🟥 🟥 𝐋𝐈𝐁𝐑𝐈 𝐄 𝐂𝐔𝐋𝐓𝐔𝐑𝐀

Tutto questo è stato rimpiazzato da comunicazione, racconti e narrazioni online. Tutti scrivono, raccontano, narrano, spesso con finalità di guadagno, non tutti leggono, pochi si rifanno a libri antichi (tanti però li citano in continuazione) che non hanno mai perso di valore nel favorire comunità di ricerca e di pensiero, nell’umanizzare il linguaggio, ormai colonizzato dalle immagini e dalla cultura antropotecnica (Homo sapiens-demens) che ha determinato un addomesticamento generale delle coscienze, oltre che dei comportamenti e delle idee.

La crisi paradigmatica, fatta da tante crisi che si susseguono, da noi tutti oggi sperimentata, ci interroga su tutto, è una policrisi globale, con effetti reali sulle nostre esistenze, persino sul nostro vissuto quotidiano. Non esistono facili vie di fuga o scorciatoie, bisogna semplicemente provare a cambiare la propria vita, rinunciando a comportamenti e ad abitudini che sempre più sono “collettive” nel senso che rispondono più o meno consapevolmente al conformismo omologante di turno. Tutto ciò che vediamo accadere non ha nulla di confortevole o piacevole, e non aiuta cavalcare la psicologia positiva, sposare le pratiche felicitarie o i corsi di wellness per rilassarsi. Meglio prepararsi, anche spiritualmente, ai tempi che verranno.

Un primo modo per prepararsi è riflettere sul proprio ruolo di osservatori della realtà in modo da interrogarsi su ciò che veramente conta nella nostra vita, dentro un terzo millennio di grandi sbalzi in avanti tecnologici e di altrettanti grandi salti all’indietro dal punto di vista umano, umanistico e umanitario. Ne è testimonianza il cinismo diffuso, che induce all’indifferenza e all’inoperosità, su quanto sta avvenendo nella striscia di Gaza (e non sto riferendomi a una presa di posizione ideologica o politica).

Per tornare a Sloterdijk, dobbiamo capire che “𝙣𝙚𝙡 𝙢𝙤𝙣𝙙𝙤 𝙖𝙩𝙩𝙪𝙖𝙡𝙚, 𝙡’𝙪𝙣𝙞𝙘𝙤 𝙙𝙖𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙛𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙞𝙢𝙥𝙤𝙧𝙩𝙖𝙣𝙯𝙖 𝙚𝙩𝙞𝙘𝙖 𝙪𝙣𝙞𝙫𝙚𝙧𝙨𝙖𝙡𝙚(altro che algoretica o etica delle macchine) 𝙨𝙞𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙘𝙤𝙨ì 𝙞𝙡 𝙥𝙞𝙖𝙣𝙚𝙩𝙖 𝙣𝙤𝙣 𝙥𝙤𝙨𝙨𝙖 𝙥𝙞ù 𝙖𝙣𝙙𝙖𝙧𝙚 𝙖𝙫𝙖𝙣𝙩𝙞”. E servirà ben altro delle pratiche sostenibili oggi tanto diffuse dentro realtà aziendali, istituzionali e sociali.

Siamo tutti chiamati a confrontarci con la rivoluzione dell'intelligenza artificiale, ma quanti si sentono chiamati a una rivoluzione esistenziale?
(shorturl.at/bitSY)