Nuove regole per un mondo nuovo

01 Gennaio 2017 Redazione SoloTablet
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Il libro di Carlo Mazzucchelli 100 libri per una lettura critica della tecnologia è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital

Kelly Kevin - Nuove regole per un mondo nuovo

 

Scheda libro

Titolo intero:

Titolo originale: New Rules for the New Economy: 10 radical strategies for a connected world

Genere: Lavoro

Listino: Fuori Catalogo

Editore: TEA

Collana: Saggistica

Pagine: 220

Data uscita: 22/03/2002

Valutazione *** 

Commento

Un libretto semplice e veloce da leggere ma con numerosi spunti teorico-pratici da approfondire e sperimentare nella vita lavorativa e professionale di tutti i giorni. Rileggere le 10 regole, che compongono il decalogo di Kelly, a distanza di anni aiuta a verificare se e quanto si siano comprese le leggi che governano l'economia digitale e l'era delle macchine e ad orientare scelte e azioni in modo efficace nel progettare il futuro.

Autore

Kevin Kelly è uno scrittore, fotografo e ambientalista statunitense. Studioso di cultura digitale e asiatica, è cofondatore della rivista Wired di cui è stato direttore, ha partecipato alla creazione della prima comunità online The well e ha diretto Whole Earth Review. I suoi scritti sono apparsi sui maggiori quotidiani e periodici americani. Ha raggiunto il successo globale con il suo libro Out of Control pubblicato nel 1994. È un esponente chiave della cybercultura con uno sguardo positivo e tecnofilo, ben lontano e molto più profondo di molte sottocultura digitali oggi imperanti. Attualmente Kelly promuove un inventario di tutte le specie viventi, un progetto conosciuto anche come Linnaean enterprise.

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"Viviamo in una nuova economia, prodotta da computer sempre più piccoli e da comunicazioni sempre più grandi. Questa nuova economia provoca nella nostra società un terremoto [...] sono le trasformazioni economiche del passato a insegnarci che chi utilizzerà le nuove regole avrà successo mentre chi le ignorerà non potrà che fallire."

 

Il libro è del 1998 (versione inglese, 2002 in quella italiana) e nasce dalla traduzione di una visione del mondo tecnologico, elaborata in opere più importanti, in un decalogo di regole utili a comprendere e governare meglio una realtà dominata dalla comunicazione e dalla interconnessione. È una realtà nella quale è fondamentale capire il funzionamento delle reti e della Rete. Capirlo significa coglierne le regole che le fanno funzionare e trarne vantaggi personali ed economici.

Nel tracciare il profilo dell'economia del futuro, un'economia globale, favorevole all'intangibile e fortemente interconnessa,  Kevin Kelly presenta in questo libro le sue 10 regole, esplicitazione dei dieci principi fondamentali che hanno (siamo nel 2002) rivoluzionato le teorie tradizionali dell'economia industriale e della società. Sono principi legati al potere dello sciame, all'abbondanza e alla scarsità, al costo zero, alla rete e ai suoi spazi, all'efficienza.

Il libro merita una lettura completa, come tutti quelli prodotti da Kevin Kelly, ma chi ha già assimilato la cultura tecno-digitale e ne sta applicando i principi e le regole può limitarsi anche alla semplice elencazione dei concetti associati ad ogni regola proposta.

La prima regola invita a riflettere sul potere decentrato, auto-configurantesi e distribuito dello sciame e sui risultati brillanti che è in grado di produrre, grazie alle sue componenti tutte interconnesse. La seconda regola suggerisce che il valore totale di una rete cresce alla velocità del quadrato dei suoi membri, si sviluppa come un organismo biologico e soprattutto se è in grado di recepire i feedback del contesto in cui è inserita. La terza regola suggerisce di ricercare l'abbondanza più che la scarsità. Nell'economia della rete più i beni abbondano e più acquistano valore. L'abbondanza deriva dalle infinite possibilità esistenti per entrare in contatto e interagire con gli altri, per massimizzare le opportunità degli altri, per fare fluire liberamente prodotti e proposte e per evitare sistemi chiusi e di proprietà.

La quarta regola prevede il costo zero con prezzi che si muovono verso la gratuità (interessante a distanza di anni le riflessioni diverse sul concetto di gratuità fatte da Ippolita e Lanier), la condivisione e l'economia del regalo e l'investimento in attenzione e coinvolgimento del consumatore e del cliente. Alimentare continuamente la rete massimizzandone il valore è la quinta regola. La sesta regola suggerisce di mollare alla vetta senza aspettare che un prodotto diventi obsoleto o esca dal mercato (una regola che oggi dovrebbe fare i conti con la teoria della coda lunga di Anderson). I suggerimenti sottostanti sono di adottare approcci di distruzione creativa (Schumpeter), di attivare nuove pratiche e attività rinunciando a ravvivare quelle vecchie, di cercare e favorire alleanze e collaborazioni e di coltivare conoscenze capaci di allontanare lo sguardo dai contesti ristretti in cui ognuno opera. Dai luoghi fisici bisogna passare agli spazi digitali perché è in essi che passerà la maggior parte delle transazioni future, e questa è la settima regola per un villaggio globale nel quale la geografia è morta, sostituita da ambienti creati elettronicamente.

L'ottava regola evidenzia come nella realtà digitale conti poco ricercare l'armonia, molto di più saper seguire il flusso, anticipandone i suoi squilibri e cambiamenti, scivolare sull'orlo del caos lasciandosi coinvolgere nella forza disruptive e dalla forza creatrice dell'innovazione. La nona regola spiega come le relazioni siano più importanti del prodotto e delle sue caratteristiche tecniche, quanto le informazioni siano diventate essenziali nel determinare nuovi equilibri nel rapporto produttore-consumatore, nel connettere, anticipare e soddisfare i clienti fidelizzandoli. Infine la decima regola invita a non focalizzarsi sui problemi ma sulla creazione di opportunità.

Chi avesse già letto questo libro di Kelly potrebbe trovare inutile rileggerlo. In realtà una rilettura veloce permette di verificare la distanza che ci separa oggi dal testo e quanto le regole in esso elencate abbiano bisogno di una rivisitazione completa per aggiornamenti determinati dall'evoluzione corrente della tecnologia e i suoi effetti. Molti concetti sono rimasti validi ma il modello interpretativo e le stesse regole dovrebbero essere ripensati e adattati alle nuove tecnologie e alla loro potenza e pervasività attuale.

La stessa visione di Kelly è oggi molto diversa, come dimostra il suo libro Che cosa vuole la tecnologia del 2011. 

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