’amore.

Amare significa allora andare oltre gli ostacoli, le incomprensioni, le differenze di ogni genere e praticarlo, condividendo uno sguardo,  un sorriso,  un semplice gesto di attenzione, di rispetto, di  cura per l’altro, l’altro/a che è accanto a noi in tanti momenti della giornata.

L’Amore è presente anche nelle piccole opportunità, per scoprire ancora il  Dio delle piccole cose, e da qui la responsabilità e l’impegno di amare in maniera sempre più attiva, di non dimenticare in ogni nostra piccola azione l’ingrediente dell’amore.

Il valore dell’amore è così la sua pratica quotidiana mirata a sviluppare sempre più quel senso di necessità di amare senza condizioni, senza vincoli ” Ti amo perché ne ho bisogno, non perché ho bisogno di te”.

Amare se stessi, rispettare questa perla preziosa della nostra umanità, che ciascuno di noi custodisce dentro di sé.

Ma come fare ad amare nel quotidiano?

Occorre educarsi, rieducarsi ad un rispetto nuovo, uno spazio nuovo di relazione, una sorta di “ti ascolto come un non conosciuto da me”, “ti offro uno spazio neutro dove puoi esprimere la tua preziosa umanità”.

E’  in questo spazio che, nonostante tutto, scopri il senso della “possibilità di amare”, riesci a cogliere oltre confini, costrizioni e limiti. Impari a praticare la compassione”, realizzi che puoi andare oltre la tua percezione di quella persona che intendi amare. 

Credo che sia necessario ricercare coerenze d’amore nella vita di tutti i giorni, non tanto in una cultura ed una letteratura sull’amore, pure così ricca e anche piacevole da interiorizzare, ma nella pratica quotidiana, con la ricerca e la valorizzazione dei tanti piccoli gesti di amore che è in nostro potere compiere ogni giorno.

“Abbracciarsi è possibile”!Facciamolo.

Impariamo ad abbracciarci con più presenza con più amore, impariamo a fare sul pianeta passi d’amore e di pace, impariamo ad avere sul nostro volto un sorriso d’amore, impariamo a vibrare nell’amore perché le vibrazioni possano espandersi intorno a noi., come i cerchi concentrici che un sassolino d’amore può creare nel mare della vita.

Dedichiamoci uno spazio per ascoltarci, per ascoltare un nostro caro, per essere presente quando rientriamo nel nostro privato,  per essere capaci di offrire quotidianamente una presenza d’amore.

Possono comunque esserci problemi, incomprensioni, disagi di qualche tipo, ma nella normalità di una relazione, l’amore può diventare espressione della volontà di creare uno spazio nel quale qualcosa sempre e comunque può cambiare.

E’ con la forza dell’amore che si può riuscire a fare un lavoro profondo su se stessi per raggiungere una espansione di visioni che permetta di tenere sempre accesa questa fiammella divina che naturalmente arde in ciascuno di noi. Può essere qualche volta coperta da un po’ di cenere o apparentemente fioca. Abbiamo il modo o possiamo in ogni caso acquisirlo per rinvigorire ed alimentare in ogni momento della nostra vita questa forza.

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