Il libro di Carlo Mazzucchelli 100 libri per una lettura critica della tecnologia è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital
Broers Alec - Il trionfo della tecnologia
Scheda Libro
Titolo intero: Il trionfo della tecnologia
Titolo originale: The triumph of Tehnology
Genere: ingegneria
Listino: Fuori catalogo - 9,50
Editore: Bollati Boringhieri
Collana: Incipit
Pagine:113
Data uscita:08/10/2009
Valutazione **
Commento
Un testo tecnofilo costruito appostamente per fornire strumenti di lettura del fenomeno tecnologico, in grado di contrastare gli atteggiamenti anti-tecnologici che si manifestano in paure e diffidenza o in aperta ostilità verso i progressi della tecnologia.
Autore
Alec Broers è un ingegnere angloaustraliano, Lord e Presidente della University of Cambridge Royal Academy of Engineering and Chairman of the House of Lords Science and Technology Committee. Ha lavorato 19 anni nei laboratori di ricerca e sviluppo di IBM e 20 anni presso l'università d Cambridge. È stato un pioniere nella ricerca sul ruolo degli elettroni nello sviluppo dei processori e delle nanotecnologie.
100 libri per una lettura critica della tecnologia
"Sostengo che la maggior parte delle tecnologie - eccezion fatta per quelle relative agli armamenti - ha portato enormi benefici agli uomini, dilatando le nostre capacità e aspettative di vita in una misura che i nostri antenati non avrebbero neppure potuto immaginare. E a mio avviso non siamo che all'inizio."
Fin dalla prefazione l'autore illustra le motivazioni che lo hanno guidato nella stesura del libro: fornire risposte a quanti non sono in grado di comprendere le dinamiche del processo innovativo tecnologico e contrastare l'atteggiamento antitecnologico serpeggiante che si manifesta sotto forma di diffidenza, quando non di aperta ostilità, verso i progressi di singole discipline. Broers si pone l'obiettivo di analizzare e confutare criticamente questi atteggiamenti diffusi puntando su una difesa umanistica della tecnologia ed evidenziandone gli aspetti umani di una pratica che punta principalmente al progresso, alla collaborazione e alla innovazione.
Le contraddizioni di ogni costrutto umano come la tecnologia e i suoi prodotti, sono numerose e tali da spiegare molte delle reazioni di diffidenza diffuse, ma non da legittimare i toni sia trionfalistici sia catastrofici. Entrambi rischiano infatti di restringere l'analisi e il discorso al mondo del computer, di internet o, più genericamente, dei gadget hi-tech mentre invece dovrebbero abbracciare mondi più ampi con approcci multidisciplinari.
La tecnologia va di pari passo con la scienza. L'evoluzione attuale è tale da generare un flusso continuo di innovazione e di trasformazioni capaci di suscitare reazioni contrastanti e ad obbligare tutti, non solo la comunità scientifica, a interrogarsi sugli effetti della tecno-scienza in termini pratici, sociali e individuali.
Il libro di Alec Broers contiene numerosi spunti utili a questo tipo di riflessione necessaria. Spunti che sono stati prodotti e comunicati durante alcune lezioni accademiche ma divulgative che si prestano ad una lettura anche da parte di un pubblico con conoscenze limitate sulla tecnologia.
Il libro tratta di tecnologie diverse come la bicicletta o il led, l'energia elettrica e nucleare, il computer e l'informatica, microprocessori e nanotecnologie. Particolarmente interessante è il capitolo dedicato a quest'ultime e alle nano scienze con la storia del microprocessore al silicio che dalle sue origini porta alle macchine superveloci attuali ma anche a prodotti tecnologici quali le marmitte catalitiche nelle quali particelle nanometriche vengono usate per catalizzare complesse reazioni chimiche con l'obiettivo di ridurre l'inquinamenti.
L'evoluzione della tecno-scienza è tale da spaventare molti per i suoi possibili risvolti futuri e futuribili. A loro sembra rivolgersi in continuazione l'autore con spiegazioni mirate a rendere semplice ciò che è tecnologicamente complesso. Un compito che secondo Broers dovrebbe essere svolto da tutti i tecno-scienziati per fugare da un lato i timori sugli effetti collaterali delle tecnologie applicate alla medicina, all'energia nucleare, ai trasporti e alla logistica e dall'altro a far capire come sia inutile avere nostalgia di un passato nel quale si sviluppavano malattie, epidemie, povertà e problematiche che oggi possono essere affrontate con successo dalla tecnologia.