E dire che viviamo per la prima volta dentro una grande UTOPIA, una realtà virtuale diventata reale, un universo parallelo a quello fattuale.
La fine dell’avvenire, il DEEP NOW nel quale siamo immersi, la vita sociale online caratterizzano l’utopia presente. Nulla cancella però il rimpianto di utopie letterarie (Atlantide, Utopia, Robinson Crusoe, I Viaggi di Gulliver, Gargantua e Pantagruel) e sociali (Owen, Fourier, Campanella).
L’utopia della Rete determina un senso di spossatezza, un presente nel quale nulla cambia, un deserto spirituale nel quale ricordi e sentimenti sono sostituiti da Like e consumi. Ne deriva il bisogno di una via di uscita.
🎅🏻 Una possibile soluzione è la ricerca di nuove UTOPIE, raggiungibili uscendo dal conformismo imperante, elaborando pensieri, comportamenti e ATTI DEVIANTI, ragionando di libertà. Basterebbe prendere a calci il cane (Ballard) delle piattaforme tecnologiche, dei dispositivi tecnologici e di Internet.
🎅🏻 2020: tutti a caccia di utopie? Quali?