2017 - 100 strategie analogiche per resistere al digitale (e allo smartphone) /

100 strategie analogiche per resistere al digitale (e allo smartphone)

100 strategie analogiche per resistere al digitale (e allo smartphone)

01 Ottobre 2017 Redazione SoloTablet
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Il libro di Carlo Mazzucchelli 100 strategie analogiche per resistere al digitale (e allo smartphone) è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital

Alcune considerazioni finali 

Un testo come questo non avrebbe bisogno di alcuna conclusione. Contiene una semplice proposta, declinata in 100 suggerimenti, di come interagire criticamente con la tecnogia facendone un uso consapevole. La rilettura completa e ininterrotta del testo mi suggerisce però di aggiungere alcune considerazioni finali. 

Le 100 strategie proposte  possono far percepire al lettore una visione tecnofobica della tecnologia che non coincide con quella dell'autore. La tecnologia non è neutrale, deve rimanere un semplice mezzo, non un fine, ma non è il male assoluto che alcuni tecnofobi descrivono. Ciò che serve è riuscire a mantenere una capacità di elaborazione di pensiero critico in grado di far prevalere il buon senso, la saggezza, la consapevolezza dei rischi e degli effetti di una rivoluzione tecnologica diventata inevitabile. La riflessione dovrebbe coinvolgere tutti, compresi i numerosi tecno-ottimisti in circolazione, soprattutto le moltitudini di persone normali che passano il loro tempo allacciati e connessi al loro dispositivo tecnologico senza porsi alcuna domanda sugli effetti che ne derivano. 

Tutte le strategie suggerite in questo e-book propongono la disconnessione, anche solo temporanea, dal mezzo tecnologico e il recupero di sane pratiche umane finalizzate a stare bene ma anche a prendere coscienza dei cambiamenti profondi che la tecnologia sta producendo, in particolare sui nativi digitali. Uno sguardo critico verso questi cambiamenti da parte degli adulti, genitori e insegnanti prima di tutto, può servire a far emergere domande e dubbi, utili per approfondimenti e chiarimenti, anche per i più giovani. Può aiutare la riflessione e favorire il dibattito sul ruolo che le piattaforme tecnologiche stanno assumendo nel manipolare gli individui, sempre più trattati come semplici merci e consumatori invece che come cittadini, e nel mettere in discussione alcuni capisaldi del vivere sociale in termini di diritti, democrazia e libertà. Può suggerire ad altri di proporre, come ho fatto io con questo e-book, altre strategie di affrancamento dalle molteplici schiavitù tecnologiche emergenti, per una vita tecnologica più sostenibile e compatibile con il nostro essere umani, bisognosi da sempre di contatti fisici e di relazioni, sperimentate nella vita reale di tutti i giorni, non necessariamente attraverso semplici avatar digitali e profili algoritmici. 

Con questo e-book ho provato a dare il mio contributo di riflessione con alcuni suggerimenti indirizzati a tutti, immigrati e nativi digitali, per vivere i tempi attuali senza lasciarsi eterodirigere e manipolare dalle piattaforme tecnologiche usate e soprattutto da chi le possiede. Le 100 strategie proposte non suggericono quasi mai la fuga assoluta o il ritiro dal mondo della tecnologia. Servono al contrario per prendersi delle sane pause di riflessione, per comprendere quale uso più intelligente possiamo fare di strumenti tecnologici che hanno cambiato la vita individuale e sociale, economica e politica, cognitiva e culturale. Una maggiore conoscenza favorirebbe la consapevolezza e la comprensione sia delle meraviglie tecnologiche, con i loro innumerevoli benefici e vantaggi, delle loro facili promesse, seduzioni e illusioni, sia delle loro trappole, inganni e distopie prossime venture. 

La consapevolezza maggiore può nascere dalla conoscenza e dalla curiosità di approfondire e verificare le fonti informative ma può partire anche da scelte di vita pratiche e semplici come: dedicare maggior tempo di ogni giornata al movimento e non semplicemente a quello delle dita delle mani; ascoltare buona musica da dispositivi analogici e frequentare concerti dal vivo; conversare e dialogare di più, con amici e genitori, compagni di classe e insegnanti, persone più giovani e adulti; sprimentare l'esperienza gratificante della solidarietà, evitando di esprimerla attraverso insulsi e insignificanti MiPiace; predisporsi cognitivamente ed emotivamente all'incontro con l'altro dispensando sorrisi e lasciandosi sorprendere dalle emozioni; abbracciare la natura per scoprirne la diversità che la distingue dalla sua immagine digitale; evitare di farsi catturare dalle catene del tempo presente recuperando il senso del passato e ritornando a programmare futuri possibili; mettere in discussione equilibri e poteri pretendendo di partecipare senza delegare ad altri diritti, libertà e desideri; e soprattutto evitare di guardare il 'dito' tecnologico per guardare avanti e pensare a strategizzare il cambiamento, evitando di viverlo passivamente. 

"Se non ora quando?

Se non qui, dove?

Se non tu, chi?...."

(Salvatore Sciarrino)

 

 

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