Un sospiro consapevole permette di contemplare l’aggettivo “vera”, molto vicino ad autentica e allora esploro cosa ci sta dentro ai termini vera, autentica. Anche per collocare il titolo dell'intervista: "Male di vivere: e se la soluzione fosse la gentilezza"
Una corona per ciascun sovrano
C’è gentilezza quando mi sento considerata, rispettata, accolta, ascoltata, quando mi sento trattata bene, quando i se, i ma, i però, orpelli della gentilezza, sono sempre meno. Gentilezza incondizionata? Sì, si può essere gentili anche quando abbiamo fretta, si può essere gentili anche quando c’è un no da dire, o anche quando la proposta che stai facendo non può essere presa in considerazione, si può essere gentili anche quando devo farti rilevare un errore.
E non occorre più tempo per essere gentili, anzi la scortesia ne fa perdere molto di più considerato poi che si compromette la relazione e, quando questa ci interessa, occorre altro tempo per il recupero.
Occorre dare senso a parole come consapevolezza, che sia auto consapevolezza o etero consapevolezza, occorre ancora essere presenti, governare l'attenzione grazie alla quale possiamo nutrire la consapevolezza stessa ed essere così partecipi di ogni e qualsiasi movimento che si crea in ogni interazione umana
Leggiamo insieme cosa ci siamo dette con Vitiana
Augurandoci sempre che la rete della gentilezza crei sempre nuove connessioni. E che soprattutto si possano condividere buone pratiche, rallentando quel tanto che serve per ricordare che nel campo umano, ogni parola, ogni sguardo, ogni gesto, ogni azione possono far germogliare valori, ma se usati malamente possono invece far nascere erbacce infestanti.